20 febbraio 2024

La galleria Capsule Shangai aprirà una nuova sede a Venezia, durante la Biennale

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Fondata a Shangai dall’italiano Enrico Polato, la galleria Capsule aprirà una nuova sede a Venezia: inaugurazione durante la Biennale d’Arte 2024, nella sede della Fondazione Marchesani

VIEW OF CAPSULE VENICE, VENICE, ITALY. COURTESY OF MAY

La connessione tra Italia e Cina si rinnova nella città che diede i natali al grande esploratore Marco Polo, nel segno dell’arte contemporanea: aprirà a Venezia la prima sede internazionale della galleria cinese Capsule, fondata nel 2016 dal gallerista italiano Enrico Polato, nel distretto centrale della Concessione Francese a Shanghai. Il focus della galleria è incentrato sulla ricerca di artisti emergenti cinesi e internazionali. In Italia, abbiamo già visto il suo lavoro in occasione di Artissima 2023, a Torino, con un solo show dell’artista taiwanese, di base a Brooklyn, Huang Hai-Hsin, e a Miart, a Milano, nello stesso anno, con una presentazione di opere di Miranda Fengyuan Zhang, artista classe 1993, nata a Shanghai e di base a New York. Sempre nel 2023, inoltre, Capsule ha anche partecipato per la prima volta a Frieze Seoul.

La sede delle attività di Capsule Venice per il 2024 si troverà, dunque, negli spazi di Fondazione Giorgio e Armanda Marchesani a Dorsoduro. Un ampio edificio con finestre che affacciano da un lato sul canale, dall’altro su un giardino, un’area verde che accoglierà mostre ed eventi culturali. Gli auspici, allora, sono dei migliori: l’anno del calendario cinese è appena iniziato nel segno del Drago Verde di Legno, un animale energetico e vitale, che rappresenta il potere, la forza e l’equilibrio ed è legato alla crescita delle piante, alla vita e alla rinascita

A curare il programma di Capsule Venice, strutturato in parallelo alla 60ma Esposizione Internazionale d’Arte della La Biennale di Venezia, che aprirà al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024, sarà Manuela Lietti, curatrice, critica e co-autrice di pubblicazioni internazionali. Laureata in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e in Storia e Critica dell’Arte Cinese presso l’Accademia di Arte e Design dell’Università Tsinghua a Pechino, Lietti ha esperienza nella gestione di progetti con musei e gallerie in Cina e all’estero.

Enrico Polato e Manuela Lietti, negli spazi della galleria Capsule Venice, Venezia. Ph. Riccardo Banfi

«Nell’ottobre 2016, nel cuore della zona residenziale della Concessione Francese a Shanghai e immersa nel verde lussureggiante di un’oasi senza tempo, Capsule Shanghai ha aperto la prima mostra collettiva con otto artisti, When We Become Us», ha dichiarato Enrico Polato. «Dedita alla promozione di artisti emergenti, la galleria si è posta sin dall’inizio come un centro di scambio e dialogo tra professionisti del mondo dell’arte, realizzando nel corso di sette anni oltre quaranta mostre, partecipando ad altrettante fiere d’arte, instaurando rapporti solidi e duraturi con collezionisti e istituzioni, lanciando la carriera di una nuova generazione di artisti in Cina nonché nel resto del mondo. Il nuovo progetto a Venezia – Capsule Venice – nasce dalla volontà di crescere con i nostri artisti in un contesto internazionale che favorisca nuove sinergie e che ci permetta di condividere con il pubblico la visione della galleria e la nostra ambizione», ha continuato Polato.

Primo appuntamento per sabato, 24 febbraio, con la mostra di Capsule Venice: When We Become Us², con opere di 29 artisti internazionali. «Venezia è il luogo in cui tutto è iniziato la città in cui ho studiato cinese e che ha alimentato la mia passione per la Cina, per la sua arte e per la sua cultura», ha aggiunto Polato, spiegando come la prima mostra di Capsule Venice, When We Become Us² , si presenterà come «Una versione potenziata della mostra inaugurale tenutasi a Shanghai nel 2016, e omaggia quell’indimenticabile giornata in cui con i nostri artisti siamo diventati parte di un’esperienza collettiva. Ho voluto fortemente iniziare con questa mostra: esprime la nostra identità appieno, presenta un ampio spaccato sul nostro programma. Questa introduzione al lavoro di 29 artisti legati alla galleria da rapporti di collaborazione professionale ma anche di amicizia è la perfetta trasposizione dell’essenza e dello spirito di cooperazione sottesi a Capsule».

 

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