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…ancora lì che fa scarabocchi…
una mostra neo-pop
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si potrebbe definire una mostra neo-pop, oppure un’esposizione di disegni e
tavole… ma c’è anche il gioco, l’oggetto d’arte e quello d’animazione; c’è
il fumetto… il fumetto? No, eppure nasce tutto da lì.
E’ difficile parlare di opere, sviscerando qualità estetiche e significati,
quando lo stesso autore della mostra non si definisce artista: Macchiavello
è un illustratore che lavora nel campo della grafica pubblicitaria. Allora
perché esporre in una galleria d’arte? Perchè True Love non è una galleria
in senso tradizionale: è uno spazio creativo sintetizzabile in una frase,
riportata su alcune spillette messe in circolazione da Grazia Ferro e Giangi
Radaelli (creatori di True Love), “emergency of beauty”. Si tratta di una
piattaforma culturale che ospita aspetti diversi della contemporanea
creatività giovane; non esiste cesura tra l’interno dello spazio espositivo
e l’attività degli artisti nelle strade o nei laboratori, bensì una totale
mobilità e contaminazione. Dal progetto True Love nascono collaborazioni
sperimentali: espressioni di libertà creativa e di intervento nello spazio,
sino a vere e proprie improvvisazioni. La mostra è realizzata da
Macchiavello e Pilo, due disegnatori che dai fumetti traggono un nuovo
linguaggio, consono a una comunicazione immediata e basata sulla totale
sfrenatezza della fantasia. I disegni, preparati per l’esposizione allestita
in galleria, non sono privi di critica sociale ma, mentre la mente
dell’osservatore capta possibili legami con la realtà d’oggi, l’occhio è
attratto da un altro segno: divertente, colorato e ipnotico, che sembra
riemergere da un tempo in cui il pensiero procedeva per colori. Variopinte
suggestioni e ricordi lontani sembrano riemergere dai tanti piccoli
particolari dei disegni: le carte dell’infanzia, gli Sgorbions - perfetti
mostri contemporanei -, i mattoncini seriali dei Lego, sui quali nascevano
case e strade, o altri personaggi favolosi, i caroselli e i Mappetts.
Macchiavello e Pilo raccontano storie ricche e infinite, alle quali è
possibile aggiungere oggetti o pensieri personali. Si impone così il vero
cuore dell’esposizione: carte da gioco sulle quali faccioni di mostri, in
tutto simili a noi, si compongono in centinaia di combinazioni differenti.
Questo semplice gioco, questo oggetto in apparenza comune contiene in realtà
un sottile messaggio di saggezza: vuoi sapere cos’è la fantasia? sei sicuro
che il mondo non si crei allo stesso modo? Durante la mostra, i volti
disegnati su cartoncini e tarocchi in acrilico e china sveglieranno veri
pupazzi-mostro…
Luca Bochicchio - Sara Tongiani
tavole… ma c’è anche il gioco, l’oggetto d’arte e quello d’animazione; c’è
il fumetto… il fumetto? No, eppure nasce tutto da lì.
E’ difficile parlare di opere, sviscerando qualità estetiche e significati,
quando lo stesso autore della mostra non si definisce artista: Macchiavello
è un illustratore che lavora nel campo della grafica pubblicitaria. Allora
perché esporre in una galleria d’arte? Perchè True Love non è una galleria
in senso tradizionale: è uno spazio creativo sintetizzabile in una frase,
riportata su alcune spillette messe in circolazione da Grazia Ferro e Giangi
Radaelli (creatori di True Love), “emergency of beauty”. Si tratta di una
piattaforma culturale che ospita aspetti diversi della contemporanea
creatività giovane; non esiste cesura tra l’interno dello spazio espositivo
e l’attività degli artisti nelle strade o nei laboratori, bensì una totale
mobilità e contaminazione. Dal progetto True Love nascono collaborazioni
sperimentali: espressioni di libertà creativa e di intervento nello spazio,
sino a vere e proprie improvvisazioni. La mostra è realizzata da
Macchiavello e Pilo, due disegnatori che dai fumetti traggono un nuovo
linguaggio, consono a una comunicazione immediata e basata sulla totale
sfrenatezza della fantasia. I disegni, preparati per l’esposizione allestita
in galleria, non sono privi di critica sociale ma, mentre la mente
dell’osservatore capta possibili legami con la realtà d’oggi, l’occhio è
attratto da un altro segno: divertente, colorato e ipnotico, che sembra
riemergere da un tempo in cui il pensiero procedeva per colori. Variopinte
suggestioni e ricordi lontani sembrano riemergere dai tanti piccoli
particolari dei disegni: le carte dell’infanzia, gli Sgorbions - perfetti
mostri contemporanei -, i mattoncini seriali dei Lego, sui quali nascevano
case e strade, o altri personaggi favolosi, i caroselli e i Mappetts.
Macchiavello e Pilo raccontano storie ricche e infinite, alle quali è
possibile aggiungere oggetti o pensieri personali. Si impone così il vero
cuore dell’esposizione: carte da gioco sulle quali faccioni di mostri, in
tutto simili a noi, si compongono in centinaia di combinazioni differenti.
Questo semplice gioco, questo oggetto in apparenza comune contiene in realtà
un sottile messaggio di saggezza: vuoi sapere cos’è la fantasia? sei sicuro
che il mondo non si crei allo stesso modo? Durante la mostra, i volti
disegnati su cartoncini e tarocchi in acrilico e china sveglieranno veri
pupazzi-mostro…
Luca Bochicchio - Sara Tongiani
10
marzo 2007
…ancora lì che fa scarabocchi…
Dal 10 marzo al 10 aprile 2007
disegno e grafica
Location
TRUELOVE ART GALLERY
Savona, Via Vacciuoli, 18r, (Savona)
Savona, Via Vacciuoli, 18r, (Savona)
Vernissage
10 Marzo 2007, ore 18
Autore