Alcune tra le principali presenze femminili nell’arte del XX e XXI secolo in Italia sono chiamate a raccolta la prossima estate presso il Palazzo Mediceo per la mostra organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune dii Seravezza “a.i.20-artiste italiane nel ventesimo secolo”. Senza alcun carattere antologico o di indagine sociale e tanto meno senza alcuna ambizione all’esaustività la rassegna intende proporre per la prima volta in maniera vasta e in un contesto specifico una selezione di alcune delle figure più significative attive nell’ambito artistico italiano dall’inizio del 900 ai giorni nostri. Tra le autrici selezionate Emma Ciardi, Elisabeth Chaplin, Rosa Menni Giolli, Regina, Pasquarosa, Antonietta Raphaël, Daphne Maugham, Carla Accardi, Bice Lazzari, Dada Maino, Grazia Varisco, Carol Rama, Maria Lai, Ketty La Rocca, Bruna Esposito, Liliana Moro, Eva Marisaldi, Monica Bonvicini, Grazia Toderis… a testimoniare un aspetto della storia dell’arte italiana ed internazionale di assoluto rilievo per qualità e consistenza numerica ancora oggi, tuttavia, non sufficientemente considerato dalla critica quanto dalle istituzioni. Una mostra, quella di Serravezza, che superando i luoghi comuni e i toni spesso approssimativi che ancora affliggono questo tema intende candidarsi a costituire un punto di partenza per una più ampia quanto auspicabile ricognizione sulla partecipazione femminile alle vicende creative del periodo considerato. A tal fine nessuna barriera storica o cronologica sarà posta tra le autrici convocate e i loro lavori, né in termini storici né, tanto meno, in quelli territoriali così come lo stesso allestimento della mostra provvederà a registrare: niente sezioni dedicate a un luogo, ad un tempo o a un movimento in particolare ma, piuttosto, sale e pareti approntate ad esaltare le possibili affinità ed gli eventuali punti di relazione esistenti tra le varie individualità convocate, diverse per appartenenze culturali e linguistiche ma accomunate certamente dall’impegno e l’ispirazione creativa, sempre vivi ed autentici.
Le opere esposte provengono dalle principali collezioni pubbliche tra le quali la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti Firenze, la Civica Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Genova e da importanti Archivi e raccolte private.
L’iniziativa nasce sotto il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dell’Archivio di Stato di Firenze (e del National Museum of the Women in Arts di Washington: chiedere conferma E.Lazzarini), e della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti Firenze diretta da Carlo Sisi.