11 gennaio 2023

Marcella Beccaria nominata vicedirettrice del Castello di Rivoli

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Già Curatrice delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Marcella Beccaria è stata nominata vicedirettrice e responsabile del CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli

Marcella Beccaria. Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Marcella Beccaria. Foto Andrea Guermani Courtesy Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

Marcella Beccaria è stata nominata vicedirettrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, istituzione con la quale già collaborava dal 1998, prima come curatrice e quindi, dal 2012, come capo curatrice e curatrice delle collezioni. Contestualmente, Beccaria è stata nominata anche Responsabile del CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, incarico precedentemente retto da Andrea Viliani (attualmente alla guida del Museo delle cività di Roma). Istituito nel 1984, a seguito di un lungo lavoro di restauro e rifunzionalizzazone della monumentale residenza sabauda, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, il Castello di Rivoli è diretto dal 2016 da Carolyn Christov-Bakargiev – direttrice anche della Fondazione Francesco Federico Cerruti – il cui incarico è stato prorogato l’1 gennaio 2022.

Biografia di Marcella Beccaria

Storica dell’arte, curatrice e autrice, Marcella Beccaria è Vice Presidente di AMACI e Professore presso NABA, Milano. Laureata in Storia della critica d’arte presso l’Università di Torino, ha conseguito la Specializzazione in Storia dell’arte e Studi museali presso la Graduate School of Arts and Science, Boston University. Ha iniziato il percorso di curatore negli Stati Uniti, al Museum of Fine Arts e a The Institute of Contemporary Art, Boston.

Al Castello di Rivoli ha contribuito a sviluppare la collezione, curato numerose mostre e relativi cataloghi, tra cui Grazia Toderi (1998), Olafur Eliasson (1999), Francesco Vezzoli (2002), Thomas Demand (2003), Vanessa Beecroft (2003), Candice Breitz (2005), Claes Oldenburg & Coosje van Bruggen (2006), Roberto Cuoghi (2008), Una stanza tutta per sé (2008), Vito Acconci (2010), La storia che non ho vissuto (2012), Marinella Senatore (2013), Jan Dibbets (2014), Gilberto Zorio (2017), Nalini Malani (2018), Yuri Ancarani (2019), Uli Sigg (2020), Giulio Paolini (2020), Olafur Eliasson (2022). Tra le mostre co-curate, “Colori” (2017), “ESPRESSIONI” (2022) e le monografiche dedicate a Giovanni Anselmo (2016), Wael Shawky (2016), Anri Sala (2019), Anne Imhof (2021), Otobong Nkanga (2021), Bracha L. Ettinger (2021).

Beccaria ha curato mostre presso istituzioni internazionali, tra cui The ICA, Londra; Fundació Joan Miró, Barcellona; Museum of Art, Santa Barbara; The Centre for the Less Good Idea, Johannesburg, ed è autrice di saggi in cataloghi pubblicati da Tate, Londra; La Biennale di Venezia; Guggenheim Museum, New York; Museu Serralves, Porto; Stedelijk Museum, Ghent; Istanbul Biennial; Kunstmuseum Winterthur; FRAC Champagne-Ardenne, Reims; SAM-Singapore Art Museum, Singapore; Centre Pompidou, Metz; Kunstmuseum, Wolfsburg.

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