06 luglio 2023

Capitale italiana della Cultura 2026: le 26 città candidate

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Sono 26 le città e le unioni di Comuni che hanno presentato la candidatura per il titolo di Capitale italiana della cultura 2026: ecco quali sono, dal nord al sud della Penisola

L'Aquila

Sono 26 le città italiane e le unioni di Comuni ad aver inviato la manifestazione d’interesse per il bando Capitale italiana della cultura 2026. Presenti 14 Regioni italiane, distribuite dal nord al sud della Penisola, con una presenza importante della Toscana. L’ultima città ad essere insignita del titolo è stata Agrigento, per il 2025, preceduta da Pesaro che diventerà capitale della cultura nel 2024 e da Bergamo e Brescia, che condividono la carica per il 2023. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in evidenza, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.

Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura fu istituito nel 2014, a seguito della grande partecipazione al titolo di Capitale Europea della Cultura, culminato nella designazione di Matera nel 2019. L’impegno che aveva portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale, convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti – Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo. La prima a ottenere questo riconoscimento è stata Mantova nel 2016. Poi sono seguite Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza Covid-19, nel 2022 è stata Procida.

Per proseguire la corsa verso il titolo del 2026, le aspiranti Capitali dovranno perfezionare la loro candidatura inviando, entro il prossimo 27 settembre, un dossier che, successivamente, sarà sottoposto alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Il dossier di candidatura dovrà contenere: un titolo; il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti.

Entro il 15 dicembre 2023, la commissione definirà la short list delle dieci città finaliste e la procedura di valutazione, dopo l’audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024, si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.

Questo l’elenco delle città che hanno presentato la domanda per il 2026:

Agnone (Isernia) – Molise

Alba (Cuneo) – Piemonte

Bernalda (Matera) – Basilicata

Carpi (Modena) – Emilia Romagna

Cleto (Cosenza) – Calabria

Cosenza – Calabria

Gaeta (Latina) – Lazio

L’Aquila – Abruzzo

Latina – Lazio

Lucca – Toscana

Lucera (Foggia) – Puglia

Maratea (Potenza) – Basilicata

Marcellinara (Catanzaro) – Calabria

Massa (Massa – Carrara) – Toscana

Moliterno (Potenza) – Basilicata

Nuoro – Sardegna

Pantelleria (Trapani) – Sicilia

Potenza – Basilicata

Rimini – Emilia Romagna

Senigallia (Ancona) – Marche

Todi (Perugia) – Umbria

Treviso – Veneto

Unione dei Comuni dei Monti Dauni (Foggia) – Puglia

Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” (Perugia) – Umbria

Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) – Toscana

Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana

(Arezzo) – Toscana

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