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Andrea Branzi – Oggetti e territori
In questa occasione vengono esposti alcuni oggetti ideati da Branzi negli ultimi anni – tratti dalle serie Canneti 2006, Simbiosi 2005, Blister, Enzimi 2005, Sciami 2006, Sugheri 2007, Uomini e fiori 2006, Portali 2007, Cestini elastici, Wireless, Età del Bronzo – e tre recenti video, Territorio Enzimatico, Pineta di Architettura e Agricoltura residenziale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 24 maggio alle ore 18.00 presso la Pinacoteca Civica di Como si inaugura una mostra di Andrea Branzi intitolata Oggetti e territori.
In questa occasione vengono esposti alcuni oggetti ideati da Branzi negli ultimi anni – tratti dalle serie Canneti 2006, Simbiosi 2005, Blister, Enzimi 2005, Sciami 2006, Sugheri 2007, Uomini e fiori 2006, Portali 2007, Cestini elastici, Wireless, Età del Bronzo – e tre recenti video, Territorio Enzimatico, Pineta di Architettura e Agricoltura residenziale.
La mostra è prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como ed è curata dall’Associazione Lythos e da Roberto Borghi.
Come scrive lo stesso Branzi, Oggetti e territori è una mostra focalizzata “sul mio lavoro di ricerca sperimentale che si colloca tra design e progettazione di nuovi territori urbani, e che nasce dal superamento dell’idea della città come struttura rigida, architettonica, incapace di trasformarsi nel tempo, a favore di una lettura più realistica della realtà metropolitana intesa come territorio dinamico, le cui qualità espressive e funzionali sono costituite oggi dal flusso della merce, delle informazioni e dei servizi. Una città dunque dove i micro progetti, i sotto sistemi ambientali, gli oggetti d’uso e decorativi sono i nuovi protagonisti della scena urbana.
Questo tipo di ricerca teorica e sperimentale affronta il tema di una possibile convivenza dinamica tra natura e tecnologia, tra città e agricoltura, superando i limiti caratteristici della modernità forte e concentrata tipica del XX secolo, sempre impegnata alla ricerca di soluzioni definitive e di segni permanenti, a favore di una nuova logica progettuale che segue modello di una nuova modernità debole e diffusa, che opera cioè attraverso processi reversibili, assetti variabili e dispositivi incompleti, ma in grado proprio per questo di assecondare il continuo cambiamento sociale e tecnologico.
Oggetti e territori nasce quindi nello spirito sperimentale del XXI secolo, come prima ipotesi di un nuovo rapporto tra la grande e la piccola scala, tra l’infinitamente complesso e l’infinitamente semplice, tra qualità territoriali e qualità poetiche. Scavalcando la mediazione dell’architettura, la mia ricerca si sviluppa definendo la città come un insieme prodotti, servizi e informazioni, e il design come una attività che produce le nuove qualità urbane.”
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria Milly Pozzi, può essere visitata sino al 20 luglio 2008.
In occasione della mostra Silvana Editoriale pubblica un libro sul lavoro di Andrea Branzi con una conversazione tra il designer e Manolo De Giorgi.
Andrea Branzi è nato a Firenze nel 1938. Vive e lavora a Milano. Dal 1967 si occupa di design industriale e sperimentale, architettura, progettazione urbana, didattica e promozione culturale.
Ha collaborato con le maggiori aziende produttrici di design in Italia e all'estero, come Alessi, Artemide, Cassina, Poltronova, Vitra, Zanotta, con le quali ha sviluppato la realizzazione di prodotti e ricerche sui temi dei nuovi scenari nella casa, nell'ufficio, nella città.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e a molte edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Venezia. Ha tenuto mostre personali in vari musei internazionali, tra cui il Museo delle Arti Decorative di Montreal, il Museo delle Arti Decorative di Parigi, il CAYC di Buenos Aires, la Tokyo Design Agency e nel 1997 Documenta X di Kassel.
Nel 1996 è stato curatore di due mostre destinate a porre le basi del nuovo Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano, di cui ha anche curato il catalogo “Il design italiano 1963-1990” pubblicato da Electa.
Nel 1983 è stato tra i fondatori di Domus Academy, scuola internazionale di design a livello post-universitario, di cui è stato direttore e dove tiene corsi didattici e seminari.
Pubblicista, collabora con le principali riviste italiane e straniere. Vasta è la sua attività di teorico e saggista.
Nel 1987 gli è stato assegnato il Compasso d'Oro Speciale per la sua opera complessiva di progettista e teorico.
Attualmente è professore ordinario e presidente del Corso di Laurea in Design degli Interni alla Facoltà di Disegno Industriale al Politecnico di Milano e Curatore Scientifico del Triennale Design Museum.
Presso la Fondazione Cartier di Parigi è tuttora in corso una sua mostra personale.
Nel mese di maggio 2008 gli verrà conferita la Laurea Honoris Causa dall’Università della Sapienza a Roma.
In questa occasione vengono esposti alcuni oggetti ideati da Branzi negli ultimi anni – tratti dalle serie Canneti 2006, Simbiosi 2005, Blister, Enzimi 2005, Sciami 2006, Sugheri 2007, Uomini e fiori 2006, Portali 2007, Cestini elastici, Wireless, Età del Bronzo – e tre recenti video, Territorio Enzimatico, Pineta di Architettura e Agricoltura residenziale.
La mostra è prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como ed è curata dall’Associazione Lythos e da Roberto Borghi.
Come scrive lo stesso Branzi, Oggetti e territori è una mostra focalizzata “sul mio lavoro di ricerca sperimentale che si colloca tra design e progettazione di nuovi territori urbani, e che nasce dal superamento dell’idea della città come struttura rigida, architettonica, incapace di trasformarsi nel tempo, a favore di una lettura più realistica della realtà metropolitana intesa come territorio dinamico, le cui qualità espressive e funzionali sono costituite oggi dal flusso della merce, delle informazioni e dei servizi. Una città dunque dove i micro progetti, i sotto sistemi ambientali, gli oggetti d’uso e decorativi sono i nuovi protagonisti della scena urbana.
Questo tipo di ricerca teorica e sperimentale affronta il tema di una possibile convivenza dinamica tra natura e tecnologia, tra città e agricoltura, superando i limiti caratteristici della modernità forte e concentrata tipica del XX secolo, sempre impegnata alla ricerca di soluzioni definitive e di segni permanenti, a favore di una nuova logica progettuale che segue modello di una nuova modernità debole e diffusa, che opera cioè attraverso processi reversibili, assetti variabili e dispositivi incompleti, ma in grado proprio per questo di assecondare il continuo cambiamento sociale e tecnologico.
Oggetti e territori nasce quindi nello spirito sperimentale del XXI secolo, come prima ipotesi di un nuovo rapporto tra la grande e la piccola scala, tra l’infinitamente complesso e l’infinitamente semplice, tra qualità territoriali e qualità poetiche. Scavalcando la mediazione dell’architettura, la mia ricerca si sviluppa definendo la città come un insieme prodotti, servizi e informazioni, e il design come una attività che produce le nuove qualità urbane.”
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria Milly Pozzi, può essere visitata sino al 20 luglio 2008.
In occasione della mostra Silvana Editoriale pubblica un libro sul lavoro di Andrea Branzi con una conversazione tra il designer e Manolo De Giorgi.
Andrea Branzi è nato a Firenze nel 1938. Vive e lavora a Milano. Dal 1967 si occupa di design industriale e sperimentale, architettura, progettazione urbana, didattica e promozione culturale.
Ha collaborato con le maggiori aziende produttrici di design in Italia e all'estero, come Alessi, Artemide, Cassina, Poltronova, Vitra, Zanotta, con le quali ha sviluppato la realizzazione di prodotti e ricerche sui temi dei nuovi scenari nella casa, nell'ufficio, nella città.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e a molte edizioni della Triennale di Milano e della Biennale di Venezia. Ha tenuto mostre personali in vari musei internazionali, tra cui il Museo delle Arti Decorative di Montreal, il Museo delle Arti Decorative di Parigi, il CAYC di Buenos Aires, la Tokyo Design Agency e nel 1997 Documenta X di Kassel.
Nel 1996 è stato curatore di due mostre destinate a porre le basi del nuovo Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano, di cui ha anche curato il catalogo “Il design italiano 1963-1990” pubblicato da Electa.
Nel 1983 è stato tra i fondatori di Domus Academy, scuola internazionale di design a livello post-universitario, di cui è stato direttore e dove tiene corsi didattici e seminari.
Pubblicista, collabora con le principali riviste italiane e straniere. Vasta è la sua attività di teorico e saggista.
Nel 1987 gli è stato assegnato il Compasso d'Oro Speciale per la sua opera complessiva di progettista e teorico.
Attualmente è professore ordinario e presidente del Corso di Laurea in Design degli Interni alla Facoltà di Disegno Industriale al Politecnico di Milano e Curatore Scientifico del Triennale Design Museum.
Presso la Fondazione Cartier di Parigi è tuttora in corso una sua mostra personale.
Nel mese di maggio 2008 gli verrà conferita la Laurea Honoris Causa dall’Università della Sapienza a Roma.
24
maggio 2008
Andrea Branzi – Oggetti e territori
Dal 24 maggio al 20 luglio 2008
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CIVICA – PALAZZO VOLPI
Como, Via Armando Diaz, 84, (Como)
Como, Via Armando Diaz, 84, (Como)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 9.30 – 12.30 e 14.00 – 17.00
domenica 10.00 – 13.00
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore