02 ottobre 2025

Da Abu Dhabi a Venezia, sarà Bana Kattan la curatrice del Padiglione UAE alla Biennale Arte 2026

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Attenzione ai temi storici e artisti della maggioranza globale: questi i punti cardine della pratica curatoriale di Bana Kattan, alla guida del Padiglione degli Emirati Arabi Uniti per la prossima Biennale Arte

Photo: Dahlia Dandashi. Courtesy of United Arab Emirates Pavilion at the Venice Biennale.

Il National Pavilion UAE ha annunciato ufficialmente la nomina di Bana Kattan come curatrice per la partecipazione degli Emirati Arabi Uniti alla 61ma Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, prevista dal 9 maggio al 22 novembre 2026. Kattan, attualmente Curator e Associate Head of Exhibitions al Guggenheim Abu Dhabi, è stata scelta da un comitato composto da figure di spicco del settore creativo degli Emirati, tra cui rappresentanti del governo, musei e università. Ma chi è esattamente la nuova curatrice del padiglione UAE?

Ph Ismail Noor

La visione curatoriale di Bana Kattan

Quello di Kattan è un approccio curatoriale che mira a dare voce e rilievo agli artisti di quella che definisce la “maggioranza globale”, ovvero artisti provenienti da contesti diversificati ed extra-occidentali. Ciò si riscontra in tutta la sua carriera: prima di entrare al Guggenheim Abu Dhabi, la Kattan ha ricoperto il ruolo di Associate Curator al Museum of Contemporary Art di Chicago, dove ha curato oltre dieci mostre focalizzate su artisti come Wafaa Bilal, Maryam Taghavi e Mona Hatoum.

La sua visione curatoriale si distingue anche per l’attenzione a temi storici e sociopolitici, creando interessanti dialoghi tra artisti emergenti e affermati. Questa prospettiva si allinea alla perfezione con l’obiettivo del padiglione di portare alla luce narrazioni poco esplorate della regione, riunendo prospettive artistiche diverse che riflettono la miscela unica di storie e comunità degli Emirati Arabi Uniti.

A tal proposito, Kattan ha dichiarato: «È un onore essere nominata curatrice del National Pavilion UAE per la Biennale Arte 2026. Avendo lavorato ampiamente nella regione e collaborato con una vasta gamma di artisti multigenerazionali e transdisciplinari del mondo arabo, non vedo l’ora di contribuire con la mia esperienza a un progetto che rifletta il paesaggio artistico vibrante degli Emirati Arabi Uniti, coinvolgendo al contempo storie, complessità e conversazioni più ampie».

Il precedente del Padiglione UAE nel 2024

Alla Biennale Arte 2024, il Padiglione UAE presentava Abdullah Al Saadi: Sites of Memory, Sites of Amnesia, una mostra curata da Tarek Abou El Fetouh. Abdullah Al Saadi ha esposto in quest’occasione otto gruppi di opere nate nella natura, esplorando, attraverso mappe, metodi diaristici e oggetti trovati, la relazione tra il sé e l’ambiente.  L’allestimento intimo rimandava allo studio dell’artista, con bauli metallici colmi di tracce, pietre segnate e mappe fatte a mano.

Ph Ismail Noor

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