17 agosto 2022

All Inclusive. Nove artisti performano il museo – Museo Guadagnucci

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"ALL INCLUSIVE": un titolo che, se da un lato rimanda al tema dell’inclusione al quale il museo è particolarmente attento, dall’altro cerca di ampliarlo, attraverso una serie di nuove relazioni

Performance di Eleonora Chiesa. Ph. Marco Petracci

È in una villa antica dentro un parco il Museo Guadagnucci di Massa.
Luogo dedicato al grande scultore di cui porta il nome e nel quale le sue sculture di immacolato marmo statuario sono gioielli delicati, presenze inconfondibili e straordinarie della sua produzione artistica.
Non facile, quindi, interagire con eventi collaterali in un luogo dedicato a così tanta individuale e potente personalità ma a questo riesce delicatamente e con grande rispetto la mostra “ALL INCLUSIVE: Nove artisti contemporanei performano il museo”, in programma fino al 2 ottobre 2022, una mostra curata da Cinzia Compalati , direttrice del Museo Guadagnucci, con opere di Aqua Aura, Emiliano Bagnato, Eleonora Chiesa, Sandro Del Pistoia, Giorgio Di Palma, Antonello Ghezzi, Aldo Giannotti, Simone Gori, Vincenzo Marsiglia.
Titolo ironico e concreto per una mostra che, se da un lato rimanda al tema dell’inclusione al quale il museo è particolarmente attento, dall’altro cerca di ampliarlo all’ambito museologico.

Emiliano Bagnato, Un dialogo impossibile con G.G., 2022, installazione sonora, Museo Guadagnucci, Massa

Per questo evento nove artisti contemporanei sono stati invitati a intervenire e interagire con lo spazio museale performandolo, progettando altrettante installazioni in cui è la “relazione” a far esistere l’opera stessa: quella con la comunità, l’altro, il pubblico, che sottolinea il rapporto empatico tra visitatore e opera, quella con l’ambiente circostante e in particolare il parco e la natura, quella con la scultura e la seicentesca Villa La Rinchiostra che ospita il museo.
Gli artisti coinvolti, diversissimi per poetica e media utilizzati, sono stati selezionati non solo per gli apporti individuali, ma anche per le attitudini a saper interagire all’interno di un gruppo inedito che fosse più della somma dei singoli elementi. Ne sono nate nove postazioni “attivatrici” dello spazio museale.
Postazioni che dialogano delicatamente con il bianco perfetto, forte e delicato delle opere di Gigi Guadagnucci. Affascinante e di grande impatto emotivo, per esempio,l’opera di Emiliano Bagnato, compositore, musicista e sound designer,che proponendo un dialogo impossibile con Gigi Guadagnucci intorno all’opera Brugiana, scultura d’elezione dell’artista che porta il nome di un monte a lui caro sopra a Massa. Installazione che si sviluppa su due livelli sonori; in primo piano le parole, i pensieri e il timbro inconfondibile della voce del Maestro apuano che risuona fra le sue sculture alternati ai frammenti delle canzoni che amava, reinterpretate dalla chitarra di Bagnato.
Il duo Antonello Ghezzi presenta, invece, tre coppie di poetiche altalene di specchio  Spingiamoci OltreTienimi Forte Sempre Insieme – fino alla scala per andare Oltre e avvicinarsi al cielo.

Antonello Ghezzi, Oltre, 2019, specchi, struttura in legno, luce a led, cm 180x52x6

Aqua Aura affronta il tema della “relazione” con l’ambiente circostante e in particolare con il parco della Villa, esponendo tre video sculture in alabastro della serie Shelters – On The Very Nature Of Light, mentre Eleonora Chiesa a Massa affronta il tema della “relazione” con la comunità, presentando il video tratto dalla performance Lightness, realizzata ad Apricale (IM) nel 2015 con il coinvolgimento di alcuni abitanti del luogo. Chiessa, in occasione del vernissage della mostra nel parco della Villa,ha eseguito una performance in cui ha cercato di spostare un pesante blocco di marmo sul quale erano state incise le parole Sessismo e Razzismo attraverso un sistema di cinghie. Non riuscendo, ovviamente, a smuoverlo da sola ma riprovando con successo con un intervento davvero All Inclusive dato che l’intervento dei presenti e lo sforzo collettivo hanno consentito di spostare il blocco.
Sandro Del Pistoia, unico scultore in mostra, si misura con Gigi Guadagnucci e con la sua visione dell’arte e del futuro con alcune sculture realizzate con materiali leggeri – seta, cera, legno, gesso – virati nel bianco in segno di continuità e rispetto dell’estetica museale. Il progetto s’intitola 24/03/2022 in riferimento alla data di inizio lavorazione, ma anche dell’inizio della guerra in Ucraina che ha profondamente segnato il presente e tratteggiato il futuro di tutti.
Giorgio Di Palma, ceramista e artista visivo, a Massa presenta Festa di Compleanno, un progetto di arte pubblica ideato con Pigment Bari e nato dal coinvolgimento dei cittadini di Polignano a Mare (BA), invitati a far pervenire all’artista fotografie di feste di compleanno degli anni Settanta e Ottanta, da “riportare in vita” attraverso la ceramica. Puntando sulla riattivazione visiva dei ricordi collettivi per risvegliare sia empatia che un rinnovato senso di comunità.

Aldo Giannotti, A Vertical Spotlight is placed on the Rooftop of the Institution and can be seen from the whole Town, Massa, 2022. Ph. Marco Petracci

Aldo Giannotti artista internazionale che dal 2000 vive e lavora a Vienna, porta a Massa A Vertical Spotlight is placed on the Rooftop of the Institution and can be seen from the whole Town, progetto che, attraverso un fascio luminoso, segna nel cielo l’esatta posizione dei luoghi della cultura, invitando il pubblico a conoscerli e visitarli creando un riferimento urbanistico che colloca il museo al centro di quei luoghi. Simone Gori, architetto e designer per formazione, presenta un’installazione monumentale in marmo che, attraverso una spia ottica, consente di sondare profondamente il cielo, rappresentazione concettuale, mutevole e privata dell’Anima. Anima – in questo caso – non dell’uomo ma del materiale che così tanto connota le montagne da cui proviene anche il marmo di Guadagnucci. L’artista – così facendo – realizza un’opera che può esistere solo se “guardata” dal visitatore.
Vincenzo Marsiglia sviluppa le sue opere a partire da una stella a quattro punte, che è diventata la sua firma. Al Museo Guadagnucci, presenta il progetto Map (Star) the World, capace di coniugare passato e presente, cultura della tradizione e dell’innovazione. Indossando un visore HoloLens 2, il fruitore potrà interagire direttamente sul percorso espositivo “disegnandolo” con la stella a quattro punte e vivendo in prima persona un viaggio visionario mentre chi osserva vive insieme a lui l’esperienza.

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