Fondazione Prada Pino Pascali
Fondazione Prada Pino Pascali
Collezione Maramotti
Collezione Maramotti

Senza categoria

A nord della città, un ex maglificio trova nuova linfa vitale ospitando cinque studi d'artista, che diventano un centro di produzione intimo e creativo, aperto alle collaborazioni esterne
La sublime forza del silenzio

La sublime forza del silenzio

Giulio Paolini è tornato a Roma incantando il pubblico con la sua capacità di trasformare in arte una semplice tela bianca. Riuscendo ad azionare, da quel punto prospettico, complessi circuiti mentali. Costruendo un perfetto equilibrio formale da un nulla apparente. E caricandolo di memoria. Senza forzature, né sbavature. Con la sola forza del rigore. E dell’arte pura che mostra se stessa
Arte ed Etica/1

Arte ed Etica/1

Parola oggi abusata, l’etica. Ma qual è il rapporto che si instaura (se si instaura) tra questa e l'arte? E perché, non solo è lecito porre questo legame ma, forse, è addirittura, necessario? La risposta, probabilmente, sta nel venir meno della funzione imitativa della realtà da parte dell’arte. E nel suo essere capace di "farsi reale". Ecco, di seguito, la prima parte di questa riflessione intorno alla parola più in voga dell’anno
Fino al 28.IV.2013 | Apichatpong Weerasethakul, Primitive  | Milano, Hangar Bicocca

Fino al 28.IV.2013 | Apichatpong Weerasethakul, Primitive | Milano, Hangar...

La videoclip di un gruppo di adolescenti scatenati al ritmo travolgente di una band rock tailandese catalizza lo sguardo. I giovani rappresentano il futuro, ma per crescere è necessario ricordare le vite passate. Questo, in sintesi, è il messaggio del regista tailandese. Onirico, crepuscolare, misterioso da vedere e non da raccontare -
Bianco come la neve  | Buio come la lunga notte del Nord

Bianco come la neve | Buio come la lunga notte...

Evgeny Antufiev, tra sciamanesimo e famiglia, polveri e altari. Ecco una panoramica della “prima visione” italiana dedicata al giovanissimo artista russo, alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Dove lo spettatore può entrare a sbirciare un universo di connessioni e rimandi, e volte molto barocco. Ad una condizione: che il passo sia lieve e silenzioso, come su un lago ghiacciato
Fino al 31.III.2013 | Paola de Pietri, To Face | Milano, Triennale

Fino al 31.III.2013 | Paola de Pietri, To Face | Milano,...

I paesaggi alpini al confine tra Italia e Austria, scenario degli scontri della prima guerra mondiale, rivivono nelle fotografie desolate, ma eloquenti, di Paola de Pietri. Dove il silenzio produce il suono della memoria -
Russia politicamente pop

Russia politicamente pop

Da un lato i miti dei tempi lontani, dall’altro un presente a tinte contrastanti. Nel mezzo, le numerose stratificazioni culturali e sociali su cui si fonda la Russia moderna. Ecco la storia di un complesso pastiche nazional popolare che Pierpaolo Koss traccia nel Palazzo del Monferrato di Alessandria. Con piglio pop e la volontà di aprire ad una riflessione schietta e politicamente libera
Attualità/Speciale MAXXI/1 | Il direttore che vorrei

Attualità/Speciale MAXXI/1 | Il direttore che vorrei

In attesa che l'agenzia milanese Odgers Berndtson concluda i suoi colloqui, e sperando che Giovanna Melandri non riceva altre risposte negative, oltre quelle di Carolyn Christov Bakargiev, Massimilano Gioni e Vicente Todoli, abbiamo chiesto ad alcuni esponenti del mondo dell'arte italiano di dirci quali caratteristiche dovrà avere, secondo loro, il futuro direttore del MAXXI. Ecco i loro suggerimenti [A.P.]
L’intervista/Massimiliano Gioni | Nulla è più dolce di sapere

L’intervista/Massimiliano Gioni | Nulla è più dolce di sapere

Desiderio assoluto di capire, districandosi nello strapotere delle immagini che ci sovrasta. Per comprendere da dove tutto è cominciato. La Biennale di Gioni può essere rivoluzionaria o fallire, semplicemente perché radicalmente utopica. A cominciare dalle scelte di artisti marginali e autodidatti, senza puntare sui giovani e appiattirsi sull’attualità. Ma con un respiro largo, che ingloba anche ciò che non appare arte. Perché forse l’arte, da sola, non ha più senso
Se il Brasile e l’Argentina degli anni ’60 somigliano all’Italia di oggi

Se il Brasile e l’Argentina degli anni ’60 somigliano all’Italia di...

Soffia un bel vento di primavera alla GAMeC di Bergamo. Tre le mostre: la prima, attraverso l’arte che viene da Oltreoceano, ci fa riguardare un periodo storico particolarmente intenso: gli anni '60 in Brasile e Argentina. E il confronto con l’Italia di oggi è inevitabile. Poi il lavoro dilatato di un’artista italiano di stanza all’estero, Giuseppe Gabellone. Fino ai disegni tridimensionali della bergamasca Giovanna Bolognini

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