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Andrea Caretto & Raffaella Spagna – Giardino Esculenta Lazzaro 01
installazione permanente
Comunicato stampa
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L’installazione realizzata all’interno del giardino della Biblioteca di Moncalieri costituisce una tappa di un progetto artistico più ampio, avviato dai due autori nel 2004 e denominato Esculenta Lazzaro - azione di rivitalizzazione di organismi vegetali coltivati. Il progetto affronta i temi della domesticazione, del rapporto selvatico / coltivato e, più in generale, delle relazioni tra uomo, organismi vegetali e territorio.
L’installazione occupa una fascia di ampiezza pari a circa 2,5 x 8 metri, situata nel nuovo giardino della biblioteca di Moncalieri, ed è formata da numerose specie di organismi vegetali provenienti da un processo denominato “rivitalizzazione”; si tratta di ortaggi acquistati sul mercato che, attraverso particolari tecniche, vengono “rivitalizzati” e messi nuovamente a dimora nella terra per permettere il completamento del loro ciclo vitale caratteristico, sino alla fioritura e alla fruttificazione.
La maggior parte delle piante del Giardino ESCULENTA Lazzaro 01 proviene dall’installazione realizzata dai due autori per la mostra T1 – Triennale di Torino - La sindrome di Pantagruel, che è stata esposta da novembre a marzo 2006 presso il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli. Altre piante sono state appositamente “rivitalizzate” per l’installazione alla Biblioteca di Moncalieri.
Con il passare del tempo, gli ortaggi rivitalizzati, liberi di manifestare la propria reale sembianza, crescono e portano progressivamente a termine il proprio ciclo vitale - interrotto a causa dell’immissione sul mercato a scopo alimentare - riproducendosi, autodisseminandosi, in un stato di inconsueta selvaticità. Nel tempo il giardino assume quindi un aspetto sempre più rigoglioso e movimentato differenziandosi progressivamente rispetto al prato circostante. Le forme ben conosciute del cibo-ortaggio assumono “nuove” fisionomie prodotte dal naturale processo di crescita; fisionomie e forme che appaiono allo sguardo dell’acquirente-consumatore di ortaggi, come innaturali deformità.
Il progetto ESCULENTA Lazzaro, prende vita da un'istintiva necessità di conoscere e rivelare la vitalità latente di alcuni materiali commestibili quotidianamente consumati: ortaggi e frutta.
Il punto di vista dal quale l'indagine prende spunto, lascia da parte il consueto modo di considerare i prodotti ortofrutticoli come oggetto-merce e/o alimenti da consumare, per rivolgere completamente l'attenzione al “soggetto vegetale” inteso come organismo vivente, animato da un proprio ciclo vitale.
La sottrazione del prodotto ortofrutticolo dal circuito commerciale della piccola e grande distribuzione, dà il via allo studio del soggetto vegetale, attraverso la riattivazione della sua vitalità sospesa, sbloccando il limite alla crescita imposto dalle necessità alimentari umane e permettendo il manifestarsi delle successive fasi del suo ciclo vitale: crescita, fioritura, produzione dei semi e morte.
L’installazione occupa una fascia di ampiezza pari a circa 2,5 x 8 metri, situata nel nuovo giardino della biblioteca di Moncalieri, ed è formata da numerose specie di organismi vegetali provenienti da un processo denominato “rivitalizzazione”; si tratta di ortaggi acquistati sul mercato che, attraverso particolari tecniche, vengono “rivitalizzati” e messi nuovamente a dimora nella terra per permettere il completamento del loro ciclo vitale caratteristico, sino alla fioritura e alla fruttificazione.
La maggior parte delle piante del Giardino ESCULENTA Lazzaro 01 proviene dall’installazione realizzata dai due autori per la mostra T1 – Triennale di Torino - La sindrome di Pantagruel, che è stata esposta da novembre a marzo 2006 presso il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli. Altre piante sono state appositamente “rivitalizzate” per l’installazione alla Biblioteca di Moncalieri.
Con il passare del tempo, gli ortaggi rivitalizzati, liberi di manifestare la propria reale sembianza, crescono e portano progressivamente a termine il proprio ciclo vitale - interrotto a causa dell’immissione sul mercato a scopo alimentare - riproducendosi, autodisseminandosi, in un stato di inconsueta selvaticità. Nel tempo il giardino assume quindi un aspetto sempre più rigoglioso e movimentato differenziandosi progressivamente rispetto al prato circostante. Le forme ben conosciute del cibo-ortaggio assumono “nuove” fisionomie prodotte dal naturale processo di crescita; fisionomie e forme che appaiono allo sguardo dell’acquirente-consumatore di ortaggi, come innaturali deformità.
Il progetto ESCULENTA Lazzaro, prende vita da un'istintiva necessità di conoscere e rivelare la vitalità latente di alcuni materiali commestibili quotidianamente consumati: ortaggi e frutta.
Il punto di vista dal quale l'indagine prende spunto, lascia da parte il consueto modo di considerare i prodotti ortofrutticoli come oggetto-merce e/o alimenti da consumare, per rivolgere completamente l'attenzione al “soggetto vegetale” inteso come organismo vivente, animato da un proprio ciclo vitale.
La sottrazione del prodotto ortofrutticolo dal circuito commerciale della piccola e grande distribuzione, dà il via allo studio del soggetto vegetale, attraverso la riattivazione della sua vitalità sospesa, sbloccando il limite alla crescita imposto dalle necessità alimentari umane e permettendo il manifestarsi delle successive fasi del suo ciclo vitale: crescita, fioritura, produzione dei semi e morte.
19
settembre 2006
Andrea Caretto & Raffaella Spagna – Giardino Esculenta Lazzaro 01
19 settembre 2006
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA A. ARDUINO
Moncalieri, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 31, (Torino)
Moncalieri, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 31, (Torino)
Vernissage
19 Settembre 2006, ore 18
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