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Alessandro Cannistrà – La necessità dell’invisibile
In relazione alla scelta del titolo della mostra, spiega Alessandro Cannistrà “Parliamo di una pittura del sentire, e non di una pittura del vedere”. Il lavoro dell’artista si concentra infatti sulle tematiche emozionali e percettive, nel proseguimento del suo fare creativo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 30 novembre 2004 alle ore 18.30 negli spazi espositivi della galleria La Nuvola di Fabio Falsaperla, sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Alessandro Cannistrà, La necessità dell’invisibile, a cura di Barbara Tosi.
Alessandro Cannistrà è un giovane artista di Roma, attivo sulla scena italiana ed internazionale dal 1998. Ha realizzato mostre personali e collettive in molti musei ed istituzioni espositive, sia nazionali che internazionali. In relazione alla scelta del titolo della mostra, spiega Alessandro Cannistrà "Parliamo di una pittura del sentire, e non di una pittura del vedere". Il lavoro dell’artista si concentra infatti sulle tematiche emozionali e percettive, nel proseguimento del suo fare creativo.
Cannistrà disegna i contorni di teste senza volto e sagome di corpi, spesso usando colori vivaci e vibranti. Il segno, fortemente personalizzato, chiaro e minimale allo stesso tempo, si muove al centro della composizione. Le figure evocano una dimensione fluttuante e metafisica, rappresentazione serializzata dell’uno e il molteplice, corpi androgini privi d’identità che trovano una loro collocazione in uno spazio senza gravità. Metafisici sono i silenzi e il senso di atemporalità che rimandano ad una struttura inorganica e primordiale, o meglio ancora ad un’era post-atomica. Il corpo appena abbozzato da un disegno sintetico e stilizzato, si fa mediatore e tramite comunicativo tra lo spettatore ed il cosmo che si staglia sullo sfondo della tela. L’artista parte quindi dal disegno per evocare squarci di luce e paesaggi stellari infiniti, rendendo visibile ciò che è impossibile vedere ad occhio nudo: l’universo.
L’esposizione raccoglie e presenta al pubblico 11 opere di dimensioni diverse, in cui la pittura raggiunge l’apice nella sintesi tra gesto e riflessione. Le opere sono accomunate dalla capacità di mettere in evidenza la materia mediante la luce, coniugando frammenti di memoria e percezioni di spazi.
"Più che a vedere una mostra
– spiega la curatrice Barbara Tosi - ci si sente invitati a condividere un'avventura, ad essere partecipi di un percorso tanto interiore e segreto quanto potente, che ci lascia intenti a guardarci dentro".
Alessandro Cannistrà è un giovane artista di Roma, attivo sulla scena italiana ed internazionale dal 1998. Ha realizzato mostre personali e collettive in molti musei ed istituzioni espositive, sia nazionali che internazionali. In relazione alla scelta del titolo della mostra, spiega Alessandro Cannistrà "Parliamo di una pittura del sentire, e non di una pittura del vedere". Il lavoro dell’artista si concentra infatti sulle tematiche emozionali e percettive, nel proseguimento del suo fare creativo.
Cannistrà disegna i contorni di teste senza volto e sagome di corpi, spesso usando colori vivaci e vibranti. Il segno, fortemente personalizzato, chiaro e minimale allo stesso tempo, si muove al centro della composizione. Le figure evocano una dimensione fluttuante e metafisica, rappresentazione serializzata dell’uno e il molteplice, corpi androgini privi d’identità che trovano una loro collocazione in uno spazio senza gravità. Metafisici sono i silenzi e il senso di atemporalità che rimandano ad una struttura inorganica e primordiale, o meglio ancora ad un’era post-atomica. Il corpo appena abbozzato da un disegno sintetico e stilizzato, si fa mediatore e tramite comunicativo tra lo spettatore ed il cosmo che si staglia sullo sfondo della tela. L’artista parte quindi dal disegno per evocare squarci di luce e paesaggi stellari infiniti, rendendo visibile ciò che è impossibile vedere ad occhio nudo: l’universo.
L’esposizione raccoglie e presenta al pubblico 11 opere di dimensioni diverse, in cui la pittura raggiunge l’apice nella sintesi tra gesto e riflessione. Le opere sono accomunate dalla capacità di mettere in evidenza la materia mediante la luce, coniugando frammenti di memoria e percezioni di spazi.
"Più che a vedere una mostra
– spiega la curatrice Barbara Tosi - ci si sente invitati a condividere un'avventura, ad essere partecipi di un percorso tanto interiore e segreto quanto potente, che ci lascia intenti a guardarci dentro".
30
novembre 2004
Alessandro Cannistrà – La necessità dell’invisibile
Dal 30 novembre al 20 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA NUVOLA 1
Roma, Via Margutta, 51a, (Roma)
Roma, Via Margutta, 51a, (Roma)
Orario di apertura
Lun - Sab ore 10:00/19:00
Vernissage
30 Novembre 2004, ore 18:30
Autore
Curatore