Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Angelo Davoli – Cantiere Morini work in progress
La mostra di Angelo Davoli a Palazzo Casotti permetterà a un pubblico più ampio di conoscere nei particolari l’entusiasmante esperienza estiva, che ha visto assieme al lavoro nei rispettivi campi tre importanti artisti come Bigonzetti, Ligabue e lo stesso Davoli in un’operazione che ha saputo unire il valore dell’evento all’azione materiale permanente e visibile sull’area industriale della Val d’Enza interessata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia si prepara a inaugurare la sua terza edizione, la presentazione al pubblico e alla stampa è fissata per venerdì 5 marzo al Cinema “Al Corso” a Reggio Emilia. Strumento strategico della Provincia di Reggio Emilia per diffondere e applicare nel concreto i principi suggeriti dalla Convenzione europea del paesaggio, la Biennale reggiana - iniziativa unica in Italia nella sua particolare e originale articolazione -, proporrà anche nel 2010 molteplici generi d’attività, dagli eventi di carattere artistico e spettacolare a quelli di approfondimento tecnico e culturale, per un ampio e variegato coinvolgimento della realtà locale.
Tra gli obiettivi principali della Biennale, curata dall’Assessorato Pianificazione, cultura, paesaggio e ambiente della Provincia, c’è infatti quello di divulgare una percezione diffusa del “paesaggio” come ampio tema valoriale, da non ridursi a scontato luogo comune, a idea banalizzata dell’ambiente come territorio-cartolina e che stia invece al centro delle più profonde relazioni identitarie che una comunità stabilisce con i luoghi in cui vive e con i quali interagisce.
I filoni di iniziative del 2010 saranno molteplici e trasversali ai diversi linguaggi contemporanei: la “Riqualificazione della Val d’Enza”, spettacoli e visite a monumenti storici per la salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale, progetti per la “Comprensione del paesaggio” attraverso l’opera di grandi fotografi, “Visioni e letture sul Paesaggio” con proiezioni filmiche e presentazioni di pubblicazioni, la “Promozione del patrimonio paesaggistico culturale” grazie a rassegne musicali, teatro, fiere eno-gastronomiche, la “Fruizione dell’arte nel paesaggio” con interventi di artisti e progettisti e infine l’importante versante della “Educazione al paesaggio”, grazie a master e progetti formativi per studenti e addetti ai lavori. Nel calendario avranno visibilità anche le buone pratiche che derivano da una visione organica degli strumenti di programmazione esistenti, come il recente Ptcp-Piano territoriale di coordinamento provinciale.
La Biennale 2010 comincerà con una prima serie di iniziative in programma il 26, 27 e 28 marzo che coinvolgeranno la città capoluogo, alcuni Comuni della provincia e importanti realtà italiane che si occupano delle tematiche relative al paesaggio, come il FAI - Fondo Ambiente Italiano e Italia Nostra, i cui progetti trovano ospitalità e collaborazione all'interno della programmazione reggiana.
Il Teatro Asioli di Correggio ospiterà infatti venerdì 26 la Compagnia Nazionale della Danza Aterballetto che interpreterà il riuscito “Certe notti”, progetto nato sotto l’egida della Biennale, che ha portato alla creazione di una nuova coreografia di Mauro Bigonzetti su musiche del rocker Luciano Ligabue, ambientata tra gli apparati scenici di Angelo Davoli.
Si tratta di un’iniziativa ricca di particolarità che ha avuto i suoi sviluppi in forme estremamente originali e artisticamente innovative. Ciò che si è progressivamente trasferito sulla scena è stato infatti il frutto di un vero happening tenutosi l’estate scorsa nella Cava Morini di Montecchio Emilia (RE), ove i suggestivi e titanici silos della nota azienda estrattiva sono stati rielaborati pittoricamente e filmati sul posto da Davoli, diventando così la scenografia della danza e al contempo un’opera permanente di land art. Dal cantiere e arena all’aperto al chiuso dei palcoscenici, l’apporto scenografico ha potuto poi traslarsi grazie alle tecnologie multimediali. Grande accoglienza di pubblico e critica c’è stata già dalla serata iniziale, riuscita e permeata di un’atmosfera memorabile.
La coraggiosa operazione, che ha dato inzio a una tournée di Aterballetto, costituisce anche un momento di concreta riqualificazione ambientale nella Val d’Enza, che si è arricchita di due vere e proprie “sentinelle” estetiche e corposamente visibili e sarà quindi seguita da altre iniziative simili.
Il ricavato dello spettacolo a Correggio si unirà a quello della cena successiva che si terrà presso Villa Rovere a Correggio di proprietà della “Corghi SPA”, per sostenere con il FAI di Reggio Emilia il progetto di riqualificazione del “Bosco di San Francesco” ad Assisi. Dell’iniziativa fanno parte anche le visite guidate a Correggio a cura del FAI che si terranno il 27 e 28 marzo.
Nella giornata di sabato 27 marzo due saranno gli appuntamenti ospitati a Reggio Emilia: alla mattina il Convegno “Curare il territorio per curare l’uomo” che la Biennale del Paesaggio organizza in collaborazione con le sezioni reggiane di Italia Nostra e dell’Associazione italiana Donne medico e al pomeriggio l’inaugurazione della mostra di Angelo Davoli dal titolo "Cantiere Morini work in progress" che resterà aperta a Palazzo Casotti fino al 25 aprile.
Nel primo caso, l’appuntamento convegnistico porterà la riflessione su uno dei temi nevralgici del dibattito contemporaneo circa i temi della programmazione territoriale: cioè la necessità di fare coesistere le esigenze dello sviluppo economico con le fondamentali priorità legate alla salute e alle condizioni ambientali, che da una crescita non controllata e gestita in modo poco eco-compatibile possono riportare conseguenze di estrema gravità per le persone.
Avrà luogo dalle ore 9 all’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Moderato dalla presidente del Consiglio regionale di Italia Nostra Marina Foschi, offrirà gli interventi dell’urbanista Vezio De Lucia e di Luca Carra, consiglieri nazionali di Italia Nostra.
La mostra di Angelo Davoli a Palazzo Casotti permetterà a un pubblico più ampio di conoscere nei particolari l’entusiasmante esperienza estiva, che ha visto assieme al lavoro nei rispettivi campi tre importanti artisti come Bigonzetti, Ligabue e lo stesso Davoli in un’operazione che ha saputo unire il valore dell’evento all’azione materiale permanente e visibile sull’area industriale della Val d’Enza interessata. Questa, grazie al lavoro svolto sulle infrastrutture presenti, si è caricata di nuove connotazioni che tracciano una possibile strada per la sua progressiva riqualificazione. Anche la mostra di Davoli sarà meta di visite organizzate dal FAI.
L’urgenza e l’importanza intellettuale del progetto Biennale del Paesaggio si fanno tanto più nevralgici nella vita culturale e pubblica del territorio, quanto più si evidenziano le tante contraddizioni di una società moderna ove gli interessi particolari, la limitatezza delle risorse, la mancanza di sensibilità da parte anche talvolta di ambienti che più dovrebbero essere avvertiti e coinvolti sui temi dello sviluppo compatibile causano forti criticità che mettono a rischio il presente e il futuro dell’ambiente, dei paesaggi e delle persone. La grande rivoluzione culturale necessaria per svoltare in senso virtuoso in un’area come quella emiliana, che da decenni consuma territorio in una forsennata crescita esponenziale delle aree urbanizzate per il dinamismo del proprio tessuto socio-economico, deve arrivare a tutti gli àmbiti di attività e riflessione. È perciò che la Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia propone dai suoi esordi questa caratteristica formula multidisciplinare, che ne fa un progetto contenitore di iniziative composite e volutamente eterogenee, capace di diventare un volano promotore di creatività e progettualità, attingendo anche ai numerosi fermenti che la realtà locale sa esprimere nei suoi diversi settori. In questo senso si motivano i numerosi rapporti costruttivi aperti dalla Biennale con realtà associazionistiche attive sul territorio come UNISCAPE, Italia Nostra, FAI, Legambiente, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Collegio dei Geometri della provincia di Reggio Emilia. La Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia gode anche dell’importante sostegno di un gruppo di realtà amiche che hanno deciso di sposarne gli ideali e la filosofia d’azione: Fondazione della Cassa di Risparmio di Reggio Emilia “Pietro Manodori”, Kerself, Ccpl, Landi Renzo spa e Coopsette.
Tra gli obiettivi principali della Biennale, curata dall’Assessorato Pianificazione, cultura, paesaggio e ambiente della Provincia, c’è infatti quello di divulgare una percezione diffusa del “paesaggio” come ampio tema valoriale, da non ridursi a scontato luogo comune, a idea banalizzata dell’ambiente come territorio-cartolina e che stia invece al centro delle più profonde relazioni identitarie che una comunità stabilisce con i luoghi in cui vive e con i quali interagisce.
I filoni di iniziative del 2010 saranno molteplici e trasversali ai diversi linguaggi contemporanei: la “Riqualificazione della Val d’Enza”, spettacoli e visite a monumenti storici per la salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale, progetti per la “Comprensione del paesaggio” attraverso l’opera di grandi fotografi, “Visioni e letture sul Paesaggio” con proiezioni filmiche e presentazioni di pubblicazioni, la “Promozione del patrimonio paesaggistico culturale” grazie a rassegne musicali, teatro, fiere eno-gastronomiche, la “Fruizione dell’arte nel paesaggio” con interventi di artisti e progettisti e infine l’importante versante della “Educazione al paesaggio”, grazie a master e progetti formativi per studenti e addetti ai lavori. Nel calendario avranno visibilità anche le buone pratiche che derivano da una visione organica degli strumenti di programmazione esistenti, come il recente Ptcp-Piano territoriale di coordinamento provinciale.
La Biennale 2010 comincerà con una prima serie di iniziative in programma il 26, 27 e 28 marzo che coinvolgeranno la città capoluogo, alcuni Comuni della provincia e importanti realtà italiane che si occupano delle tematiche relative al paesaggio, come il FAI - Fondo Ambiente Italiano e Italia Nostra, i cui progetti trovano ospitalità e collaborazione all'interno della programmazione reggiana.
Il Teatro Asioli di Correggio ospiterà infatti venerdì 26 la Compagnia Nazionale della Danza Aterballetto che interpreterà il riuscito “Certe notti”, progetto nato sotto l’egida della Biennale, che ha portato alla creazione di una nuova coreografia di Mauro Bigonzetti su musiche del rocker Luciano Ligabue, ambientata tra gli apparati scenici di Angelo Davoli.
Si tratta di un’iniziativa ricca di particolarità che ha avuto i suoi sviluppi in forme estremamente originali e artisticamente innovative. Ciò che si è progressivamente trasferito sulla scena è stato infatti il frutto di un vero happening tenutosi l’estate scorsa nella Cava Morini di Montecchio Emilia (RE), ove i suggestivi e titanici silos della nota azienda estrattiva sono stati rielaborati pittoricamente e filmati sul posto da Davoli, diventando così la scenografia della danza e al contempo un’opera permanente di land art. Dal cantiere e arena all’aperto al chiuso dei palcoscenici, l’apporto scenografico ha potuto poi traslarsi grazie alle tecnologie multimediali. Grande accoglienza di pubblico e critica c’è stata già dalla serata iniziale, riuscita e permeata di un’atmosfera memorabile.
La coraggiosa operazione, che ha dato inzio a una tournée di Aterballetto, costituisce anche un momento di concreta riqualificazione ambientale nella Val d’Enza, che si è arricchita di due vere e proprie “sentinelle” estetiche e corposamente visibili e sarà quindi seguita da altre iniziative simili.
Il ricavato dello spettacolo a Correggio si unirà a quello della cena successiva che si terrà presso Villa Rovere a Correggio di proprietà della “Corghi SPA”, per sostenere con il FAI di Reggio Emilia il progetto di riqualificazione del “Bosco di San Francesco” ad Assisi. Dell’iniziativa fanno parte anche le visite guidate a Correggio a cura del FAI che si terranno il 27 e 28 marzo.
Nella giornata di sabato 27 marzo due saranno gli appuntamenti ospitati a Reggio Emilia: alla mattina il Convegno “Curare il territorio per curare l’uomo” che la Biennale del Paesaggio organizza in collaborazione con le sezioni reggiane di Italia Nostra e dell’Associazione italiana Donne medico e al pomeriggio l’inaugurazione della mostra di Angelo Davoli dal titolo "Cantiere Morini work in progress" che resterà aperta a Palazzo Casotti fino al 25 aprile.
Nel primo caso, l’appuntamento convegnistico porterà la riflessione su uno dei temi nevralgici del dibattito contemporaneo circa i temi della programmazione territoriale: cioè la necessità di fare coesistere le esigenze dello sviluppo economico con le fondamentali priorità legate alla salute e alle condizioni ambientali, che da una crescita non controllata e gestita in modo poco eco-compatibile possono riportare conseguenze di estrema gravità per le persone.
Avrà luogo dalle ore 9 all’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Moderato dalla presidente del Consiglio regionale di Italia Nostra Marina Foschi, offrirà gli interventi dell’urbanista Vezio De Lucia e di Luca Carra, consiglieri nazionali di Italia Nostra.
La mostra di Angelo Davoli a Palazzo Casotti permetterà a un pubblico più ampio di conoscere nei particolari l’entusiasmante esperienza estiva, che ha visto assieme al lavoro nei rispettivi campi tre importanti artisti come Bigonzetti, Ligabue e lo stesso Davoli in un’operazione che ha saputo unire il valore dell’evento all’azione materiale permanente e visibile sull’area industriale della Val d’Enza interessata. Questa, grazie al lavoro svolto sulle infrastrutture presenti, si è caricata di nuove connotazioni che tracciano una possibile strada per la sua progressiva riqualificazione. Anche la mostra di Davoli sarà meta di visite organizzate dal FAI.
L’urgenza e l’importanza intellettuale del progetto Biennale del Paesaggio si fanno tanto più nevralgici nella vita culturale e pubblica del territorio, quanto più si evidenziano le tante contraddizioni di una società moderna ove gli interessi particolari, la limitatezza delle risorse, la mancanza di sensibilità da parte anche talvolta di ambienti che più dovrebbero essere avvertiti e coinvolti sui temi dello sviluppo compatibile causano forti criticità che mettono a rischio il presente e il futuro dell’ambiente, dei paesaggi e delle persone. La grande rivoluzione culturale necessaria per svoltare in senso virtuoso in un’area come quella emiliana, che da decenni consuma territorio in una forsennata crescita esponenziale delle aree urbanizzate per il dinamismo del proprio tessuto socio-economico, deve arrivare a tutti gli àmbiti di attività e riflessione. È perciò che la Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia propone dai suoi esordi questa caratteristica formula multidisciplinare, che ne fa un progetto contenitore di iniziative composite e volutamente eterogenee, capace di diventare un volano promotore di creatività e progettualità, attingendo anche ai numerosi fermenti che la realtà locale sa esprimere nei suoi diversi settori. In questo senso si motivano i numerosi rapporti costruttivi aperti dalla Biennale con realtà associazionistiche attive sul territorio come UNISCAPE, Italia Nostra, FAI, Legambiente, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Collegio dei Geometri della provincia di Reggio Emilia. La Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia gode anche dell’importante sostegno di un gruppo di realtà amiche che hanno deciso di sposarne gli ideali e la filosofia d’azione: Fondazione della Cassa di Risparmio di Reggio Emilia “Pietro Manodori”, Kerself, Ccpl, Landi Renzo spa e Coopsette.
27
marzo 2010
Angelo Davoli – Cantiere Morini work in progress
Dal 27 marzo al 25 aprile 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO CASOTTI
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Casotti, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Casotti, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
dal martedì al
venerdì, 15.00 - 19.00; sabato e domenica, 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00; lunedì, chiuso.
Autore




