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Andrea Nisbet – Di (in)te(n)se irrequietudini
L’installazione di Andrea Nisbet devasta lo spirito perché lo frantuma. Così come frantuma lo spazio, lo muta con violenza e costringe il visitatore ad un percorso alternativo, sconosciuto, imprevedibile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Il Divano di George - Modena è lieta di invitarVi all'opening della mostra di Andrea Nisbet, che si terrà sabato 14 Maggio 2005 dalle 18.00 alle 20.30 presso il nostro spazio di Via Bonacorsa 8/a.
Deve succedere qualcosa. Succede solo l’attesa, un presagio di morte che non trova conferma. Ma è un illuso chi pensa di poter scegliere un innocuo finale: in cuor suo sa che il destino è segnato. Dio non voglia che i demoni su quattro ruote di Nisbet – infuocate gocce d’olio imprigionate su rame e ferro – prendano vita. L’artista torinese ha tolto loro l’anima un istante prima dello scontro, dell’incidente, della distruzione.
Ma non è stato un gesto di clemenza da parte sua, ha solo voluto concedere un istante di sollievo: un’impronta di china sulla carta, il sussurro di una presenza umana, tanto desiderata quanto invisibile e forse solo sognata. Per chiunque abbia il coraggio di smarrirsi, il sollievo è però finito. Esiste solo la certezza dell’inevitabile. Esistono solo pezzi di – quelle? altre? - automobili, morbidi acquarelli da custodire in un rigido cubo di legno e vetro. Frammenti di un passato in un cassetto chiuso a chiave. Tutto quello che resterebbe se…
“Di (in)te(n)se irrequietudini”. L’installazione di Andrea Nisbet devasta lo spirito perché lo frantuma. Così come frantuma lo spazio, lo muta con violenza e costringe il visitatore ad un percorso alternativo, sconosciuto, imprevedibile. E’ il muro – bianco e concavo, che abbraccia e respinge – a dettare legge. La legge invocata dai busti di cera, l’uno spaccato e in parte dimenticato, l’altra nella sua fiera interezza. Ma entrambi di cera. La legge ribadita dalla candela accesa. Che ora annerisce solo il muro, ma più tardi potrebbe farsi ardita ed avvicinarsi alle sagome.
Deve succedere qualcosa. Succede solo l’attesa, un presagio di morte che non trova conferma. Ma è un illuso chi pensa di poter scegliere un innocuo finale: in cuor suo sa che il destino è segnato. Dio non voglia che i demoni su quattro ruote di Nisbet – infuocate gocce d’olio imprigionate su rame e ferro – prendano vita. L’artista torinese ha tolto loro l’anima un istante prima dello scontro, dell’incidente, della distruzione.
Ma non è stato un gesto di clemenza da parte sua, ha solo voluto concedere un istante di sollievo: un’impronta di china sulla carta, il sussurro di una presenza umana, tanto desiderata quanto invisibile e forse solo sognata. Per chiunque abbia il coraggio di smarrirsi, il sollievo è però finito. Esiste solo la certezza dell’inevitabile. Esistono solo pezzi di – quelle? altre? - automobili, morbidi acquarelli da custodire in un rigido cubo di legno e vetro. Frammenti di un passato in un cassetto chiuso a chiave. Tutto quello che resterebbe se…
“Di (in)te(n)se irrequietudini”. L’installazione di Andrea Nisbet devasta lo spirito perché lo frantuma. Così come frantuma lo spazio, lo muta con violenza e costringe il visitatore ad un percorso alternativo, sconosciuto, imprevedibile. E’ il muro – bianco e concavo, che abbraccia e respinge – a dettare legge. La legge invocata dai busti di cera, l’uno spaccato e in parte dimenticato, l’altra nella sua fiera interezza. Ma entrambi di cera. La legge ribadita dalla candela accesa. Che ora annerisce solo il muro, ma più tardi potrebbe farsi ardita ed avvicinarsi alle sagome.
14
maggio 2005
Andrea Nisbet – Di (in)te(n)se irrequietudini
Dal 14 maggio al 29 giugno 2005
arte contemporanea
Location
IL DIVANO DI GEORGE
Modena, Via Bonacorsa, 8A, (Modena)
Modena, Via Bonacorsa, 8A, (Modena)
Orario di apertura
mer_ven_dom 16,30-19,30; sab 10,30-12,30 e 16,30-19,30. Tutti giorni su appuntamento
Vernissage
14 Maggio 2005, ore 18-20,30
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