07 febbraio 2022

Da Milano a Tokyo. Prada porta in Giappone la mostra Role Play

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Negli iconici spazi di Prada Aoyama, a Tokyo, la maison presenta una nuova tappa di "Role Play", progetto in apertura anche all'Osservatorio, a Milano, tra scambi di ruolo e alter ego

Haruna Sakaguchi and Griselda San Martin Typecast Project, 2019 Courtesy of the artists
Haruna Sakaguchi and Griselda San Martin Typecast Project, 2019 Courtesy of the artists

Prada vola in Giappone e porta a Tokyo “Role Play“. Una seconda versione del progetto – già in programma negli spazi di Osservatorio Fondazione Prada a Milano e in apertura il 19 febbraio 2022 – sarà visibile dall’11 marzo 2022 al quinto piano del Prada Aoyama, l’iconico edificio progettato da Herzog & de Meuron come boutique esclusiva della maison.

La mostra, curata da Melissa Harris con il sostegno di Fondazione Prada, esplora i processi di ricerca, proiezione e creazione di possibili identità alternative e idealizzate. Il gioco di ruolo, la creazione di alter ego e la proliferazione di sé sono tra le possibili strategie che gli artisti della mostra adottano per indagare l’essenza di ogni individuo e la sua immagine esterna.

Beatrice Marchi Never Be My Friend, 2014 sound 10'16'' Courtesy the artist and SANDY BROWN, Berlin
Beatrice Marchi, Never Be My Friend, 2014, sound 10’16”. Courtesy the artist and SANDY BROWN, Berlin

Come sottolineato dalla curatrice, «Un alter ego, un personaggio o un avatar possono
rappresentare delle aspirazioni. Possono appartenere alla propria storia personale e culturale o richiamare un senso di alterità. Possono essere una forma di attivismo, o un mezzo per muoversi attraverso posizioni radicate, persino estreme, verso l’empatia, per mettersi letteralmente nei panni di un altro». La fotografia è uno dei linguaggi visivi più adatti a questo scopo e proprio per questo è stata scelta in mostra come mezzo espressivo. Senza dimenticare la sua evoluzione fino ad abbracciare il gaming, le piattaforme social e altri contesti innovativi di gioco di ruolo tanto da rafforzare la nostra ossessione per il concetto di identità.

Protagonisti saranno fotografie, video e lavori sonori di artisti internazionali come Juno Calypso, Beatrice Marchi, Haruka Sakaguchi e Griselda San Martin, Tomoko Sawada e Bogosi Sekhukhuni, in un’installazione luminosa concepita dall’agenzia creativa Random Studio.

Haruna Sakaguchi and Griselda San Martin Typecast Project, 2019 Courtesy of the artists
Haruna Sakaguchi and Griselda San Martin. Typecast Project, 2019. Courtesy of the artists

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