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ALTROVE
Le opere di Manuela ci trasportano lontano, in un universo fatto di colori vibranti, schegge di luce, volumi concavi e convessi che sembrano pronti a modificarsi davanti ai nostri occhi. Un mondo di elementi che si muovono vorticosi, come in un abbraccio tra fuoco acqua vento e terra.
Comunicato stampa
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BoA Spazio Arte
ALTROVE
Le opere di Manuela ci trasportano lontano, in un universo fatto di colori vibranti, schegge di luce, volumi concavi e convessi che sembrano pronti a modificarsi davanti ai nostri occhi. Un mondo di elementi che si muovono vorticosi, come in un abbraccio tra fuoco acqua vento e terra.
La biografia di Vallicelli ci racconta di una infanzia vissuta in Nigeria: i colori, i suoni e i profumi dell’Africa ritornano nella sua pittura nei colori terrosi, nei cieli infuocati, nei guizzi di chiaroscuro; un mondo che l’artista si porta dentro e che dialoga con l’altra parte della sua vita, quella che si realizza nel ritorno in Italia, a Ravenna prima e poi a Milano, dove Manuela inizia di fatto la sua attività espositiva.
Vallicelli non descrive la natura che la circonda, piuttosto racconta quella che la pervade da dentro. Guardando le sue opere ci si trova davanti a orizzonti capovolti, all’interno di forme fossili, fuori in uno spazio senza riferimenti, sotto un cielo pronto a squarciarsi.
“Dipingo con i colori della Terra l’organicità della vita, dove il mondo animale, minerale e vegetale si intersecano. Utilizzo un mio alfabeto e una frequenza dal suono senza tempo per scandire i movimenti geologici. La mia potrebbe essere definita una pittura di soglia, mi pongo in mezzo fra realismo e astrattismo. Le immagini nascono per effetto di una generazione spontanea e una respirazione consapevole in seguito a un dialogo fra il mio mondo interiore e la natura esterna, è un incontro fra l’inorganico e l’organico, fra il pensiero e la natura.”
ALTROVE
Le opere di Manuela ci trasportano lontano, in un universo fatto di colori vibranti, schegge di luce, volumi concavi e convessi che sembrano pronti a modificarsi davanti ai nostri occhi. Un mondo di elementi che si muovono vorticosi, come in un abbraccio tra fuoco acqua vento e terra.
La biografia di Vallicelli ci racconta di una infanzia vissuta in Nigeria: i colori, i suoni e i profumi dell’Africa ritornano nella sua pittura nei colori terrosi, nei cieli infuocati, nei guizzi di chiaroscuro; un mondo che l’artista si porta dentro e che dialoga con l’altra parte della sua vita, quella che si realizza nel ritorno in Italia, a Ravenna prima e poi a Milano, dove Manuela inizia di fatto la sua attività espositiva.
Vallicelli non descrive la natura che la circonda, piuttosto racconta quella che la pervade da dentro. Guardando le sue opere ci si trova davanti a orizzonti capovolti, all’interno di forme fossili, fuori in uno spazio senza riferimenti, sotto un cielo pronto a squarciarsi.
“Dipingo con i colori della Terra l’organicità della vita, dove il mondo animale, minerale e vegetale si intersecano. Utilizzo un mio alfabeto e una frequenza dal suono senza tempo per scandire i movimenti geologici. La mia potrebbe essere definita una pittura di soglia, mi pongo in mezzo fra realismo e astrattismo. Le immagini nascono per effetto di una generazione spontanea e una respirazione consapevole in seguito a un dialogo fra il mio mondo interiore e la natura esterna, è un incontro fra l’inorganico e l’organico, fra il pensiero e la natura.”
28
marzo 2025
ALTROVE
Dal 28 marzo al 26 aprile 2025
arte contemporanea
Location
BoA Spazio Arte
Bologna, Via Barberia, 24/A, (BO)
Bologna, Via Barberia, 24/A, (BO)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico







