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Fondazione Albuquerque in Portogallo ospita Theaster Gates: quando la ceramica racconta storie globali
Arte contemporanea
Renato de Albuquerque acquistò il suo primo pezzo di porcellana cinese a Portobello Road, a Londra, nei primi anni ’80. Quattro decenni e circa 2.600 acquisizioni dopo, la collezione — composta principalmente da oggetti creati per l’esportazione in occidente — è raccolta nella Albuquerque Foundation a Sintra, nei pressi di Lisbona, in Portogallo. «È stato il significato storico e culturale di questi oggetti ad affascinare Albuquerque» racconta a exibart Jacopo Crivelli Visconti, direttore della fondazione. E aggiunge: «la storia del commercio globale e dello scambio di idee tra committenti europei e ceramisti cinesi ha prodotto combinazioni del tutto nuove di forme e motivi ceramici. Fu il primo vero commercio internazionale, che coinvolgeva mercati asiatici, islamici, europei, nord e sudamericani. Porcellane commissionate da un paese, realizzate in un altro, trasportate da un terzo e consumate da un quarto».


La sede della fondazione è la Quinta de São João, patrimonio UNESCO, acquistata da Renato de Albuquerque come casa di famiglia quando la sua impresa edile si espanse dal Brasile al Portogallo negli anni ’80. Ex ingegnere civile e architetto, Albuquerque è l’ideatore del progetto Aphaville che ha introdotto l’urbanistica sostenibile in Brasile negli Anni 70. Lo studio Bernardes Arquitetura ha trasformato gli interni della Quinta de São João in un ristorante, in un bar e in un concept store dedicato all’arte ceramica. Adiacente alla casa è stato progettato un nuovo edificio museale modernista, il cui tetto ampio e sporgente collega i due corpi architettonici. «L’obiettivo della fondazione non è solo di mostrare e preservare la Collezione, ma quello di metterla in dialogo con il lavoro di artisti contemporanei, affermati ed emergenti» afferma Teixeira de Carvalho, cofondatrice della fondazione, e nipote di Albuquerque, che ha più di 90 anni.

La programmazione delle mostre contemporanee è affidata a Crivelli Visconti che ha scelto Theaster Gates per la prima mostra temporanea. E non poteva essere scelta più pertinente vista la lunga e duratura relazione dell’artista e accademico afroamericano con le tradizioni ceramiche giapponesi, cinesi e coreane, e la sua volontà di creare cross-over transculturali. Ha coniato il termine Afro-Mingei per descrivere le pratiche e gli immaginari che influenzano il suo lavoro, l’estetica Black e la sapienza artigianale giapponese.

The Ever-Present Hand è il titolo della mostra, visitabile fino al 30 agosto. «Gates ha ricoperto il pavimento dello spazio espositivo con piastrelle di ceramica nere realizzate a Tokoname, in Giappone — la città dove ha studiato ceramica nel 2004 e alla quale fa ritorno ogni anno» precisa Crivelli Visconti. Oltre all’intervento sul suolo, l’artista ha selezionato alcune opere dalla collezione Albuquerque per metterle in dialogo con le opere scultoree esposte, tra cui due buddha in ceramica.


L’Albuquerque Foundation, con la sua sofistica collezione, composta da migliaia di pezzi rari, alcuni dei quali sono stati esposti al V&A di Londra e al Metropolitan museum di New York, si aggiunge alla già vitale scena artistica di Lisbona che negli ultimi anni, grazie anche ad ARCOlisboa, è cresciuta enormemente. La fiera, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, ha creato una fitta rete di collaborazioni con quasi tutti gli spazi d’arte, le istituzioni culturali, pubbliche e private cittadine. Ospitata alla Cordoaria Nacional, ex fabbrica di corde navali riconvertita in spazio espositivo, nel distretto di Belém, è a pochi passi dal MAAT, Museo di Arte, Architettura e Tecnologia, il cui tetto percorribile offre una vista straordinaria della città e del fiume Tago. Firmato dallo studio di architettura Amanda Levete Architects di Londra, il percorso pedonale del museo permette di collegare il lungofiume con la parte vecchia della città. Lisbona sta cambiando pelle, grazie alla presenza di tanti digital nomad, del turismo, e di nuovi musei come il MACAM – Armando Martins Museum of Contemporary Art, il nuovo Centro de Arte Moderna Gulbenkian e l’Albuquerque Foundation.















