La Galleria Alisea Arte & Object Design in collaborazione con il Museo Bargellini di Pieve di Cento, dedica al maestro Aldo Borgonzoni, recentemente scomparso, la prima mostra antologica ufficiale.
L’artista eminentemente espressionista e presente nei maggiori musei italiani e stranieri, è stato un grande testimone oscillante fra arte ed impegno sociale, delle trasformazioni dello scorso secolo.
Ricordiamo degli anni ‘40 – ‘60 le sue opere sul mondo contadino arcaico e l’incipiente fenomeno dell’urbanesimo; negli anni ‘60 – ‘ 70 la rappresentazione critica ed appassionata del Concilio Vaticano II, fase pittorica che lo vede come promotore per il Cardinale Giacomo Lercaro dell’attuale Museo d’arte Sacra.
Negli anni ’80, in occasione del bimillenario virgiliano a Mantova, ricordiamo le sue opere sulle “ Georgiche “ esposte in una straordinaria rassegna accanto a quelle di Henry Moore, Renato Guttuso e Giacomo Manzù. Ancora creativo negli ultimi anni ’90, indaga i miti del mondo celtico di Monte Bibele.
Sul maestro Aldo Borgonzoni hanno scritto prestigiosi critici italiani come Francesco Arcangeli, Carlo Bo, Carlo Ludovico Ragghianti,Franco Solmi, Ezio Raimondi, Giorgio Celli, Marilena Pasquali, Adriano Baccilieri, Giorgio Di Genova e Carlo Arturo Quintavalle e sono apparse recensioni fondamentali come quella nel 1961 in “ Apollo the Magazine of the Art “ in occasione di una sua mostra antologica londinese.
Per coloro che desiderano conoscere i rapporti dell’artista con il collezionismo di alto profilo, suggeriamo infine di visitare a Cortina d’ Ampezzo il Museo Rimoldi, dove sono raccolte le opere e le tavolozze di Borgonzoni, De Pisis, Musil e Sironi.
Nell’ambito della manifestazione, giovedì 3 Giugno alle ore 18.15 sarà presentato il 5° volume “ Generazione anni trenta “ dell’ opera “ Storia dell’ Arte Italiana del ‘900 per generazioni” di Giorgio Di Genova. Alla conferenza–dibattito parteciperanno Adriano Baccilieri, storico e critico d’arte, Vittorio Mascalchi , artista, l’autore Giorgio Di Genova, e l’editore Daniele Brandani.