04 maggio 2013

Fino al 24.V.2013 Bassa Pressione 1962 – 1987 Bologna, Galleria Cloud 4

 
Originariamente si trattava solo uno studio fotografico, di quelli con accesso direttamente dalla strada. L’ignaro passante avrebbe potuto scambiarlo per un parrucchiere, una pasticceria, un bar o un laboratorio. Dietro questa vetrina anonima però (che dopotutto appartiene allo stile emiliano fatto di camouflage e passaparola) si nasconde un interessante open space, ridisegnato negli interni e nelle funzioni -

di

È questa l’ultima trovata di Cloud 4, neonata galleria della primissima periferia bolognese, che ha inaugurato lo scorso 12 aprile con la mostra Bassa Pressione 1962 – 1987 (e a cammeo la mostra Quadretti di Chiara Pergola) a cura di Stefano Pasquini, Stefano Stagni e Paolo Frascaroli.
Un pannello bianco con una porta quasi invisibile segna il confine tra questi due modi porosi: da una parte l’originario studio fotografico in perfetto stile bonheur, fucina che ha ispirato il seme di questa nuova galleria, dall’altra lo spazio rinnovato e adibito alle mostre, pianta rettangolare dal bianco chirurgico e dagli alti soffitti. 
 Giovanni d'Agostino, Gong, 1984 courtesy Galleria Cloud 4
Una mostra, questa Bassa Pressione fatta di “preferenze” e dedicata al fondatore dello studio Claudio Serrapica che accoglie, come canone selettivo, proprio il suo personalissimo gusto in luogo di una più oggettiva scelta di talenti dell’epoca. Questo produce un tipo di esposizione politonale e rapsodica a momenti, laddove elementi figurativi di chiaro rimando Brut (Andrea Renzini, Affaristi dell’Apocalisse) sono posti ad introdurre esperimenti di video arte (Gianni Silvestri e Claudio Serrapica, Senza Titolo) e musicalità materiche (Giovanni d’Agostino, Gong), in un dialogo che prosegue slegato e frammentato con l’installazione Helios di Elio Marchegiani per poi aprirsi con lo scatto ingegnoso, contestativo ma anche facile di Fabio Mauri passando per i Cibi Sonori di Andrea Renzini e Aldo Vignocchi, per terminare con un’opera di Andy Warhol, svalutata nella sua veridicità dopo gli scandali della Warhol Foundation. 
A campeggiare, come una sorta di stilema che accoglie e respinge, il totem apotropaico di fattura poverista Duale di Giovanni Mundula, unico elemento che movimenta un white cube altrimenti troppo ingessato. 
Nelle parole di Stefano Pasquini, cui la direzione artistica di questa galleria è affidata con scadenza annuale, la volontà di interagire con la città, svegliarla e pungerla, rinvigorendone l’élan vital.
Come a tutti i nuovi nati viene concesso il beneficio del dubbio ma soprattutto  lunga vita a questo spazio permanente e, in attesa di un cartellone nelle parole del curatore «di stampo anglosassone con rimandi all’aria estiva delle gallerie americane», rimaniamo in stand by, in vista dei prossimi talk e dei futuri allestimenti. 
Fino ad ora le api sembrano rimaste nostalgiche nell’arnia, continuando a vestire i comodi panni del vintage, innovando più i contenitori che i contenuti. 
Paola Pluchino
Mostra visitata il 24 aprile
Dal 12 aprile al 24 maggio 13
Giovanni d’Agostino, Elio Marchegiani, Fabio Mauri, Giovanni Mundula, Andrea Renzini / Aldo Vignocchi, Gianni Silvestri / Claudio Serrapica, Andy Warhol, Chiara Pergola
Bassa pressione (1962 – 1987)
Studio Cloud 4 
Via Parini 4/a
(40129) Bologna
Info: 051 19986982 www.studiocloud4.net – www.toywith.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui