13 aprile 2024

Fuorisalone 2024. Design, ma non solo: le iniziative da non perdere

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Abbiamo selezionato le iniziative culturali più rilevanti da scovare nel circuito della Milano Design Week, dal 15 al 21 aprile, tra incontri, mostre ed esperienze collettive

Vincenzo, Associazione Custodi del Bello. Living Certosa, un progetto di Robin Lopvet, a cura di Kublaiklan, promosso da Milano Certosa District © Robin Lopvet

Sono attesi oltre mille eventi e iniziative diffusi per tutta la città in occasione del Fuorisalone 2024, la settimana del design che si svolgerà a Milano dal 15 al 21 aprile, e che ogni anno afferma la sua incontrastata potenza economica, attrattiva e culturale. Un maxi circuito composto da svariati distretti con iniziative che vanno ben oltre la tradizionale concezione di design, ibridandosi con i mondi dell’arte, dell’illustrazione, dell’artigianato e delle pratiche performative, per incontrare gli interessi di un pubblico sempre più trasversale. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere.

Alcova 2024 a Varedo

Piattaforma per designer, aziende, istituzioni e ricercatori che indagano sul futuro dell’abitare e del fare: Alcova si è guadagnata in pochi anni il merito di esser uno dei principali punti di attrazione per collezionisti e appassionati, attirando a ogni edizione oltre 90mila visitatori. Fondato nel 2018 da Valentina Ciuffi (Studio Vedèt) e Joseph Grima (Space Caviar), questo progetto riunisce durante la settimana del design designer affermati, giovani emergenti, aziende, gallerie, istituzioni museali, scuole e progetti di ricerca, scegliendo ogni volta una diversa sede di valore storico e culturale riqualificandola per l’occasione.

La settima edizione di Alcova apre al pubblico dal 15 al 21 aprile, spostandosi per la prima volta fuori dalla città, nel contesto inedito di due iconiche ville dell’area metropolitana di Milano, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, con oltre 80 espositori. I filoni di ricerca si rinnovano, intrecciandosi: materiali e processi produttivi tecnologici e sostenibili, craft contemporaneo, estetiche sperimentali, tematiche sociologiche, politiche, globali. Squarci di utopia e ipotesi di futuro immaginati attraverso installazioni, performance e momenti collettivi.

Villa Bagatti Valsecchi

Il giardino immersivo di Emiliano Ponzi per GLO

Dal 15 al 21 aprile, GLO for Art si prepara a offrire al pubblico un’esperienza suggestiva dettata dalla positività. All’interno dell’Hub Gattinoni, in via dello Statuto 2, nel cuore di Brera, FLOWER UP è il progetto immersivo progettato dall’artista e illustratore Emiliano Ponzi, un’esperienza composta da diversi ambienti e da un’esplosione di colori e forme. Un grande portale d’ingresso accoglie e invita il pubblico a percorrere un tunnel immersivo,

dove realtà e meraviglia si intrecciano in una realistica esplosione di sagome, cromie e petali fluttuanti. Un “Giardino delle meraviglie” che attraversa la dimensione digitale e quella reale, tra sculture e proiezioni.

Emiliano Ponzi per GLO for Art

NOSTALGIA FUTURO by Remigio e Ascari

Nostalgia Futuro è il progetto realizzato a quattro mani dall’architetto Luca Remigio, fondatore dello studio di architettura Remigio Architects, e l’illustratore Jacopo Ascari, fondatore di Atelier Ascari. Un flusso narrativo che prende vita tra installazioni illustrate e arredi di design in un percorso immersivo, olfattivo e sonoro. Un’esperienza immersiva e unica in cui la progettazione si mescola con i cinque sensi: il progetto è euforia. «Un racconto illustrato che vede protagonisti un bambino che segue una carrozza ed entra in una città sospesa tra tristezza e speranza e una figura femminile dallo stile anni 50’ e un rouge à levre rosso che si svela appariscente e prende il volo. Nostalgia Futuro è monumentalità, condivisione, fiducia nel futuro. L’architettura si pone come antidoto alle ansie, come interpretazione euforica per il futuro», spiegano gli organizzatori. L’appuntamento è dal 15 al 21 aprile dalle 9 alle 22 presso lo studio Remigio Architects in via Righi 1 e via Plinio 73.

NOSTALGIA FUTURO by Remigio e Ascari

MEET come piattaforma di incontro del design

MEET Digital Culture Center – il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale con sede in Piazza Oberdan, si conferma punto di incontro del design, con diversi appuntamenti volti ad esplorare il rapporto tra il mondo della creatività e gli strumenti della tecnologia. Il tema è EverythinK is design, che parte dal piano terra con l’installazione di reti metalliche e vegetali Zero Gravity Eden di ItalMesh arricchita dal lavoro di Thierry Loa, regista interdisciplinare e creatore di contenuti per i nuovi mediadal 16 al 21 aprile, sarà possibile visitare la mostra To the edge of matter. An unforgettable journey, un viaggio nella materia, tra il fisico e il virtuale, curata per NEUTRA da Migliore+Servetto, un racconto immersivo che raccoglie i lavori di otto artisti internazionali: atelier oï, Draw studio, Foster + Partners, Gabriele e Oscar Buratti, Mario Bellini, Migliore+Servetto, Nespoli e Novara, Zaha Hadid Architects. Da non perdere anche gli appuntamenti di MEET Theater, che ogni giorno dalle 10 alle 20 trasmette una rassegna di video e installazioni immersive, dedicate al tema della natura. Gli autori sono Tamiko Thiel (Enter the Plastocene), Streamcolors (Meta Cities. Quando le città diventano nuova natura), Rasa Smite e Raitis Smits (Deep Sensing), Yoichiro Kawaguchi (Zero Gravity Evolution), Sissel Marie Tonn (The Sentinel Immune Self), Maria Castellanos Vicente (Other Intelligences) e Thierry Loa (21-22 CHINA e anteprima 21-22 USA).

MEET – Digital Culture Center ©Michele Nastasi

L’omaggio a Cini Boeri nella Biblioteca del Parco Sempione

In occasione del centenario dalla nascita dell’architetta e designer Cini Boeri, l’Archivio Cini Boeri presenta, dal 15 al 28 aprile all’interno della Biblioteca del Parco Sempione, la mostra Cini Boeri nella biblioteca del parco. Una raccolta di materiali d’archivio, fotografie e impaginati, materiali attraverso cui prende forma un linguaggio alla costante ricerca di forme inedite e funzionali, e di progetti sensibili alle esigenze del quotidiano. La sala lettura della Biblioteca, accoglie alcuni pezzi storici provenienti da collezioni private, archivi aziendali e musei: tra gli oggetti esposti sarà possibile vedere la poltrona Bobo, realizzata nel 1967 in poliuretano, i bicchieri in cristallo disegnati per Arnolfo di Cambio, (che hanno accompagnato Harrison Ford in Blade Runner), i progetti su rotelle, tra cui il set di valigie per Franzi e le poltroncine Botolo oltre agli Strips, disegnati nel 1972 per Arflex, dopo il passaggio da Milano dell’artista Christo, arredi “impacchettati” e pronti all’uso.

Dropcity

Inizia la costruzione di Dropcity, pronto a riconfigurarsi presto come il nuovo centro per l’architettura e il design a Milano. Dropcity – in progress è il programma di auto-costruzione che costituirà il cuore di questo progetto. Attraverso una miscela ibrida di stampa 3D e collaborazioni attive (tra i partner Kiel University e Tbilisi edificio collettivo SOCII), i tunnel saranno costruiti in tempo reale, mostrando ai visitatori il processo di lavoro e trasformandosi in un cantiere permeabile e collettivo. Fondato dall’architetto Andrea Caputo, lo spazio è concepito come un apparato culturale, strumento destinato ad architetti e designer per creare un dialogo intorno alla ricerca, all’immaginazione e alla creazione di mondi. A partire dal 12 aprile, lo spazio ospita una fitta programmazione di mostre, conferenze, esperimenti, DJ set ed esplorazioni sonore, insieme ad interventi architettonici e di design dal vivo.
Dropcity

DESIGN PRIDE by Seletti

Torna anche alla MDW 2024 la parata più giocosa dell’anno, organizzata da Seletti. L’appuntamento è previsto per Mercoledì 17 aprile dalle ore 18: giunta alla settima edizione, Design Pride invita ad unirsi al messaggio inclusivo We are design con musica, performance, carri, striscioni. Accanto a Seletti di nuovo quest’anno Save The Duck, main partner che curerà il party finale e Sammontana, partner del progetto. L’appuntamento è a Piazza Castello (angolo via Minghetti): il corteo, con carri, esibizioni, performance, musica, attraverserà il centro della città fino a raggiungere Piazza Affari per l’immancabile party sotto la scultura L.O.V.E. di Maurizio Cattelan.

DESIGN PRIDE 2018 – street parade ph Carmine Conte

BASE, We Will Design 2024 – The Convivial Laboratory: abitare il futuro con pratiche di resistenza urbana

BASE è un centro culturale situato negli spazi rigenerati dell’ex-Ansaldo nella zona Tortona di Milano, primo distretto cittadino dedicato al design e uno dei centri nevralgici del Fuorisalone. Con un linguaggio inclusivo e un’attenzione all’ascolto attivo, BASE si impegna a essere un centro culturale accessibile, che amplifica le voci marginalizzate per creare spazi di espressione e auto-narrazione. We Will Design è una piattaforma-laboratorio sperimentale, promossa da BASE, che, sin dal 2021 in occasione della Design Week, ha accolto e promosso progetti di designer provenienti da tutto il mondo. Questa quarta edizione si concentra sulla convivialità intesa come bisogno collettivo, fondato sulla cooperazione, la cura reciproca e la solidarietà ed è stata anticipata da un public program sul tema. Dal 15 al 21 aprile l’ex Ansaldo si trasformerà quindi in un laboratorio di convivenza, per esplorare nuove forme di relazioni interdipendenti, partendo dai comportamenti, gesti, sentimenti e spazialità quotidiane. The Convivial Laboratory si propone di riflettere sulle pratiche di convivenza, coabitazione e condivisione, e sulla loro relazione con questioni di genere, abilità, salute, migrazione e background culturale. Mentre le città continuano a sviluppare soluzioni elitarie, il progetto invita a considerare invece visioni utopiche della domesticità e insediamenti informali dove abitare diventa un gesto di resistenza. Si propone di iniziare ad abitare pensieri e progetti, non solo spazi e oggetti, abitare il futuro, il turbamento, abitare mondi che ancora non esistono.

BASE, We Will Design 2024 – The Convivial Laboratory
BASE, We Will Design 2024 – The Convivial Laboratory

Isola Design Festival: This Future is Currently Unavailable

Il 15 aprile 2024 aprirà l’ottava edizione dell’Isola Design Festival durante la Milano Design Week, organizzata da Isola Design Group, piattaforma fisica e digitale dedicata al design. Quest’anno l’evento si terrà in nuove location, Lampo Milano, WAO PL7 e Galleria Bonelli, per trasformarle in nuovi hotspot del design milanese. Il tema This Future is Currently Unavailable spinge all’azione, incoraggiando il design a rispondere alle sfide del contemporaneo come l’utilizzo delle nuove tecnologie, la riduzione dei rifiuti, l’aumento della qualità della vita e la sensibilizzazione sulle crisi socio-politiche. L’evento presenterà mostre, installazioni, workshop e talk, coinvolgendo oltre 320 designer internazionali in più di 60 location, con tre hub principali e cinque mostre curate da un team guidato da Elif Resitoglu, direttore creativo di Isola Design Group.

Lampo Milano, progetto di riqualificazione urbana all’interno dello Scalo Farini, sarà lo scenario di due mostre principali: Isola Design Gallery, con un allestimento con pannelli e materiali in policarbonato, presenterà progetti unici e contemporanei di designer indipendenti e studi di design da tutto il mondo, con particolare enfasi sull’innovazione e sull’artigianato sostenibile e una sezione che esporrà iniziative di design con impatto sociale positivo, come dispositivi solari e sistemi di riciclo. Is One Life Enough? esplorerà la possibilità di prolungare il ciclo di vita dei prodotti, presentando pezzi realizzati con materiali sostenibili e metodi circolari. Sarà incluso uno spazio dedicato a Colab, la prima biblioteca di materiali negli Emirati Arabi Uniti.

WAO PL7 sarà un altro luogo del festival con mostre, iniziative e installazioni, tra cui la PhotoSynthetica Collection di ecoLogicStudio che comprende tre prodotti di design biofilico e l’evento pubblico di The Hunt, esperienza immersiva di realtà aumentata, organizzato da Architecture Hunter. Altre mostre si terranno presso la Galleria Bonelli, tra cui Anatolia e Routes to Roots, che esplorano il design proveniente dal Medio Oriente e dall’Africa del Nord. Inoltre, Isola Studio ha ideato due installazioni nel quartiere: Around the Table, a cura di Masquespacio, installazione legata al lounge design e il progetto Urban Jungle Experience di Monkey 47 che trasporterà i visitatori nel cuore della Foresta Nera attraverso un’installazione olfattiva e immersiva.

Infine, Stecca 3.0 sarà il terzo hub della Isola Design Week, ospitando talk pubblici e workshop sul tema Crafting Dialogues. Saranno presenti mostre curate da IAAD., Accademia Italiana e SAE Institute, oltre a un’installazione sull’intelligenza artificiale. Constructlab curerà i talk e co-progetterà il Kiosk of Reciprocity, promuovendo il welfare collaborativo a Milano.

Isola design festival 2024, This Future Is Currently Unavailable. Poster
Radiance of Nature with Urushi, Yu Watanabe. Is One Life Enough, Lampo Milano ©Shinji Yagi, Yoshihiro Ozaki, Yu Watanabe

Living Certosa: fotografia e comunità a cura del collettivo Kublaiklan

Dal 16 aprile a fine giugno 2024, il Milano Certosa District ospiterà la mostra diffusa LIVING CERTOSA, curata dal collettivo Kublaiklan e incentrata sulle opere di collage fotografico dell’artista Robin Lopvet. Il progetto offre un racconto ironico sull’evoluzione del distretto e della sua comunità attraverso una serie di installazioni open-air posizionate tra piazza Cacciatori delle Alpi e via Varesina. Le fotografie di Lopvet ritraggono la vita quotidiana nel quartiere, offrendo uno sguardo sui suoi abitanti e il loro coinvolgimento nella rinascita del luogo. Le composizioni fantasiose di Lopvet, che combinano elementi surreali e giocosi con la realtà quotidiana, saranno esposte in diverse installazioni site-specific. Il collettivo Kublaiklan si impegna a rendere la fotografia un linguaggio accessibile e consapevole attraverso la curatela di installazioni site-specific nello spazio pubblico invitando a riflettere sulla capacità della fotografia di trasformare la realtà in visioni creative. Il Milano Certosa District, al centro di un importante progetto di riqualificazione urbana promosso da RealStep, si propone di essere un quartiere vivace che preserva la storia e il carattere dell’area mentre promuove la sostenibilità e il benessere collettivo. La mostra LIVING CERTOSA si inserisce in questa visione, animando lo spazio urbano e celebrando la comunità locale.

Alessia, laboratorio Controprogetto.”Living Certosa”, un progetto di Robin Lopvet, a cura di Kublaiklan, promosso da Milano Certosa District © Robin Lopvet
Vincenzo, Zoumana, Simone e Fabio, Associazione Custodi del Bello. “Living Certosa”, un progetto di Robin Lopvet, a cura di Kublaiklan, promosso da Milano Certosa District © Robin Lopvet

Anni Luce. Arredoluce. 100 Lampade – Fragile: Illuminando la storia del design italiano

FRAGILE, galleria di design storico e contemporaneo guidata da Alessandro Padoan e Alessandro Palmaghini, celebra la Milano Design Week 2024 con l’inaugurazione del suo nuovo spazio in via Simone D’Orsenigo 27. Dal 5 aprile al 12 maggio, la mostra ANNI LUCE. ARREDOLUCE. 100 LAMPADE, curata da Anty Pansera, presenta una collezione di lampade di Arredoluce, storico marchio monzese. FRAGILE, nata nel 2000, si trasforma con questa nuova sede in uno spazio espositivo più intimo e riservato per esplorare il design italiano, offrendo una vasta gamma di oggetti d’autore e pezzi da collezione. L’esposizione è anche un tributo al fondatore di Arredoluce, Angelo Lelii, mostrando come le sue creazioni siano diventate simbolo del Made in Italy nel settore dell’illuminazione. Collaborazioni con grandi designer del Novecento, tra cui Castiglioni, Gio Ponti, Ettore Sottsass Jr. e Nanda Vigo, hanno contribuito a consolidare la reputazione di Arredoluce a livello internazionale.

Tra le opere esposte, troviamo la lampada Triennale, che compare anche in interviste storiche come quella con Peggy Guggenheim, la celebre Stellina, inclusa nella fornitura inviata alla famiglia Kennedy, e la Cobra del 1962, una delle prime lampade con un globo orientabile.

La mostra celebra non solo il passato glorioso di Arredoluce nel panorama del design italiano, ma mette anche in evidenza la sua rilevanza continua nel panorama del design contemporaneo. È accompagnata da un catalogo edito da Nomos.

ANNI LUCE. ARREDOLUCE. 100 LAMPADE. Installation view. ph Nicola Galli
ANNI LUCE. ARREDOLUCE. 100 LAMPADE. Installation view. ph Nicola Galli

Interiors by David Lynch. A Thinking Room al Salone del Mobile

L’installazione è stata ideata dal regista David Lynch ed è curata da Antonio Monda. Due Thinking Rooms riempiono lo spazio dei padiglioni 5 e 7, rappresentanti porte simboliche da attraversare per poter entrare all’interno della manifestazione. Si tratta di due stanze pensanti identiche, specchiate, ideate come spazi in cui riflettere, riconoscersi, viaggiare: 50 metri quadrati in cui il visitatore può vagare tra interiorità e design. Il progetto per il posizionamento e l’impronta architettonica del perimetro curvo – costituito da un sipario dalla tinta bordeaux – si deve a Lombardini22, gruppo leader nel panorama italiano dell’architettura e dell’ingegneria.

Altrettanto importante è stata la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, che ha curato la progettazione esecutiva e l’allestimento. Il percorso preparatorio per raggiungere l’installazione è composto da una dozzina di schermi da 56 pollici, sui quali vengono proiettate sequenze di film di Lynch che mostrano come il regista usa le scenografie e gli arredi. Le due stanze sono avvolte in una sorta di sipario blu vellutato, omaggio al suo celebre film Velluto Blu (1986). Al centro degli spazi progettuali è situata una grande poltrona di legno, dal soffitto a volta discendono tubi di metallo, le aperture sull’esterno si alternano tra finestre e schermi.

Il progetto nasce dal desiderio di celebrare la versatilità di David Lynch: non solo regista e videomaker di fama mondiale, ma anche talento artigianale. L’artista esprime la sua espressività nella creazione di arredi, nella lavorazione del legno, attraverso il quale riesce a conferire una personalità agli oggetti. All’interno delle Thinking Rooms l’oggetto diventa fondamentale, l’inanimato è importante tanto quanto l’animato. La lavorazione del legno testimonia la meticolosità di Lynch in tutte le fasi della lavorazione, dalla piallatura alla limatura, fino all’assemblaggio. L’installazione presenta oggetti fisici, arredi dalle tinte forti e dai dettagli curati che simboleggiano l’interiorità di chi li osserva e li identifica non come meri elementi decorativi, quanto come proiezioni esteriori del sé. Così come gli interni dei film di Lynch, i quali non si esauriscono in una semplice ambientazione ma riflettono, piuttosto, lo stato d’animo dei protagonisti. Ogni ambiente deve essere, quindi, interpretato e compreso dallo spettatore tanto quanto gli stessi protagonisti della scena. La scelta di omaggiare Lynch è da ricercarsi nella sua capacità di condurre lo spettatore in un altro mondo, onirico, misterioso, alienante: varcare la soglia delle “stanze pensanti” è come entrare in un mondo altro, una dimensione individuale, uno spazio interiore che faccia sentire a proprio agio, e al tempo stesso scuota, l’inconscio dello spettatore.

 

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Le prospettive del design. I talk all’Arena del Salone del Mobile

Drafting Futures. Conversation about Next Perspectives è la serie di Talk e Tavole rotonde allestita all’Arena del Salone del Mobile e curata da Annalisa Rosso, in cui vengono esaminate e promosse le iniziative dei professionisti del settore che stanno perseguendo scelte e pratiche virtuose, rendendosi responsabili della costruzione di un futuro più consapevole e sostenibile, mediante azioni in grado di dar vita a prospettive migliori. Questo spazio nasce dal desiderio di far conoscere le tendenze nel mondo dell’arredamento e del design affrontando, allo stesso tempo, tematiche cruciali dell’attualità.

Verrà affrontato il tema dell’intelligenza artificiale nell’ambito del design: date le potenti – e potenzialmente pericolose – capacità dell’IA, quale impatto avrà il suo uso nel mondo del design? Essa contribuirà a potenziare il servizio e la qualità del settore o ne provocherà danni irreversibili e rotture? Verrà, inoltre, affrontato il rapporto tra design e ospitalità, un legame sempre più influente, responsabile di nuove opportunità e di diversi mercati da sviluppare e finanziare. Etica, tecnologia, sostenibilità: il palinsesto affronta queste e altre tematiche, focalizzandosi sull’evoluzione del settore, sull’importanza del reinventarsi e dell’evolversi sano ed efficiente, anche grazie all’ausilio di nuovi strumenti e di una progettualità sempre più attenta all’importanza dell’individuo.

Annalisa Rosso in conferenza per la presentazione del progetto Drafting Futures. Conversation about Next Perspectives

Fuorisalone Award

Fuorisalone Award, curato da Studiolabo, è il progetto che, da tre edizioni, seleziona e premia le installazioni più apprezzate in mostra a Milano: ad avere la meglio saranno le idee, i contenuti e i progetti più interessanti di aziende e designer, nazionali e internazionali, che si distingueranno per creatività, innovazione, impatto e qualità progettuale. 16 i progetti in competizione e sottoposti al giudizio del pubblico che, a partire dal 17 aprile, potrà visionarli sulla sezione dedicata nella piattaforma Fuorisalone.it e votare direttamente online dopo la registrazione. Le votazioni si concluderanno in contemporanea con la chiusura della Design Week (21 aprile). Ogni progetto sarà dettagliatamente spiegato attraverso schede evento consultabili tramite link, arricchite da fotografie e didascalie delle installazioni in gara. I progetti selezionati concorreranno ad aggiudicarsi le quattro menzioni speciali per le categorie di Interazione, Sostenibilità, Tecnologia e Comunicazione.

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