Parola di curatore
La Fine del Confine è un viaggio performativo di Stefano Cagol che, partito dall'Italia, traccia una linea di luce simbolica attraverso otto nazioni, arrivando fino a 300 Km oltre il Circolo Polare. Le prime due tappe sono state concepite insieme a Dolomiti Contemporanee. Ora l'artista è giunto a Kinkenes e sparerà il proprio raggio nella Biennale di Barents. Gianluca D’Incà Levis ci racconta come è nata l’idea del travalicamento
Western e politica. Tarantino batte Andò 3 a 0
di Ludovico Pratesi
Nonostante intuizioni preveggenti e ottimi sforzi, il cinema italiano è fermo al passato. Soprattutto per quanto riguarda la cultura visiva. Non sarà il tempo di aggiornarsi anche sul grande schermo?
“Ogni cosa”. Quasi una vita
Una certa idea di Arte Pubblica
Cronaca dalla Biennale di Kochi. | The perfect world, bye bye...
The perfect world, bye bye Europe
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Make it new” o togli il tempo all’opera?
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