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Nato grazie ad un finanziamento della Regione Toscana, è ufficialemente online il bando per SUPERTOSCANA, un nuovo progetto di residenza di ricerca e produzione rivolto a 20 artiste, artisti, curatrici e curatori under 36 e organizzato dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Questa prima edizione prende forma come un dispositivo di formazione avanzata e sperimentazione curatoriale, pensato per intrecciare pratiche artistiche, territori e politiche culturali.
Il progetto nasce in collaborazione con un’ampia rete di istituzioni attive sul territorio toscano — dall’Archivio Vittorio Giorgini – Ba.Co. di Baratti a Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno, dalla Fondazione Magazzini Generali di Livorno al MudaC di Carrara, fino al Siena Art Institute — configurandosi come una residenza diffusa che attraversa contesti urbani, produttivi e paesaggistici differenti.
Il riferimento concettuale dichiarato è la visione radicale del collettivo fiorentino SUPERSTUDIO, da cui SUPERTOSCANA eredita l’attitudine critica verso il rapporto tra essere vivente, ambiente costruito e sviluppo tecnologico. Il progetto si colloca così nel solco di una più ampia riflessione su tematiche relative all’ecologia, alla decolonialità e alle pratiche queer. Da questo punto di visa, è il lavoro collettivo a diventare strumento privilegiato per ripensare il paesaggio e la nozione di bene comune, anche in dialogo con il mondo dell’artigianato e delle attività produttive locali.

Coordinato da Michele Bertolino, SUPERTOSCANA si articolerà in due cicli di residenza della durata di sette mesi ciascuno, con un totale di 20 borse: 14 destinate ad artiste e artisti e 6 a curatrici e curatori. Al termine di ogni ciclo è prevista una mostra collettiva, curata dai partecipanti stessi e accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo.
Ogni residenza si struttura in tre fasi tra loro collegate: una prima fase di formazione a Prato, con workshop, lezioni e laboratori condotti da professioniste e professionisti del sistema dell’arte; una fase centrale di ricerca e produzione presso le sedi dei partner; e un momento conclusivo, nuovamente a Prato, dedicato alla progettazione curatoriale, allo sviluppo del public program e alla restituzione pubblica dei lavori.
Il primo ciclo, che avrà luogo tra aprile e novembre 2026, sarà dedicato alla relazione tra ambiente e paesaggio urbano, con un focus sulle trasformazioni del territorio, sulle dinamiche dell’overtourism e sulle pratiche di cittadinanza attiva. Il secondo ciclo, previsto tra giugno 2026 e febbraio 2027, affronterà invece il tema della geografia produttiva toscana, interrogando il rapporto tra arte, impresa e saperi artigiani.













