29 ottobre 2022

Luci su Torino: il museo a cielo aperto si illumina con tre nuove opere

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Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi sono gli autori delle nuove installazioni a cielo aperto di Luci d’Artista: il progetto di arte pubblica compie 25 anni, con un occhio alla sostenibilità

Giorgio Griffa, Photo Gianluca Platania

Il cielo su Torino e sulla imminente Art Week, che partirà ufficialmente il 3 novembre, in concomitanza con l’apertura di Artissima, si illumina già, con uno degli appuntamenti più sentiti, iconici e tradizionali della settimana dedicata all’arte: Luci d’Artista compie 25 anni e celebra questo importante anniversario con tre nuove opere tutte da “accendere”, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.

Il progetto, istituito nel 1998 da un’idea di Fiorenzo Alfieri, ha coinvolto decine di artisti sia italiani che stranieri, chiamati a interpretare il tema e il medium della luce, in stretto dialogo con la città e i suoi contesti. Nacquero come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito lasciarono presagire un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di «Una cultura alta capace di comunicare con tutti», come affermava Alfieri, al quale è dedicata questa 25ma edizione.

Le installazioni luminose – 26 luci delle quali 17 allestite nel centro città e nove nelle altre Circoscrizioni – saranno visibili fino all’8 gennaio 2023. Il museo a cielo aperto quest’anno però subirà una riduzione negli orari, come è stato fatto anche a Parigi, con le luci della Tour Eiffel. Già negli anni il Comune di Torino ha usat sistemi a basso impatto e, questa volta, considerando la situazione europea e mondiale, scossa da venti di guerra, le installazioni si spegneranno alle 22, dalla domenica al giovedì, il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.

Le nuove luci

I 25 anni di Luci d’Artista si arricchiscono quindi di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino che, tra le altre, comprende le installazioni luminose di Mario Airò, Valerio Berruti, Nicola De Maria, Marco Gastini, Piero Gilardi, Rebecca Horn, Alfredo Jaar, Joseph Kosuth, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Tobias Rehberger, Vanessa Safavi, Gilberto Zorio.

Donata da Giorgio Griffa, “AZZURROGIALLO” è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo. L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877.

Giorgio Griffa, Photo Gianluca Platania

Sempre all’interno del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna. Si tratta di “io, sono nato qui.”, di Renato Leotta. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto. L’opera è stata donata dall’artista e realizzata grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino.

Renato Leotta, Photo Gianluca Platania

Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo “…?…”, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un “dubbio luminoso”.

Grazia Toderi, Photo Federico Masini

Luci d’Artista: la mappa delle opere

  • Cosmometrie, Mario Airò, piazza Carignano
  • Vele di Natale, Vasco Are, piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
  • Ancora una volta, Valerio Berruti, Galleria Subalpina
  • Volo su…, Francesco Casorati, area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
  • Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime, Nicola De Maria, piazza Carlina
  • L’energia che unisce si espande nel blu, Marco Gastini, Galleria Umberto I
  • Planetario, Carmelo Giammello, via Roma
  • Migrazione (Climate Change), Piero Gilardi, Galleria San Federico
  • AZZURROGIALLO, Giorgio Griffa, Giardini di piazza Cavour
  • Illuminated Benches, Jeppe Hein, piazza Risorgimento
  • Piccoli spiriti blu, Rebecca Horn, Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8)
  • Cultura=Capitale, Alfredo Jaar, piazza Carlo Alberto
  • Doppio Passaggio (Torino), Joseph Kosuth, ponte Vittorio Emanuele I
  • io, sono nato qui., Renato Leotta, Ospedale Sant’Anna, corso Spezia – piazza Polonia
  • Luì e l’arte di andare nel bosco, Luigi Mainolfi, via Carlo Alberto
  • Il volo dei numeri, Mario Merz, Mole Antonelliana
  • Concerto di parole, Mario Molinari, piazza Polonia (Circoscrizione 8)
  • Vento solare, Luigi Nervo, piazzetta Mollino
  • L’amore non fa rumore, Luca Pannoli, corso Cairoli, Murazzi del Po
  • Palomar, Giulio Paolini, via Po
  • Amare le differenze, Michelangelo Pistoletto, piazza della Repubblica
  • My Noon, Tobias Rehberger, piazza Bodoni
  • Ice Cream Light, Vanessa Safavi, piazza Livio Bianco
  • Noi, Luigi Stoisa, via Garibaldi
  • …?…, Grazia Toderi, Cupola della Basilica Mauriziana, piazza della Repubblica
  • Luce Fontana Ruota, Gilberto Zorio, Laghetto Italia ’61

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