-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
bocal: a Roma apre un nuovo spazio per l’arte contemporanea in dialogo con la Francia
Arte contemporanea
di redazione
A Roma nasce bocal, il nuovo spazio non profit dei Pieux Établissements de la France à Rome, storica istituzione impegnata nella promozione culturale francese nel nostro Paese. bocal si propone come un luogo di ricerca, confronto e sperimentazione aperto ad artiste e artisti della scena internazionale. Alla guida ci sarà Isabella Vitale, storica dell’arte e curatrice attiva tra Italia e Francia.
Il nome, “bocal”, richiama un contenitore di vetro: trasparente, luminoso, un dispositivo per vedere e proteggere, che allude, nella sua forma, al ventre, al vaso e all’utero. Uno spazio, insomma, dove le forme vengono generate e si trasformano. Il nome rappresenta dunque una metafora precisa degli intenti di questo nuovo progetto, dedicato alla produzione di opere site specific.

PREZIOSA: la mostra inaugurale di bocal
L’inaugurazione è fissata per il 20 novembre 2025, con la mostra PREZIOSA, visitabile fino al 20 febbraio 2026: una doppia personale delle francesi Alix Boillot e Mercedes Klausner. La mostra, curata da Isabella Vitale, esplora l’acqua come principio vitale, simbolico e trasformativo attraverso una serie di opere che le due artiste hanno concepito durante i loro periodi di ricerca a Roma.
Nel caso di Alix Boillot, il percorso espositivo include il video Grace, realizzato durante la sua borsa di studio a Villa Medici (2023), e L’Éternité (collier), parte della performance L’Éternité che sarà attivata durante Arte in Nuvola.
La ricerca di Mercedes Klausner si concentra invece sull’Acquedotto Felice e sui graffiti rinvenuti su un frammento d’intonaco proveniente dalle baracche demolite nel 1972. Lavora con disegno, fotografia, installazione e dispositivi di luce e spazio, costruendo ambienti che oscillano tra visibile e invisibile, presenza e assenza. Klausner è interessata alle immagini nate dal margine, dalla polvere, dai detriti, dai muri incisi, e a come queste resistano all’oblio in una società visivamente saturata. L’opera La maison de l’aqueduc, avviata durante la residenza allo Studio Wicar nel 2024 come vincitrice del Premio Wicar, restituisce una “città nella città”, una stratificazione di memorie sopravvissute.

Un processo di valorizzazione a lungo termine
Il programma non si limiterà a ospitare mostre temporanee ma punta a costruire un archivio vivo di opere, processi e relazioni, consolidando la presenza francese nella scena artistica romana attraverso il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione.
In quest’ottica si inserisce anche l’impegno verso la valorizzazione delle commissioni artistiche già attivate dall’istituzione, che trovano ora in bocal una sede ideale per essere custodite, raccontate e rimesse in circolo. È il caso di Giravolte (2025) di Alix Baillot, un’opera realizzata con le monete recuperate dalla Fontana di Trevi in collaborazione con Caritas Roma, un gesto di economia simbolica che collega turismo, carità e trasformazione materiale. L’opera, installata nel chiostro del Palazzo di San Luigi dei Francesi, diventa oggi una sorta di manifesto delle intenzioni del nuovo spazio: trasformare ciò che scorre — acqua, denaro, storie, memorie — in un dispositivo di conoscenza. Un prototipo di Giravolte è attualmente esposto a Villa Medici, all’interno della mostra Luoghi Sacri Condivisi, suggerendo come bocal possa evolvere in un ponte stabile tra istituzioni.
L’inaugurazione di PREZIOSA sembra così aprire la strada a un progetto di lungo periodo, che mira a nutrire la scena artistica romana con nuove energie internazionali e a consolidare lo scambio culturale tra Francia e Italia attraverso la produzione di opere site specific, contemporanee e intimamente legate al contesto urbano.















