elenamarchionni

Visualizza Profilo

Base

Tipo

Persona

Città

Foligno

Provincia

Perugia

Regione

Umbria

Nazione

Italia

Sesso

Femmina

Sito web

labartmod.altervista.org/galleria.htm

Occupazione

Artista

Titolo di studio

Laurea 2° Livello

Descrizione

Elena Marchionni è nata ad Assisi nel 1980. Inizia giovanissima lo studio del disegno e della pittura. Dopo il diploma di Maturità Classica, si laurea Conservazione dei Beni Culturali. Contemporaneamente al percorso universitario, si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, sezione di Illustrazione che termina nel 2002. Nel 2003 partecipa all’Infiorata di Spello con un tappeto di fiori raffigurante “San Giorgio e il drago”.

Sempre nel 2003, è assistente nello studio del pittore Paolo Grimaldi, per la realizzazione degli apparati decorativi di un ciclo pittorico commissionato da Costa Crociere. Nel 2004 espone alla mostra di pittura in Giappone “Artisti della città di Foligno al City Museum di Shibucawa”.
Nel 2005 espone mostra di pittura “Contr-Attac, presi alla sprovvista”, nei locali dell’ex Teatro Piermarini di Foligno.
Nel 2006 presenta l’opera “Alprazoland” al Museo Vittoria Colonna di Pescara e “Unione al Festival “Kaibakh Arti” a Castiglion della Presolana (Bg).

In Agosto espone al “Corciano Festival 2006” ed in Settembre a crea un itinerario dal titolo “Il corpo e la Città” nel centro di Bastia Umbra per l’Associazione “Oicos Riflessioni”.
Attualmente è volontaria del Servizio Civile Nazionale nell’ambito del progetto “Cimabue” che prevede attività ludico-ricreative per disabili.
Nel Marzo 2007 allestisce una mostra personale presso negli spazi del “Caffè Morlacchi” a Perugia.
Partecipa, sempre a Perugia alla mostra collettiva organizzata dall’Umbra Institute del titolo “Donna: vergine, madre e prostituta” e alla mostra d’Arte Contemporanea “Lune di Primavera” organizzata dal “Comitato internazionale 8 Marzo”, tenutasi in Giugno nella “Sala Cannoniera” della Rocca Paolina.
Vive e lavora in Umbria.

Segue una breve intervista:
Una donna che ritrae figure femminili. Un punto di vista privilegiato?
Ogni momento creativo nasce dalla parte più profonda di noi, che è spesso anche la parte più oscura e meno raggiungibile dall’intelletto.
Le donne sono l’elemento creatore del mondo, lo spirito femminile è direttamente connesso con l’atto della Creazione.
Secoli di storia le hanno escluse dalla esecuzione artistica, relegando la loro creatività agli ambienti domestici.
Nelle mie opere le donne sono metafora dell’Anima e di tutte le sensazioni che essa vive dal momento in cui si incarna in un corpo mortale.
Le donne poi, quelle vere, vivono tutto con più passione, il mondo penetra sotto la loro pelle e lascia un’emozione, un’impressione.
La donna dipinta da un uomo è percepita da un punto di vista estraneo all’essenza del soggetto, anzi, addirittura opposto.
Il corpo di donna narrato da un’artista è una cosa completamente diversa perché considerato con una sensibilità affine al soggetto trattato.

In quasi tutte le opere non è estraneo un influsso dato dall’arte orientale, soprattutto da quella giapponese. Che tipo di legame c’è?
Adoro il linearismo delle decorazioni e l’essenzialità delle forme dell’estetica giapponese che lasciano trasparire profonde radici spirituali. È forse proprio dall’Oriente (quello antico e non quello che cerca di imitare l’Occidente) che possono arrivare risposte alla sopravvivenza in questo mondo, ed è solo attraverso tecniche come la meditazione o le arti marziali che si può tornare alla condizione originale del corpo e della mente.

Si parte però dalla nostra tradizione…
Sono rimasta affascinata dall’utilizzo dell’oro studiando Pinturicchio, sul quale ho scritto la Tesi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali. Ho amato anche il suo modo di ritrarre le mani, i piedi, la curva delicata del collo, il ricadere di un’elaborata acconciatura ed il senso dell’ordine dettato dai patterns tessili raffigurati.