05 luglio 2023

Una Boccata d’Arte: il viaggio attraverso 20 borghi in Italia

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20 artistə, 20 interventi: fino al 24 settembre l’Italia torna ad accogliere Una Boccata d’Arte, promossa da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes

Una Boccata d'Arte, Margherita Raso, Eight Types of Whistles. Petritoli (FM). Ph. Michele Alberto Sereni

Al compimento del solstizio d’estate ha preso il via la quarta edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto diffuso su tutto il territorio italiano che invita al viaggio nei borghi antichi attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi. Promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes, Una Boccata D’Arte rende l’arte accessibile a tutti, portandola nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, per attivare un processo creativo inclusivo. 

Una Boccata d’Arte, Mattia Pajè, Pila Thinkerwiller. Toscolano – frazione di Avigliano Umbro (TR). Ph. Daniele Mattioli

20 borghi, uno per regione, hanno accolto 20 artistə – provenienti oltre che dall’Italia, da Brasile, Cipro, Costa d’Avorio, Germania, Iran, Israele, Lettonia, Palestina e Regno Unito – ognuno dei quali, con la propria ricerca, è entrato in relazione con il luogo, la sua storia e i suoi abitanti, per realizzare un intervento inedito «attivando un dialogo artistico e umano sorprendente in grado di incuriosire e coinvolgere le comunità locali», ha dichiarato Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. 

Una Boccata d’Arte, Jacopo Benassi, SERENATA AGITATA. Gardone Riviera (BS). Ph. Henrik Blomqvist

Al Nord Italia il team curatoriale di Threes ha sviluppato tre interventi site-specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno, frazione di Zubiena (BI), e in Valle d’Aosta. L’installazione di Jacopo Benassi, Serenata Agitata, composta da dieci bandiere che riportano altrettante fotografie stampate in bianco e nero, sventola nel parco della Valletta di Fraole sfidando la tradizione e l’eredità che circonda il Vittoriale, ma anche omaggiando la sfrontatezza e la follia insita nell’atto di collocare una nave in collina, la stessa che guidò D’Annunzio in tante imprese. In Piemonte Invernomuto invita all’esplorazione con VICTIMULA, un gioco collettivo che ripropone in forma virtuale la caccia all’oro, praticata nel territorio della Bessa fin dai tempi dei romani, mentre in Valle d’Aosta BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.) 8.0: PERMANENZA è un’installazione sonora di Stefanie Egedy composta da otto subwoofer che, attraverso onde a bassa frequenza, creano un’esperienza vibrazionale per il corpo e la mente. 

Una Boccata d’Arte, Diego Perrone, Il frullamento del mare di latte. Costozza – frazione di Longare (VI). Ph. Camilla Glorioso

In Veneto Diego Perrone interviene nella piccola chiesa di San Michele a Costozza (frazione di Longare, VI) realizzando Il frullamento del mare di latte, un’installazione ambientale ispirata dalla definizione perfetta che un abitante ha dato di questo territorio: «uno scrigno chiuso». Realizzata con stampe calcografiche su gesso e una selezione di libri, l’installazione immerge nel processo che più di trenta milioni di anni fa ha portato a generare il territorio del borgo: la schiuma, le cui bolle sono mosse da algoritmi matematici molto precisi, è il simbolo di una trasformazione viva, in cui il tempo perde di senso e i cui elementi sono destinati a dissolversi, ma anche di uno strato di visione attraverso cui può essere scorto altro, come nell’antica leggenda induista del Samudramanthana, da cui è stato tratto il titolo. Nel borgo di Pieve Tesino in Trentino-Alto Adige Benjamin Jones, racconta con To Live Inside a Second le piccole storie di tante persone e la grande storia di un singolo, Alcide De Gasperi, che ha influenzato quella di tutti. 

Una Boccata d’Arte, Benjamin Jones, To Live Inside a Second. Pieve Tesino (TN). Ph. Marta Tonelli

In Friuli Venezia Giulia, ad Aquileia, uno dei principali siti archeologici romani della penisola, Judith Hopf presenta Relation Rests, un intervento composto da un’opera sonora e due sculture – un uomo e una donna colti mentre utilizzano uno smartphone – indagando il rapporto tra contemporaneità e archeologia, quotidiano e antico. In Liguria, a Castelvecchio di Rocca Barbena, Leonardo Meoni indaga il rapporto del luogo con il silenzio, traducendo in Se si resta sul posto elementi e forme ricorrenti nel borgo. Proseguendo verso il centro Italia, a Travo, in Emilia Romagna, Raghad Saqfalhait si è lasciato ispirare dai racconti dei residenti del borgo e dalla sua millenaria storia geologica per costruire Sentiero d’Artista, composto da una serie di sculture, realizzate con materiali di differente durevolezza, in accompagnamento a un video concepito come mappatura affettiva degli abitanti. 

Una Boccata d’Arte, Raghad Saqfalhait, La montagna è ancora in movimento. Travo (PC), Ph.Gionata Possenti

In Toscana, a Fosdinovo, Theodoulos Polyviou esplora le potenzialità delle nuove tecnologie di soddisfare il desiderio di relazionarsi alle immagini per percepire il trascendente con la video installazione Rosa Mystica, realizzata con tecniche di scansione e animazione digitale in collaborazione con Loukis Menelaou. A Petritoli, nelle Marche, in provincia di Fermo, Margherita Raso è intervenuta con un’installazione sonora che polarizza l’attenzione nel Teatro Comunale dell’Iride. Eight Types of Whistles ribalta le razionalità semantiche del luogo sovvertendone gli aspetti funzionali fondamentali: il palcoscenico diventa accessibile e la platea diventa uno scenario naturale, un ambiente nudo di particolare bellezza, articolato dalle decorazioni e dai fregi dei palchetti. L’intervento si collega all’esterno del teatro attraverso una serie di otto disegni che, affissi per le vie del luogo in forma di manifesto, costituiscono una traduzione visiva del suono e attivano un racconto di indizi disperso per tutto il borgo. 

Una Boccata d’Arte, Laetitia Ky, Follow the Braid. Rocca Sinibalda (RI). Ph. Monkeys Video Lab

In Abruzzo Simone Carraro crea a Pietracamela Sagra della Lucertola, un percorso simbolico, una messa in scena carnevalesca sullo sfondo di un borgo brulicante di muschi e piccoli rettili, dove la presenza umana è legata al ricordo di un tempo in cui l’uomo era strettamente legato al territorio. In Umbria, a a Toscolano, frazione di Avigliano Umbro, Mattia Pajè colloca alle estremità nord e sud del borgo due lastre di metallo incise che raccolgono i progetti degli abitanti stessi trasformando il paese in una grande pila, un amplificatore di idee, un ritratto di un tempo, di un luogo e di una comunità (Pila Thinkerwiller). Raggiungendo il Lazio Laetitia KY con Follow the Braid ha stabilito una relazione profonda e diretta con tutti i luoghi del borgo di Rocca Sinibalda (RI) dove ha realizzato una scultura che la rappresenta in scala 1:1, collocata al centro della piazza principale del paese. I capelli della statua sono rappresentati da lunghe corde intrecciate di nero pece, che con un gesto performativo si allungheranno, simulando delle “exstension” utilizzate dalla stessa KY nella sua pratica artistica, snodandosi e insinuandosi per le vie di Rocca Sinibalda. Ogni treccia conduce a un luogo nascosto dove si trova un ritratto dell’artista, quasi come una sorta di tesoro. 

Una Boccata d’Arte, Diego Miguel Mirabella, Il buffone. Agnone (IS). Ph. Alessandro Pace

Nel borgo di Agnone (IS), muovendo verso il Molise, Il buffone di Diego Miguel Mirabella, dopo un lungo peregrinare, riposa le sue radici nella piazza del borgo. Cantastorie, un rapsodo viandante che si sposta di luogo in luogo narrando le sue avventure e disgrazie, mescolando realtà, finzione, passato, presente e futuro, Il buffone non è in carne e ossa ma ha le sembianze di un albero di bronzo composto da rami di rosa, di quercia e di faggio, ricoperto interamente con i decori della Fonderia Marinelli, ognuno dei quali racconta delle storie, rimanda a culture italiche, arabe, medievali, normanne, attraversa il tempo e lo spazio, fino ad arrivare ai giorni nostri. In Campania, a Cetara Serena Vestrucci innesca con Abbronzatissimi Pallidissimi una perturbazione atmosferica che porta la neve al mare: i pupazzi di neve protagonisti dell’intervento sono estranei al contesto e la loro presenza invita a riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’ospitalità. 

Una Boccata d’Arte, Serena Vestrucci, Abbronzatissimi Pallidissimi. Cetara (SA). © Danilo Donzelli Photography

Evita Vasiļjeva in Puglia, a Maruggio, presenta Barely Invisible Cities, tre sculture-panchine che si appropriano dell’estetica di inferriate arrugginite e rappresentano un invito alla sosta riflettendo sulla unzione preclusiva di recinzioni e cancelli. A Rivello in Basilicata, l’intervento diffuso per il borgo di Arianna Pace, Me ne andrei nella roccia della Lieta, prende le mosse da una riflessione sul paesaggio locale e sul monumentale pino domestico, il più grande della regione e abitante partecipe alla vita del paese per quasi due secoli. Mohsen Baghernejad Moghanjooghi realizza in Calabria, a Santa Severina, d’io, bio, un intervento di tre opere in cui la parola scritta diventa materia e si piega alle esigenze espressive dell’artista.

Una Boccata d’Arte, Evita Vasiljeva, Barely Invisible Cities. Maruggio (TA). Ph. Christian Mantuano

Axis Mundi (lett. Asse del mondo) è l’obelisco ideato dall’artista israeliana Ella Littwitz per il borgo di Pollina, in Sicilia. L’opera, frutto dell’incontro con Giulio Gelardi, “uomo-libro”, storico, botanico militante e coltivatore di manna, antica coltura del territorio madonita, è strumento per captare e restituire la letteratura del borgo di Pollina, e anche per affermare l’interdipendenza ontologica fra il regno vegetale e animale, i fenomeni celesti e gli esseri umani. La scultura realizzata è astratta e si sviluppa lungo una linea verticale che unisce la terra al cielo. La parte inferiore deriva la sua forma dal “cannolo” di manna e dalla folgorite, ammasso vetroso di forma tubolare e vuoto al suo interno, prodotto dall’energia rilasciata da un fulmine su un terreno sabbioso. La parte superiore ritorna colonna, cilindrica, e si proietta al cielo.

Una Boccata d’Arte, Ella Littwitz, Axis Mundi. Pollina (PA). Ph. Roberto Boccaccino

Approdando in Sardegna, a Belvì, Raffaela Naldi Rossano costruisce una narrazione che gioca fra rappresentazione e realtà, racconta un museo (il futuro Museo di Scienze Naturali di Belvì) che esiste nell’immaginario della comunità ma ancora non è, vivo in una condizione atemporale. Il museo immaginato presenta visioni molteplici attraverso media differenti: la performance con le donne del coro del paese, le ceramiche che prendono la forma del Gongilo – un piccolo sauro, un serpente con corti arti, protagonista di narrazioni tra scienza e credenza, che per la tradizione si nasconde sottoterra per trasformarsi in una creatura mostruosa e alata. L’intervento, SERPENTINA Per un mūsēum senza tempo, simbolicamente riattiva conoscenze ancestrali e propizia un nuovo inizio per la comunità. 

Raffaela Naldi Rossano, SERPENTINA Per un mūsēum senza tempo. Belvì (NU). Ph Gianluca Muscas

«Poniamo sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone», spiega Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua, augurandoci Una buona Boccata d’Arte 2023.

Una Boccata d’Arte, Simone Carraro, Sagra della Lucertola. Pietracamela (TE). Ph. Andrea Fiordigiglio

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