Come scrive l’artista Aldo Dezza nella presentazione in catalogo: “ (…) dagli avvenimenti dell’esistenzialismo, all’aritmetica e al geometrismo di Soldati; per approdare alle esperienze di Magnelli, o di Pevsner, o a quelle di Moreni, per arrivare a Mondrian o alle poetiche geometrie di Paul Klee. Alberto vuole piuttosto realizzare il suo “intelletto” che si lega completamente con la gioia incontaminata del “fare”. Diventando egli stesso operaio dell’arte. Addirittura privo di presunzione, arriva alle sue opere senza inquietudine. È meravigliosa questa naturale combinazione. Le sue opere esprimono serenità perché arrivano dalle sue percezioni musicali, non ci sono figure. Ecco! “Musica tradotta in segni compositivi”. Penso che il punto straordinario sia qui, estremamente originale; una fusione formidabile di sapere, tradotto in segni. La sua arte è musica. Le sue opere così, diventano un nuovo “spartito”. Lo spettatore guardando queste opere si sentirà gioioso, senza dramma, senza nessun trauma, nessun urto. Ma, finalmente riceve equilibri musicali e sensoriali che diventano pura poesia”.
In occasione della mostra è stato realizzato il video d’artista su CD Rom “IMPRESSION – ALBERTO DEZZA.jpg”, chi fosse interessato a riceverlo gratuitamente, potrà richiederlo inviando un mail al seguente indirizzo: macdezz@virgilio.it