A 11 mesi dall¹imponente esposizione allestita alla Biblioteca Statale di Trieste, i dipinti di questa valente pittrice triestina, sconosciuta fino all¹anno scorso, ricompaiono nella sala mostre ricavata nei sotterranei della Biblioteca Isontina di Gorizia. Circa 37 oli su tela ( ritratti, paesaggi, marine, nature morte) , un terzo dei quali inediti, a testimoniare le fasi dell¹attività artistica della Fegitz: dalla giovinezza legata alla Trieste austro-ungarica dove frequenta il Circolo Artistico come allieva del pittore goriziano di tendenza impressionista Giuseppe Garzolini ( 1850-1938) alla maturità scandita dalle frequenti villeggiature nelle montagne del Veneto e dalle lunghe ore trascorse nel bellissimo giardino della villa acquistata per lei dall¹affettuoso marito Giuseppe Luzzatto.
Come nella vita, anche nell¹arte Alice Fegitz si muove dentro una precisa realtà familiare, sullo scenario di un ben più vasto mondo. Le sue opere raccontano di un Ottocento che si attarda nella pittura di macchia con uno spirito romantico tentato sempre dalla lezione impressionista.
Grazie alle bacheche della Biblioteca Isontina, oltre ai dipinti, sono esposti numerosi documenti
( diari, agende, lettere, fotografie) a testimonianza del periodo storico, politico, culturale vissuto dall¹artista e dalla sua numerosa famiglia, tipico esempio della borghesia colta dell¹epoca.
La mostra è curata dalla nipote omonima dell¹artista, Alice Luzzatto-Fegiz. Catalogo della Hammerle di Trieste.