23 gennaio 2004

Tutti i nudi di Bologna

 
Per accogliere i visitatori di Arte Fiera, Bologna non mette il suo vestito migliore, ma toglie ogni velo. Sono molte, infatti, le gallerie che stanno trattando il tema del nudo. Se anche voi state per compiere un tour bolognese all’insegna dell’arte, leggete questa guida senza pudore...

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La stagione del nudo bolognese è stata inaugurata dall’Ariete Arte Contemporanea con l’esposizione I crimini dell’amore . E la sera del vernissage alcune signore bene borbottavano la parola “indecenza”. Per fortuna la linea generale dei commenti fu diametralmente opposta e il senso artistico dei cittadini bolognesi sembrò anzi essersi improvvisamente ridestato. Un ottimo esempio di questo risveglio è l’interesse con cui è stata accolta Le immagini del corpo alla Galleria De’ Foscherari: una sintesi stilistica della rappresentazione fisica dagli anni venti al giorno d’oggi. Nonostante lo spazio ristretto, l’intento è riuscito grazie a nomi molto rappresentativi come Schifani, Grosz e Rainaldi. Ogni artista si fa portavoce di una particolare tecnica e di un singolare metodo di descrizione: George Grosz (Berlino, 1893) fa opera di denuncia sociale e politica attraverso acquerelli caricaturali; Mario Ceroli (Castelfrentano, 1938) realizza sagome essenziali dal legno; Luigi Ontani (Montovolo, 1943) si propone come bizzarro e narcisistico soggetto fotografico. hermann albert
La fotografia viene sviluppata in dettaglio dalla Galleria Stefano Forni che diventa dissacrante in Corpo a corpo. Tra i vari fotografi esposti vale la pena di ricordarne in particolare due per la carica di impatto violento: il grande Jan Saudek (Praga, 1935) che ripudia ogni canone di bellezza e va alla ricerca del corpo deforme e orrido e Robert Mapplethorpe (New York, 1946) che concentra il suo studio sul sesso maschile in erezione.
La sperimentazione vera a propria abita però due gallerie che scommettono su giovani quasi sconosciuti: la Galleria Arte e Arte e la Galleria d’Arte Paolo Nanni. Quest’ultima analizza il corpo come mezzo per arrivare all’anima, e lo fa attraverso le opere di tre artisti, tra cui l’interessante Alessandro la Motta (Rimini 1966) che fa prendere forma sulla tela a orme di corpi da cui traspaiono le sue esperienze di lavoro con poeti del calibro di Mario Luzi e Gianni d’Elia.
Anche la Galleria Sweet Home presenta un artista (ingiustamente) poco noto, ma non più giovane: Lanfranco (Quingentole, 1920), pittore surrealista dall’immaginazione contorta e dalla spettacolare tecnica grafica. Il risultato è molto simile, forse troppo, alle opere di Dalì. Le proposte della galleria sono disegni su carta che hanno ormai circa sessant’anni e che sono stati prodotti agli inizi della sua carriera. Narrano storie confuse, in cui personaggi si fondono con altri e subiscono trasformazioni misteriose. Se oggi gli chiediamo che cosa i suoi racconti grafici rappresentano, ci risponde che non lo ricorda più.
giorgio tonelliLe gallerie che abbiamo scorto finora vedono il nudo come piacere, peccato, fantasia, provocazione, ma solo la Galleria Forni presenta, nell’esposizione Nudo, la faccia negativa del corpo privo di protezione, umiliato, smagrito, degradato e portatore di vergogna. Parliamo di artisti come Philippe Garel (Trebeurden, 1945) o Giovanni La Cognata (Comiso, 1954) per cui il corpo diventa pretesto per esprimere un dramma interiore di conflitto e debolezza. All’inaugurazione era presente anche Peter Weiermair, direttore della GAM di Bologna, presenza prestigiosa in quanto non assiduo frequentatore di vernissage.
E’ sua la mano a cui spetta il merito di aver lanciato il tema di quest’anno. La mostra alla GAM, Il Nudo fra ideale e realtà, è infatti il fulcro di tutto, con più di 400 opere da Winckerlmann all’uomo artificiale e firme di Degas, Schiele, Matisse, Picasso, Munch… Un grande avvenimento non solo per la città, ma anche per Weiermair: con un costo di 2 milioni di euro, è la mostra più grande e costosa che egli abbia mai realizzato.

MOSTRE SUL NUDO:

Fino al 4 Marzo 2004: NUDO, Galleria Forni, via Farini 26. Orari: 9.30 – 13.00 e 16.00 – 19.30. Chiuso lunedì mattina e festivi. Ingresso libero.

Fino al 28 Febbraio 2004: ODUN, Arte e Arte, galleria Falcone e Borsellino 1/c. Orari: Martedì, Mercoledì, Venerdì 15,30 – 19,30; Sabato 10.30 12.30; 16 – 20; Domenica e festivi su appuntamento. Ingresso libero.

Fino al 12 Febbraio 2004: CORPO A CORPO, piazza Cavour 2. Orari: Martedì e Domenica 16.00-19.30 da Mercoledì al Sabato 10.30-12.3016.00-19. Ingresso libero.

Fino al 28 Febbraio 2004: ALESSANDRO RIVOLA, Studio Cavalieri, via Guerrazzi 18. Orari:dal martedi al sabato: 10,30 14,30-19,30. Ingresso libero.

Fino al 14 Marzo 2004: DINO PEDRIALI: NUDI E RITRATTI, Villa delle rose, via Saragozza 228/230. Orari: 15 – 19 dal martedì alla domenica.

Fino al 25 Febbraio 2004: LE IMMAGINI DEL CORPO, Galleria De’ Foscherari, via Castiglione 2/b. Orari: dal Lunedì al Sabato: 10:00-12:30/ 16:00-19:30. Ingresso libero.

Dal 24 Gennaio al 1 Febbraio: FRANCESCA GALLIANI – REAL, Daniela Facchinato Image Gallery, via dei colli 2. Orari: lunedì-sabato 9.30-19.30 (escluso il giovedì). Ingresso libero.

Fino al 21 Febbraio 2004: GIOVANNI MANFREDINI, Otto Gallery, via d’Azeglio 55. Orari: martedì – sabato 10.30_13.00 – 16.00_20.00; domenica e lunedì su appuntamento. Ingresso libero.

Fino al 9 Maggio 2004: IL NUDO FRA IDEALE E REALTA’, Galleria d’Arte Moderna, piazza della Costituzione 3. Orari: 10 – 19 dal martedì alla domenica; 13-19 il lunedì. Biglietti: intero euro 7,5; ridotto e gruppi euro 5; scuole euro 3,00.

Fino al 14 Febbraio 2004: LANFRANCO – PHANTASMES, Galleria Sweet Home, via Belle Arti 3/a. Orari: feriali 10 – 12,30 e 16 – 19,30; chiuso festivi e lunedì mattina. Ingresso libero.

Fino al 5 febbraio 2004: I CRIMINI DELL’AMORE, Galleria l’Ariete, via Marsili 7. Orari: feriali 16 – 19; festivi e mattino feriali su appuntamento. Ingresso libero.


ALTRE GALLERIE CON OPERE SUL NUDO:
GALLERIA D’ARTE PAOLO NANNI: via S. Stefano 14/2.
GALLERIA ASTORRE: via Massarenti 54/b.
GALLERIA D’ARTE 56: via Mascarella 59/b.
GALLERIA D’ARTE MAGGIORE: via d’Azeglio 15.
GALLERIA MARESCALCHI: via Mascarella 116/b.
GALLERIA TRIMALCHI: via Val d’Aposa 5/a.
STUDIO G7: via Val d’Aposa 7/g.

articoli correlati
I crimini dell’amore – da Crepax all’ultrapop
Un gioco sul nudo
Altre iniziative a Bologna durante Arte Fiera
link correlati
www.saudek.com
www.ceroli.com
www.ilnudoelarealta.it 

carolina lio

[exibart]

1 commento

  1. la banalità letteraria delle signore bene che gridano allo scandalo a bologna non attacca.
    saranno state mica le mogli dei preti?

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