24 febbraio 2005

visualia_eventi Piemonte Share Festival

 
Edizione numero uno per il Piemonte_Share_Festival, primo festival italiano dedicato alla cultura digitale e ai nuovi media. Sei giorni all’insegna della libera e aperta fruizione di performance, concerti, mostre, conferenze, ma soprattutto idee. Per esplorare la produzione artistica da computer. Da non perdere a Torino…

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Entrati nel linguaggio comune da una quindicina d’anni, i media digitali si sono velocemente “evoluti” e trasformati in fertili campi espressivi per una serie di pratiche creative. Dall’installazione alla musica, dal video al videogame, passando per le ibridazioni con mezzi meccanico-analogici o con il corpo umano e legandosi sempre più strettamente allo spettatore come parte attiva del processo di (libera) fruizione estetica, il digitale ha contribuito a sviluppare una nuova ondata culturale ed artistica.
Ed è proprio questa ondata uno dei temi principali che hanno segnato l’edizione d’esordio: il digitale divenuto il nuovo pop è il perno della mostra Wave.it, con le videoproiezioni di Gregory Chatonsky, l’ambiente audio-visivo interattivo di Seiko Mikami e Sota Ichikawa, l’ASCII che diventa contraltare del quotidiano nell’installazione di Tobias Grewenig, la videoproiezione sensibile di Motor. L’onda lunga della sperimentazione è invece rappresentata dall’installazione di Mario Canali e dalle performance di Otolab e del progetto Pirandèlo (MouLips e Claudio Sinatti).
Altro fenomeno di non poca importanza è quello del videogame, che ha ormai segnato l’immaginario collettivo e che ha prodotto i suoi frutti al di là del puro ambito ricreazionale: GameScenes ne fa una carrellata storica, dai rappresentanti di prima generazione alle nuove leve, che spogliano il videogioco della sua parte ludica per trasformarlo in artistico o che ne esplorano gli ambiti attraverso altri media, come Mauro Ceolin o Nullsleep.
Poi c’è Internet: libero, interattivo, globale e in real time. Scontata la sua esplorazione per rielaborare modalità espressive della cultura statica e analogica, e per creare nuovi stilemi visuali e narrativi, esplorati nel percorso di Digital Storytellers.
piemonte share festival
A proposito di commistioni ed evoluzioni, immancabile la sezione dedicata al cinema. Qui il “rapporto” con il mezzo digitale permette agli autori non solo una produzione a basso costo, impensabile con l’utilizzo della pellicola, ma anche nuove possibilità di sperimentazione e di relazione con il pubblico. Dalla ripresa al montaggio, dai luoghi di “consumo” alle piattaforme di ultima generazione, l’immagine in movimento ha trovato notevoli occasioni per rinnovarsi o per analizzare in maniera critica i “fondamentali” della settima arte, come Jürgen Reble con i suoi esperimenti di aggressione chimica della pellicola.
Commistione (o meglio ibridazione) è il leitmotif anche per le performance: in POL ( di Marcel.lì Antunez Roca, uno dei fondatori della Fura dels Baus) e in Fiestas Populares, digitale ed organico danno –letteralmente- vita a spettacoli in cui il pubblico è chiamato a rispondere agli stimoli offerti dagli attori e dall’ ”ambiente” creato digitalmente.
Immagini, ma non solo. La rivoluzione digitale ha investito tutti i campi della catena produzione-fruizione artistica e non mancano, dunque, gli appuntamenti dedicati alla musica (con artisti come Daniel Bell e Olaf Bender, passando per gli italiani Strek vs Aztmo e Popolous) e alla scrittura (con l’appuntamento sulla Scrittura mutante). Condivise, ovviamente…

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Piemonte_Share_Festival
Torino, 24 febbraio-1 marzo 2005
Sedi: palazzo Cavour, Atrium (Piazza Solforino), AB+ Club (via della Basilica 13), Amantes (via Principe Amedeo 37), Bu.net (via San Quintino 15) Hiroshima Mon Amour (Via Bossoli 83), Teatro Juvarra – Cafè Procope (via Juvarra 15), The Beach (Murazzi del Po Arcate 18-20-22), Spapò (centro polifunzionale Bruno Longo, Carmagnola); Epicentro (Grugliasco).

Produzione e ideazione
Il festival è promosso e prodotto dall’Associazione culturale The Sharing.
Comitato artistico-scientifico
Andreas Broeckmann (direttore di Transmediale Berlino), Andrew Morrison (professore InterMedia Università, Oslo), Marco De Michelis (Preside dello IUAV – Venezia), Gerfried Stocker (Ars Electronica)
Consulenti per la selezione del programma
Domenico Quaranta (Digital Art), Alberto Campo (musica), Alessandro Amaducci (immagini in movimento), Luca Pastore (documentari), Chiara Magri (animazione), Luca Barbeni (Digital Art), Popi Giovandoli (scrittura), Mario Suarez (paese ospite Brasile), Marco Mancuso (Digital Art).

Chiara Garibaldi (Coordinamento generale), Simona Lodi (Direzione artistica), Cristiano Buffa (Comunicazione)

www.toshare.it
info@toshare.it

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