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Alberto Bongini – Dialoghi d’infinito blu
personale di pittura
Comunicato stampa
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Alberto Bongini ha Studio in Torino, Via Passo Buole n°66. Architetto, pur disegnando e dipingendo da molti anni, ha iniziato ad esporre solo nel 1998, su grande insistenza di amici. Qualificatissime le collezioni aventi sue opere.
Tra le ‘personali’ da citare: “Storie di mani e maniglie”, Azimut, Torino, 1998. “Storie di forche e forchette”, Amantes Art Space Café, Torino; “Forche & Forchette”, Cornici & Design, Chieri (To); “Femina Multipla Sapiens”, Il Belvedere, Mondovì (Cn), 1999. Sala espositiva “Torre dei Signori”, S. Orso (Ao), 2000. “Graphic Instinct”, Art Cafè, Livigno (So); “Labiritmo e altro”, Casa del Cuoio, Torino; “L’incisione che nasce dal disegno”, Centro Culturale Valdese, Torre Pellice (To); “C’Artolinee”, L’Officina di Flavia Zanetti, Lugano; “Cartografie”, Galleria Arshile, Torino; “Incisioni”, Sala Consiliare, San Vincenzo (Li) 2001. “Works News”, Galleria Wunderkammer, Torino, 2002. “Rain Pictures”, On the Road Art Gallery, Gallarate (Va); “White Touch”, Artheos, Torino; “Vibrazioni del colore” Galleria Proposte d’Arte Contemporanea, Pietrasanta; “Bianche sfumature dell’anima”, Saletta Neri, Marina di Pietrasanta (Lu) 2004.
Numerose le presenze in mostre di gruppo, tra cui “Otto immagini”, assieme a Luigi Falai, Grazia Leoncini e Bruna Nizzola, Saletta Neri, Marina di Pietrasanta 2005; “Piemonte tra neve e sport”, Associazione Senso del Segno, Torino, 2005. Con Diego Scursatone e Graziella Gho è stato presente in “Futus-is”, CortiledelMaglio-Torino /Cibosprimentale-blu-quadro, 2005.
Nel 2002 ha ottenuto il Premio per la valorizzazione e la diffusione dell’incisione al Concorso di Pittura e Grafica “Matteo Olivero”, Saluzzo (Cn) e nel 2003 1° Premio per la Grafica al Concorso di Pittura e Grafica “On the Road”, II Edizione, Gallarate (Va). E’ autore di copertine per varie pubblicazioni; è ben noto in una cerchia ristretta di appassionati ed esperti per taluni “Ritratti” inseriti tra l’altro su periodici tipo “Arte & dintorni”. Su di lui scritti in riviste come in altri spazi multimediali (Viagginrete, Teknemedia, ecc.). Presentazioni e recensioni di Arianna Castagno, Lodovico Gierut, Valentina Leone, G. G. Long, Laura Montabone, Roberto Alfredo Pera e altri.
Testimonianze su Alberto Bongini
“Ancora una volta la contrapposizione è creatrice di vita. Ne deriva un movimento appena suggerito, un’intenzionalità: le superfici di smalto sembrano quasi volersi sollevare dalla tela, prese in un movimento reciproco sembrano volersi rincorrere forse per fondersi, per inglobarsi o forse per sfuggirsi. Ma è un movimento calibrato, meditato come quello del gesto che l’ha prodotto, come quello del gocciolamento controllato dello smalto che cade dal pennello o dalla lama che l’artista utilizza (...)”.
Laura Montabone
*
“Che cos’è il bianco per Alberto Bongini se non il futuro che si materializza? Questo non-colore, somma di ogni cromatismo rappresenta forse per l’artista il futuro ultimo, l’Assoluto, l’Eterno.
Un’idea apparentemente ancorata a quel concetto tanto cristiano di Luce Divina, ma che potrebbe ugualmente trovare riscontro nell’associazione tra il bianco e la morte presente nelle filosofie orientali. Entrambi e nessuno, probabilmente, a patto però che il viaggio verso l’Assoluto non lo si compia in solitudine, a patto che non sia un’ascesi individuale”.
Valentina Leone
*
“ ... presenza fugace, in Versilia; nella Versilia dell’Arte Alberto Bongini c’è stato poco; anzi, forse il periodo più lungo, maggiormente intenso, credo che ultimamente sia stato proprio in occasione d’una mostra ‘storica’ intitolata “L’estate incantata / La Versilia nelle opere di Dazzi, Carrà, Soffici” a Forte dei Marmi. Il passato e l’attuale – lo abbiamo notato – in lui coesistono, basti ricordare quei colloqui avuti con alcuni storici dell’arte e scrittori in quei giorni relativi all’evento fortemarmino, e pure la curiosità, così la definirei, per altre mostre d’avanguardia e per un ambiente unico col mare, la campagna e le Alpi Apuane bianche nelle ferite marmoree.
A Marina di Pietrasanta sono nati alcuni disegni su carta pregiata e quadri di piccole dimensioni davvero belli, specchio di una personalità indubbia, ‘viaggio’ nel quale egli sa dare e dire di sé agli altri ...”.
Lodovico Gierut
*
“Anche dove le cromie sono più accese e i contrasti decisi non c’è violenza espressiva, la gestualità è sempre controllata e si esprime in tocchi minimi di colore. Domina una simmetria che crea rispondenze di forme e di colori, mentre l’uso di smalti, colori acrilici, pigmenti naturali e cera anima la superficie pittorica, crea una vibrazione sulla tela, un delicato effetto materica, una preziosità che ricorda un ricco tessuto orientale”.
Arianna Castagno
*
“Lo spazio è l’oggetto della ricerca di Bongini: ora drammatico, ora dinamico, ora statico, ora calibrato, il suo è spazio emotivo. Ecco allora scaturire dai sogni variazioni di intensità cromatica, ritmi, direttrici di aggregazione, punti di smalto vivi e puri strettamente funzionari all’immagine”.
Roberto Alfredo Pera
*
“E’ lui senz’altro ‘il protagonista’. Parliamo di quell’Alberto Bongini, che finalmente – dopo anni di piena sotterranea alacrità – ha cominciato a far note certe creazioni grafico-cromatiche che sono perlomeno da definirsi “di indubbio valore”, ed ecco che vedendone mostre personali e presenze in gruppo, siamo felici di quell’interesse espresso anche da collezionisti e da critici d’arte, per i suoi percorsi chiari, “bluastri, intricati e forti e delicati al contempo”, che ne evidenziano in pieno la personalità”.
G.G. Long
*
Tra le ‘personali’ da citare: “Storie di mani e maniglie”, Azimut, Torino, 1998. “Storie di forche e forchette”, Amantes Art Space Café, Torino; “Forche & Forchette”, Cornici & Design, Chieri (To); “Femina Multipla Sapiens”, Il Belvedere, Mondovì (Cn), 1999. Sala espositiva “Torre dei Signori”, S. Orso (Ao), 2000. “Graphic Instinct”, Art Cafè, Livigno (So); “Labiritmo e altro”, Casa del Cuoio, Torino; “L’incisione che nasce dal disegno”, Centro Culturale Valdese, Torre Pellice (To); “C’Artolinee”, L’Officina di Flavia Zanetti, Lugano; “Cartografie”, Galleria Arshile, Torino; “Incisioni”, Sala Consiliare, San Vincenzo (Li) 2001. “Works News”, Galleria Wunderkammer, Torino, 2002. “Rain Pictures”, On the Road Art Gallery, Gallarate (Va); “White Touch”, Artheos, Torino; “Vibrazioni del colore” Galleria Proposte d’Arte Contemporanea, Pietrasanta; “Bianche sfumature dell’anima”, Saletta Neri, Marina di Pietrasanta (Lu) 2004.
Numerose le presenze in mostre di gruppo, tra cui “Otto immagini”, assieme a Luigi Falai, Grazia Leoncini e Bruna Nizzola, Saletta Neri, Marina di Pietrasanta 2005; “Piemonte tra neve e sport”, Associazione Senso del Segno, Torino, 2005. Con Diego Scursatone e Graziella Gho è stato presente in “Futus-is”, CortiledelMaglio-Torino /Cibosprimentale-blu-quadro, 2005.
Nel 2002 ha ottenuto il Premio per la valorizzazione e la diffusione dell’incisione al Concorso di Pittura e Grafica “Matteo Olivero”, Saluzzo (Cn) e nel 2003 1° Premio per la Grafica al Concorso di Pittura e Grafica “On the Road”, II Edizione, Gallarate (Va). E’ autore di copertine per varie pubblicazioni; è ben noto in una cerchia ristretta di appassionati ed esperti per taluni “Ritratti” inseriti tra l’altro su periodici tipo “Arte & dintorni”. Su di lui scritti in riviste come in altri spazi multimediali (Viagginrete, Teknemedia, ecc.). Presentazioni e recensioni di Arianna Castagno, Lodovico Gierut, Valentina Leone, G. G. Long, Laura Montabone, Roberto Alfredo Pera e altri.
Testimonianze su Alberto Bongini
“Ancora una volta la contrapposizione è creatrice di vita. Ne deriva un movimento appena suggerito, un’intenzionalità: le superfici di smalto sembrano quasi volersi sollevare dalla tela, prese in un movimento reciproco sembrano volersi rincorrere forse per fondersi, per inglobarsi o forse per sfuggirsi. Ma è un movimento calibrato, meditato come quello del gesto che l’ha prodotto, come quello del gocciolamento controllato dello smalto che cade dal pennello o dalla lama che l’artista utilizza (...)”.
Laura Montabone
*
“Che cos’è il bianco per Alberto Bongini se non il futuro che si materializza? Questo non-colore, somma di ogni cromatismo rappresenta forse per l’artista il futuro ultimo, l’Assoluto, l’Eterno.
Un’idea apparentemente ancorata a quel concetto tanto cristiano di Luce Divina, ma che potrebbe ugualmente trovare riscontro nell’associazione tra il bianco e la morte presente nelle filosofie orientali. Entrambi e nessuno, probabilmente, a patto però che il viaggio verso l’Assoluto non lo si compia in solitudine, a patto che non sia un’ascesi individuale”.
Valentina Leone
*
“ ... presenza fugace, in Versilia; nella Versilia dell’Arte Alberto Bongini c’è stato poco; anzi, forse il periodo più lungo, maggiormente intenso, credo che ultimamente sia stato proprio in occasione d’una mostra ‘storica’ intitolata “L’estate incantata / La Versilia nelle opere di Dazzi, Carrà, Soffici” a Forte dei Marmi. Il passato e l’attuale – lo abbiamo notato – in lui coesistono, basti ricordare quei colloqui avuti con alcuni storici dell’arte e scrittori in quei giorni relativi all’evento fortemarmino, e pure la curiosità, così la definirei, per altre mostre d’avanguardia e per un ambiente unico col mare, la campagna e le Alpi Apuane bianche nelle ferite marmoree.
A Marina di Pietrasanta sono nati alcuni disegni su carta pregiata e quadri di piccole dimensioni davvero belli, specchio di una personalità indubbia, ‘viaggio’ nel quale egli sa dare e dire di sé agli altri ...”.
Lodovico Gierut
*
“Anche dove le cromie sono più accese e i contrasti decisi non c’è violenza espressiva, la gestualità è sempre controllata e si esprime in tocchi minimi di colore. Domina una simmetria che crea rispondenze di forme e di colori, mentre l’uso di smalti, colori acrilici, pigmenti naturali e cera anima la superficie pittorica, crea una vibrazione sulla tela, un delicato effetto materica, una preziosità che ricorda un ricco tessuto orientale”.
Arianna Castagno
*
“Lo spazio è l’oggetto della ricerca di Bongini: ora drammatico, ora dinamico, ora statico, ora calibrato, il suo è spazio emotivo. Ecco allora scaturire dai sogni variazioni di intensità cromatica, ritmi, direttrici di aggregazione, punti di smalto vivi e puri strettamente funzionari all’immagine”.
Roberto Alfredo Pera
*
“E’ lui senz’altro ‘il protagonista’. Parliamo di quell’Alberto Bongini, che finalmente – dopo anni di piena sotterranea alacrità – ha cominciato a far note certe creazioni grafico-cromatiche che sono perlomeno da definirsi “di indubbio valore”, ed ecco che vedendone mostre personali e presenze in gruppo, siamo felici di quell’interesse espresso anche da collezionisti e da critici d’arte, per i suoi percorsi chiari, “bluastri, intricati e forti e delicati al contempo”, che ne evidenziano in pieno la personalità”.
G.G. Long
*
06
agosto 2005
Alberto Bongini – Dialoghi d’infinito blu
Dal 06 al 15 agosto 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Orario di apertura
17,00-20,00. Serali su prenotazione 3803941442
Vernissage
6 Agosto 2005, ore 18
Autore
Curatore



