Il lungo percorso artistico di Andrea Nidiaci, pittore toscano formatosi tra Firenze e Pisa, riassume una sperimentazione quasi eclettica di stili, nel solco delle grandi poetiche moderne di fine Ottocento e inizi del Novecento, nella realizzazione di una autonoma e sintetica matrice concettuale portante. La rivisitazione delle più grandi esperienze rivoluzionarie in pittura, dall’Impressionismo a Cézanne, a Van Gogh e Gauguin, fino all’Espressionismo di matrice nord-europea, si sposta dall’omaggio esplicitamente citazionista ad una appropriazione e rielaborazione in chiave personalistica ed inedita, nel concretizzarsi di una ricerca pittorica che si interroga sulla scansione temporale dei vissuti, dallo scorrere inesorabile del tempo al ritorno immediato e quasi fantasmatico dei ricordi, attraverso una percezione sensoriale spesso immediata ed in immersione emozionale e quasi totalizzante nell’elemento naturale e nell’ambiente antropologico dell’uomo.