Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Andrey Bilzho – Venezia. Insight/Outlook
I paesaggi di Bilzho non hanno traccia di presenze umane, il solo protagonista è l’artista stesso, che interpreta con la sua malinconica ironia la narrazione di una Venezia vista attraverso gli occhi di un uomo, che ha fatto della sua vita un inno a una graffiante e insieme poetica ricerca creativa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura al pubblico domenica 21 dicembre 2025, alla Galleria 200C la mostra personale “Venezia Insight/Outlook” dell’artista Andrey Bilzho, a cura di Olga Strada, visitabile fino al 25 gennaio 2026.
Saranno esposte 25 vedute di Venezia dipinte su vecchie ante di legno trovate in giro per la città che l’artista ha rielaborato conferendo loro una nuova vita. La città lagunare perde la sua classica immagine da cartolina e si trasforma in un mondo giocoso, popolato di gabbiani, palle di sole infuocate, navi tra i flutti di una laguna notturna. La sua Venezia si stende come una skyline lungo le assi allungate e strette. Il fondo oro del cielo è un rimando alla matrice bizantina della città così come di alcune delle tavole di Antonio Vivarini o dei trecenteschi veneziani.
I paesaggi di Bilzho non hanno traccia di presenze umane, il solo protagonista è l’artista stesso, che interpreta con la sua malinconica ironia la narrazione di una Venezia vista attraverso gli occhi di un uomo, che ha fatto della sua vita un inno a una graffiante e insieme poetica ricerca creativa.
Come la stessa curatrice Olga Strada dichiara nel suo testo critico Venezia, la luna… e Andrej Bilzho: “Venezia e Andrej Bilzho. Un binomio che agli occhi di un lettore italiano dice ben poco, tranne, naturalmente, la parte che riguarda la città lagunare. Bilzho, chi è costui? Cosa c’entra con Venezia? Bisogna fare qualche passo indietro per spiegare chi sia e quale ruolo giochi nel contesto del nostro “racconto per immagini”. Per chi negli anni ‘90 abbia avuto una certa dimestichezza con Mosca e la sua intellighenzia bohémienne, la figura di Andrej Bilzho è nota in primo luogo per il fumetto Petrovich, frutto dalla sua fantasia. In secondo luogo, per aver dato vita all’omonimo club, anch’esso ispirato a questo singolare personaggio. Il “Petrovich” (KLUB-RESTORAN) è tuttora un luogo di ritrovo, amato da moscoviti e stranieri di stanza a Mosca, per chi è alla ricerca di certe atmosfere nostalgiche, dove musica, poesia, cibo, si rincorrono in spazi arredati con memorabilia di gusto retro.
Forte di una capacità di racconto fluida e al tempo stesso acuta, Andrej Bilzho, innamoratosi perdutamente di Venezia, si è cimentato nell’impresa di scrivere una guida dedicata alla regina dell’Adriatico. Classificare Moja Venecija (Bilzho, 2014) e Moja Venecija-2 (Bilzho, 2020) come semplici guide è senza dubbio una diminutio. La città raccontata da Bilzho è molto di più di un vademecum, perché accompagna il lettore, russo e non solo, nelle stanze segrete di storie veneziane accadute in un recente passato, scopre luoghi poco noti e ne narra l’origine, segue le tracce delle presenze russe che nei secoli hanno percorso i masegni della città, presenta personaggi internazionali divenuti parte integrante del contesto veneziano. L’autore offre un ritratto della città anche attraverso il prisma del suo Petrovich, che passeggia accanto a lui alla ricerca di piccole storie, di antiche tradizioni, narrate con la leggerezza di chi ha uno sguardo non appannato dagli stereotipi. In questo senso il suo creatore riflette un’attitudine molto russa, quella cioè di non accontentarsi di una visione, come nella celebra pianta di Jacopo de Barbari, a volo d’uccello. Bilzho e il suo alter ego Petrovich si addentrano nel corpo della città, attraverso calli, squeri, campi, musei, palazzi per trovare quindi ristoro in uno dei tanti bacari dove riflettere sulla sua duplice natura: Ad afferrarla per la coda, se Venezia fosse un pesce, o per l’orlo della sottana, se Venezia fosse una dama, sono riusciti solo i poeti che scrivono in versi e solo un poeta che scrive in prosa. Ho qui naturalmente in mente lo splendido saggio Fondamenta degli incurabili di Josif Brodskij. Ho voluto cimentarmi anche io ad afferrare Venezia per la coda, se fosse un pesce, e per l’orlo della sottana, se fosse una dama. Questo è il mio tentativo. Ed è per questo che ho intitolato il libro La mia Venezia.”
Breve Bio di Andrey Bilzho
Andrey Bilzho è nato a Mosca nel 1953, dal 2022 vive a Venezia. È un vignettista, pittore, umorista, psichiatra russo, candidato in Scienze Mediche. Lavora nel settore dell'illustrazione dei libri, del libro d'autore, dell'animazione e del design d'interni. Fondatore del ristorante-club Petrovich, imprenditore. Autore di numerose pubblicazioni. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private.
“Venezia. Insight/Outlook” personale di Andrey Bilzho
Galleria 200C Giudecca di Olga Strada
Fondamenta San Giacomo 200/C, Venezia
Orari: da giovedì a sabato dalle 11:00 alle 17:00
www.galleria200cgiudecca.com
mail: olga1strada@gmail.com
Saranno esposte 25 vedute di Venezia dipinte su vecchie ante di legno trovate in giro per la città che l’artista ha rielaborato conferendo loro una nuova vita. La città lagunare perde la sua classica immagine da cartolina e si trasforma in un mondo giocoso, popolato di gabbiani, palle di sole infuocate, navi tra i flutti di una laguna notturna. La sua Venezia si stende come una skyline lungo le assi allungate e strette. Il fondo oro del cielo è un rimando alla matrice bizantina della città così come di alcune delle tavole di Antonio Vivarini o dei trecenteschi veneziani.
I paesaggi di Bilzho non hanno traccia di presenze umane, il solo protagonista è l’artista stesso, che interpreta con la sua malinconica ironia la narrazione di una Venezia vista attraverso gli occhi di un uomo, che ha fatto della sua vita un inno a una graffiante e insieme poetica ricerca creativa.
Come la stessa curatrice Olga Strada dichiara nel suo testo critico Venezia, la luna… e Andrej Bilzho: “Venezia e Andrej Bilzho. Un binomio che agli occhi di un lettore italiano dice ben poco, tranne, naturalmente, la parte che riguarda la città lagunare. Bilzho, chi è costui? Cosa c’entra con Venezia? Bisogna fare qualche passo indietro per spiegare chi sia e quale ruolo giochi nel contesto del nostro “racconto per immagini”. Per chi negli anni ‘90 abbia avuto una certa dimestichezza con Mosca e la sua intellighenzia bohémienne, la figura di Andrej Bilzho è nota in primo luogo per il fumetto Petrovich, frutto dalla sua fantasia. In secondo luogo, per aver dato vita all’omonimo club, anch’esso ispirato a questo singolare personaggio. Il “Petrovich” (KLUB-RESTORAN) è tuttora un luogo di ritrovo, amato da moscoviti e stranieri di stanza a Mosca, per chi è alla ricerca di certe atmosfere nostalgiche, dove musica, poesia, cibo, si rincorrono in spazi arredati con memorabilia di gusto retro.
Forte di una capacità di racconto fluida e al tempo stesso acuta, Andrej Bilzho, innamoratosi perdutamente di Venezia, si è cimentato nell’impresa di scrivere una guida dedicata alla regina dell’Adriatico. Classificare Moja Venecija (Bilzho, 2014) e Moja Venecija-2 (Bilzho, 2020) come semplici guide è senza dubbio una diminutio. La città raccontata da Bilzho è molto di più di un vademecum, perché accompagna il lettore, russo e non solo, nelle stanze segrete di storie veneziane accadute in un recente passato, scopre luoghi poco noti e ne narra l’origine, segue le tracce delle presenze russe che nei secoli hanno percorso i masegni della città, presenta personaggi internazionali divenuti parte integrante del contesto veneziano. L’autore offre un ritratto della città anche attraverso il prisma del suo Petrovich, che passeggia accanto a lui alla ricerca di piccole storie, di antiche tradizioni, narrate con la leggerezza di chi ha uno sguardo non appannato dagli stereotipi. In questo senso il suo creatore riflette un’attitudine molto russa, quella cioè di non accontentarsi di una visione, come nella celebra pianta di Jacopo de Barbari, a volo d’uccello. Bilzho e il suo alter ego Petrovich si addentrano nel corpo della città, attraverso calli, squeri, campi, musei, palazzi per trovare quindi ristoro in uno dei tanti bacari dove riflettere sulla sua duplice natura: Ad afferrarla per la coda, se Venezia fosse un pesce, o per l’orlo della sottana, se Venezia fosse una dama, sono riusciti solo i poeti che scrivono in versi e solo un poeta che scrive in prosa. Ho qui naturalmente in mente lo splendido saggio Fondamenta degli incurabili di Josif Brodskij. Ho voluto cimentarmi anche io ad afferrare Venezia per la coda, se fosse un pesce, e per l’orlo della sottana, se fosse una dama. Questo è il mio tentativo. Ed è per questo che ho intitolato il libro La mia Venezia.”
Breve Bio di Andrey Bilzho
Andrey Bilzho è nato a Mosca nel 1953, dal 2022 vive a Venezia. È un vignettista, pittore, umorista, psichiatra russo, candidato in Scienze Mediche. Lavora nel settore dell'illustrazione dei libri, del libro d'autore, dell'animazione e del design d'interni. Fondatore del ristorante-club Petrovich, imprenditore. Autore di numerose pubblicazioni. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private.
“Venezia. Insight/Outlook” personale di Andrey Bilzho
Galleria 200C Giudecca di Olga Strada
Fondamenta San Giacomo 200/C, Venezia
Orari: da giovedì a sabato dalle 11:00 alle 17:00
www.galleria200cgiudecca.com
mail: olga1strada@gmail.com
21
dicembre 2025
Andrey Bilzho – Venezia. Insight/Outlook
Dal 21 dicembre 2025 al 25 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
Galleria 200C Giudecca
Venezia, Fondamenta San Giacomo, 200, (VE)
Venezia, Fondamenta San Giacomo, 200, (VE)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 11-17
Ufficio stampa
Stefania Vaghi
Autore
Curatore







