02 settembre 2025

Artecinema 2025, Napoli celebra trent’anni di cinema sull’arte: il programma

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Dal 9 al 12 ottobre, tra il Teatro San Carlo e l’Augusteo, film in anteprima e incontri con gli autori, per raccontare arte, architettura, design e fotografia: le anticipazioni del programma

Artecinema 28, 2023, Teatro San Carlo, foto Amedeo Benestante

Artecinema si prepara a festeggiare un anniversario speciale: il 9 ottobre 2025 prenderà il via la trentesima edizione del festival di cinema sull’arte che, dopo la serata inaugurale al Teatro San Carlo di Napoli, offrirà quattro intense giornate di proiezioni e incontri, per un calendario in tre sezioni – Arte e dintorni, Architettura e design, Fotografia – che si annuncia particolarmente ricco di prime visioni e riflessioni sui grandi temi del presente.

Nato nel 1996, ideato e diretto da Laura Trisorio, Artecinema ha portato a Napoli più di 800 documentari e coinvolto oltre 600 artisti, registi e produttori. Negli anni, ha consolidato una formula unica: una maratona visiva ad accesso gratuito, con proiezioni sottotitolate in italiano e in dialogo diretto con registi e artisti, senza dimenticare l’impegno nel sociale, con proiezioni per scuole, università e istituti penali come quello di Nisida.

Artecinema 24, 2019, Teatro San Carlo, Ai Weiwei, foto Francesco Squeglia

La serata del 9 ottobre al San Carlo sarà dedicata all’anteprima nazionale del documentario su Jean Cocteau di Lisa Immordino Vreeland, un ritratto poetico e visionario dell’artista francese che attraversò con disinvoltura poesia, cinema, arti visive e teatro. Dal giorno successivo, il festival proseguirà al Teatro Augusteo, che diventerà come sempre la “sala aperta” della città: proiezioni a ciclo continuo, ingresso gratuito e interventi degli autori sul palco, per invitare un pubblico trasversale, tra studenti, professionisti del settore, curiosi e appassionati.

Jean Cocteau, 1934. © Boris Lipnitzki, Roger Viollet

Il programma di Artecinema 2025 prevede 27 film da Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Italia e altri Paesi, molti presentati in anteprima mondiale, europea o nazionale. Tra i protagonisti figurano Francesco Arena, Louise Bourgeois, Sophie Calle, Frida Kahlo, Shirin Neshat, Martin Parr, Katharina Grosse, Tadashi Kawamata e l’artista trans Puppies Puppies. Per la sezione architettura, si segnalano un documentario su Cini Boeri, pioniera dell’architettura italiana, e Nuvola, dedicato allo spazio polifunzionale Lavazza di Torino.

Louise Bourgeois (Sculpture), 1988 (gelatin silver photograph on fiber based paper) by Mones, Arthur (1919-98); Brooklyn Museum, New York, USA; Photo © Brooklyn Museum; Gift of the Artist

Oltre al racconto delle vite e delle opere, i titoli scelti per Artecinema mettono in discussione la storia dell’arte stessa. Alreadymade di Barbara Visser riapre il dibattito sulla paternità di Fountain di Marcel Duchamp, attribuendola a Elsa von Freytag-Loringhoven. Louise Bourgeois, la sculpture et colère di Marie-Eve De Grave restituisce la voce tormentata e radicale dell’artista francese, mentre Carla Gutiérrez ripercorre la vita di Frida Kahlo attraverso i suoi diari e le sue lettere.

Martin Parr Collection. SPAIN. Benidorm. Autoportrait. 1997

Imperdibile anche I Am Martin Parr, incentrato sul percorso biografico e artistico del mitico fotografo inglese. Minted racconta l’ascesa e il crollo degli NFT, Napalm Girl di Valeria Parisi rilegge una delle fotografie più iconiche del Novecento, mentre il film di Drew De Pinto sulla mostra Nothing New (2023-2024) dell’artista trans Puppies Puppies al New Museum di New York, esplora identità, visibilità e il futuro delle donne trans.

Nick Ut © Napalm Girl, 1972 – Ap Photo right

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