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Da tribunale a centro per l’arte: storia del Former Courthouse di Berlino
Arte contemporanea
Karl Liebknecht (Lipsia, 1871) era un politico e avvocato difensore di diversi esponenti processati per la diffusione di propaganda socialista, un ruolo in cui lui stesso era coinvolto. Figlio di uno dei fondatori del Partito Socialdemocratico di Germania, nel 1900 ne entrò a far parte anche lui fino a essere eletto come socialdemocratico in Parlamento. Nel 1914, Liebknecht fondò insieme ad altri il gruppo rivoluzionario Spartakusbund (la Lega di Spartaco), che diffondeva i suoi ideali politici attraverso un giornale che ben presto venne dichiarato illegale. In uno di questi opuscoli, Liebknecht invitò i lavoratori a riunirsi a Potsdamer Platz il 1° maggio 1916 dove denunciò gli abusi della legge marziale, esortando il popolo a unire le forze contro un governo imperialista che si sosteneva attraverso la violenza. Il mese successivo, venne arrestato con l’accusa di alto tradimento e il suo processo si svolse nel Former Courthouse: il più importante e famoso processo qui tenuto tanto che, a causa della sua estrema popolarità, venne chiuso al pubblico.

Rinvenendo questa storia dalle fondamenta dell’edificio, l’artista Anna Scalfi ne rende omaggio riposizionandola nel presente-politico contemporaneo, dove il mercato finanziario moderno è il nuovo campo di battaglia comune. Attraversando la tempesta di volantini rossi di Die Komödie! e le installazioni nelle stanze attigue, l’artista propone una messa in scena del consumismo odierno seguita da materiali d’archivio sulla figura di Liebknecht fruiti attraverso le mura e il pavimento dell’edificio; fino a imbattersi in un imponente scritta rossa fuori dalla finestra che dichiara a gran voce COMUNISTA.


Il Former Courthouse, posizionato lungo la Lehrter Straße nel quartiere Moabit – Mitte, fu completato nel 1902 come ampliamento della prigione militare, collegato all’edificio carcerario da un ponte soprannominato dai i prigionieri come il «ponte dei sospiri», ispirandosi a quello veneziano. In seguito, il complesso fu utilizzato come centro di addestramento militare e, con la reintroduzione dei tribunali militari da parte del Partito nazista, come prigione investigativa. Negli anni Cinquanta, l’amministrazione penitenziaria si trasferì nell’edificio del tribunale e la prigione adiacente fu utilizzata come carcere femminile fino alla metà degli anni Ottanta. L’edificio è stato utilizzato da ultimo come sede distaccata del tribunale distrettuale di Tiergarten.

Non è la prima volta che la Biennale di Berlino cambia il destino di edifici storici della sua città. Fondata nel 1996 e nata dal Kunst-Werke, oggi KW Institute for Contemporary Art, la Biennale ha utilizzato sin dalla prima edizione nel 1998 questo spazio per le sue esposizioni. Il KW, istituito nel 1991 in una vecchia fabbrica di margarina, è oggi un punto di riferimento per le pratiche artistiche della città, contribuendo a consolidare Berlino come centro internazionale per l’arte contemporanea dopo la caduta del Muro.
Con la sua 13a edizione, il Dipartimento per la Cultura e la Coesione Sociale del Senato intende trasformare il Former Courthouse in un luogo di produzione artistica per la scena indipendente di Berlino, inaugurando un nuovo capitolo culturale di cui tutti attendiamo di scoprirne le forme e le future programmazioni.














