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Andrea Cereda – Cloud_States of Mind
Per la quarta edizione di “A porte chiuse” (installazioni visibili per tutta l’estate direttamente dalla strada), Leogalleries ospita Andrea Cereda con “Cloud_States of Mind”: una nuvola di ferro, attraversata da un tubo luminoso che cambia colore, metafora del pensiero e degli stati d’animo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche quest’anno LeoGalleries regala alla città, per la pausa estiva, un’installazione a porte chiuse visibile direttamente dalla strada, a qualunque ora del giorno.
Protagonista di questa quarta edizione è l’opera “Cloud_States of Mind” di Andrea Cereda, che torna in galleria dopo la coinvolgente mostra personale “Solido apparente” del marzo 2024.
Una nuvola di ferro, galleggia a mezz’aria. Un involucro, un contenitore, un catalizzatore a flusso alternato di pensieri/immagini attraversato da un tubo luminoso. Quasi organismo vivente, la nuvola raccoglie e restituisce quello che capta, che sente, modulandolo in entrata e in uscita con colori diversi, gli stati d’animo appunto, di coloro che intercetta.
Poi, dopo alcune ore si spegne. Una breve pausa, e ricomincia.
“La nuvola”, scrive nei suoi appunti progettuali Andrea Cereda, “è una metafora della mente e dei suoi stati emotivi. I colori cambiano come le emozioni: a volte caldi e accoglienti, altre volte freddi, taglienti, instabili. L’osservatore si ritrova immerso in questa forma che sembra reagire, respirare, offrendogli una riflessione sulle fragilità e sulla mutevolezza della psiche. Ma ‘Cloud_States of Mind’ ha anche una lettura più ampia, legata al mondo digitale. La forma della nuvola rimanda inevitabilmente al ‘cloud’ dei social network, quel contenitore immateriale dove ogni giorno riversiamo immagini, parole, pensieri. Un luogo apparentemente neutro ma in realtà carico di aspettative, filtri e giudizi. In questo spazio condiviso e osservato, le emozioni vengono esposte, validate o respinte, dando origine a stati mentali sempre più instabili e, talvolta, pericolosi. L’opera diventa quindi anche una critica sottile e poetica alla società della connessione costante: la nuvola non è solo un simbolo del pensiero e del sentimento, ma anche un’allusione al peso che l’esposizione pubblica ha sulla nostra vita interiore”.
Andrea Cereda arriva al mondo dell’arte passando per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità. Per realizzare i suoi lavori utilizza ferro e lamiere di vecchi bidoni scoloriti, consunti, arrugginiti, recuperati in discarica o trovati in qualche casolare abbandonato, assemblati tra loro e tenuti insieme da cuciture o da saldature “urgenti”, come ama definirle l’artista. Le sue opere partono dal materiale trovato e si fondano su un’idea estetica e concettuale di base che in fase realizzativa lascia molto spazio all’istinto.
Nato a Lecco nel 1961, Andrea Cereda vive a Robbiate, in Brianza.
La sua attività espositiva inizia nel 2001. Da allora, molte le mostre sia in Italia che all’estero. Da anni collabora con LeoGalleries.
Protagonista di questa quarta edizione è l’opera “Cloud_States of Mind” di Andrea Cereda, che torna in galleria dopo la coinvolgente mostra personale “Solido apparente” del marzo 2024.
Una nuvola di ferro, galleggia a mezz’aria. Un involucro, un contenitore, un catalizzatore a flusso alternato di pensieri/immagini attraversato da un tubo luminoso. Quasi organismo vivente, la nuvola raccoglie e restituisce quello che capta, che sente, modulandolo in entrata e in uscita con colori diversi, gli stati d’animo appunto, di coloro che intercetta.
Poi, dopo alcune ore si spegne. Una breve pausa, e ricomincia.
“La nuvola”, scrive nei suoi appunti progettuali Andrea Cereda, “è una metafora della mente e dei suoi stati emotivi. I colori cambiano come le emozioni: a volte caldi e accoglienti, altre volte freddi, taglienti, instabili. L’osservatore si ritrova immerso in questa forma che sembra reagire, respirare, offrendogli una riflessione sulle fragilità e sulla mutevolezza della psiche. Ma ‘Cloud_States of Mind’ ha anche una lettura più ampia, legata al mondo digitale. La forma della nuvola rimanda inevitabilmente al ‘cloud’ dei social network, quel contenitore immateriale dove ogni giorno riversiamo immagini, parole, pensieri. Un luogo apparentemente neutro ma in realtà carico di aspettative, filtri e giudizi. In questo spazio condiviso e osservato, le emozioni vengono esposte, validate o respinte, dando origine a stati mentali sempre più instabili e, talvolta, pericolosi. L’opera diventa quindi anche una critica sottile e poetica alla società della connessione costante: la nuvola non è solo un simbolo del pensiero e del sentimento, ma anche un’allusione al peso che l’esposizione pubblica ha sulla nostra vita interiore”.
Andrea Cereda arriva al mondo dell’arte passando per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità. Per realizzare i suoi lavori utilizza ferro e lamiere di vecchi bidoni scoloriti, consunti, arrugginiti, recuperati in discarica o trovati in qualche casolare abbandonato, assemblati tra loro e tenuti insieme da cuciture o da saldature “urgenti”, come ama definirle l’artista. Le sue opere partono dal materiale trovato e si fondano su un’idea estetica e concettuale di base che in fase realizzativa lascia molto spazio all’istinto.
Nato a Lecco nel 1961, Andrea Cereda vive a Robbiate, in Brianza.
La sua attività espositiva inizia nel 2001. Da allora, molte le mostre sia in Italia che all’estero. Da anni collabora con LeoGalleries.
24
luglio 2025
Andrea Cereda – Cloud_States of Mind
Dal 24 luglio al 06 settembre 2025
arte contemporanea
Location
LEOGALLERIES
Monza, Via Raffaele De Gradi, 10, (Monza E Brianza)
Monza, Via Raffaele De Gradi, 10, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
24 Luglio 2025, dalle 21,00
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