Parola di curatore
di Gianluca D'Incà Levis
La Fine del Confine è un viaggio performativo di Stefano Cagol che, partito dall'Italia, traccia una linea di luce simbolica attraverso otto nazioni, arrivando fino a 300 Km oltre il Circolo Polare. Le prime due tappe sono state concepite insieme a Dolomiti Contemporanee. Ora l'artista è giunto a Kinkenes e sparerà il proprio raggio nella Biennale di Barents. Gianluca D’Incà Levis ci racconta come è nata l’idea del travalicamento
La Fine del Confine è un viaggio performativo di Stefano Cagol che, partito dall'Italia, traccia una linea di luce simbolica attraverso otto nazioni, arrivando fino a 300 Km oltre il Circolo Polare. Le prime due tappe sono state concepite insieme a Dolomiti Contemporanee. Ora l'artista è giunto a Kinkenes e sparerà il proprio raggio nella Biennale di Barents. Gianluca D’Incà Levis ci racconta come è nata l’idea del travalicamento
Western e politica. Tarantino batte Andò 3 a 0
Western e politica. Tarantino batte Andò 3 a 0
di Ludovico Pratesi
Nonostante intuizioni preveggenti e ottimi sforzi, il cinema italiano è fermo al passato. Soprattutto per quanto riguarda la cultura visiva. Non sarà il tempo di aggiornarsi anche sul grande schermo?
di Ludovico Pratesi
Nonostante intuizioni preveggenti e ottimi sforzi, il cinema italiano è fermo al passato. Soprattutto per quanto riguarda la cultura visiva. Non sarà il tempo di aggiornarsi anche sul grande schermo?
“Ogni cosa”. Quasi una vita
Una mostra fatta 35 anni dopo esattamente nel luogo dell'esordio dà ad Andrea Fogli lo spunto per ricordare molte cose: gli inizi, i primi compagni d'avventura. Ma anche per ragionare proprio sul concetto della memoria
Una certa idea di Arte Pubblica
Egle Prati incontra Beatrice Catanzaro. Ne viene fuori il racconto molto denso di una vita dedicata a un’idea di Arte Pubblica. Che la porta a muoversi da Weimar all’India, Oxford, Lisbona, la Siria e Nablus. Dopo aver iniziato come pittrice e continuando a interrogarsi sul significato di essere artista
Cronaca dalla Biennale di Kochi. | The perfect world, bye bye...
Cronaca dalla Biennale di Kochi.
The perfect world, bye bye Europe
di Giuseppe Stampone
The perfect world, bye bye Europe
di Giuseppe Stampone
Make it new” o togli il tempo all’opera?
Esattamente cinquecentosette anni fa veniva alla luce il Lacoonte. Roba vecchia? Neanche per sogno. Perché da Lessing, passando per Cesare Brandi fino a Rosalind Krauss, di mezzo c'è la dimensione temporale dell'opera
di Marcello Carriero
di Marcello Carriero
Arte in vetta
Al via la seconda fase di Atla(s)now, progetto ideato da Angelo Bellobono, che qui ce lo racconta. Il prossimo artista residente sulle montagne marocchine nei pressi di Marrakech è Andrea Nacciarriti. In primo piano, come sempre, il mix di arte, neve e passione
Insegnanti e-staordinari
Filming the process #2 è il titolo del workshop che Marinella Senatore ha realizzato con i 27 studenti del Master del Sole 24 Ore in Economia e Management dell'Arte e dei Beni Culturali
La brava maestra
Recentemente Luana Perilli ha curato una mostra. Ma non è un capriccio, perché lei vede la curatela come lo sviluppo naturale della formazione, nella quale lavora da qualche anno. E, come racconta qui, ha le idee molto chiare su come un docente possa aiutare un artista a crescere