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Davide Gianmaria Aricò
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Base
| Tipo | Persona |
| Name | Davide Gianmaria Aricò |
| Sesso | Maschio |
| Descrizione | L’UNIVERSO PITTORICO DI DAVIDE GIANMARIA ARICO: UN PARCO GIOCHI PER L’ANIMA E LE EMOZIONI. La creatività è l’intelligenza che si diverte. (Albert Einstein) Artista poliedrico nel panorama dell’arte contemporanea catanese e non solo, Davide Gianmaria Aricò condivide con il pubblico creazioni di particolare impatto visivo, frutto di un magistrale connubio tra diversi stili pittorici che nel corso della sua carriera ha interpretato, in modo del tutto personale, attraverso una costante sperimentazione grafico/pittorica. L’utilizzo di supporti inusuali, che caratterizza diverse sue opere, costituisce per l’artista una sfida nei confronti della pittura tradizionale, sfida che puntualmente egli affronta con successo, varcando così la soglia di nuovi percorsi espressivi, dai risultati estetici avanguardistici e decisamente fuori dall’ordinario. E’ il caso, ad esempio, della serie Recovery – Art per la cui realizzazione Aricò dipinge su brandelli di vestiti, vecchie porte in legno, tovaglie cerate, guaina plastica edile, pozzetti elettrici, maioliche, mosaico, gres porcellanato, pavimento plastico, ma anche su basi costruite ad hoc, attraverso l’assemblaggio non casuale di floppy disk, microchip e musicassette. Il supporto spesso è intimamente legato al soggetto rappresentato esaltandone ulteriormente le peculiarità. Quella di Aricò è una tavolozza densa caratterizzata da tonalità accese spesso in contrasto fra loro che rimandano ora al filone Pop – fumettistico, ora alle griglie psichedelico/cinetiche dell’Optical Art (serie Upperground), al Graffitismo americano (serie Urban), nonché alla Fiaba e al Mito (serie Fable). L’interesse per la fotografia incide non poco sia sulla scelta dei soggetti rappresentati ma soprattutto sul taglio compositivo dei suoi lavori, facendo si che quell’istante perfetto, tanto caro a Henri Cartier – Bresson, possa avere una duplice vita: quella fotografica e quella pittorica. Estremamente curioso e iperattivo questo artista osserva la realtà che lo circonda con la curiosità ingenua di un bambino per poi tradurla in immagini con la sapienza e la piena consapevolezza degne di un alchimista. Le sue infatti sono opere, tanto esplicite nella forma quanto enigmatiche nei contenuti. Sono opere che appagano immediatamente l’occhio dell’osservatore per poi catturarne l’attenzione e indurlo ad una riflessione più profonda sul significato spesso ermetico, ludicamente nascosto, in ciascuna di esse, poiché come afferma lo stesso Aricò: l’attività artistica è come un parco giochi per l’anima e per le emozioni. Eleonora C. Amato (Storico dell’Arte) |



