�Il mio interesse maggiore � sempre stato rivolto alla figura umana, a questo essere che � costretto a portarsi dietro tutta la sua esistenza, il fardello del suo corpo, questa stupenda macchina, a volte pesante, a volte lieve che ci permette il movimento e il pensiero. L’essenzialit� delle forme, delle masse, delle linee mi hanno sempre attratto sin da piccola quando “pasticciavo” con la plastilina e con la mollica di pane�

Anna Galli.





�… I vari materiali utilizzati, legno, ardesia, rame, abbandonano il loro stato oggettuale per essere trasfigurati in suadenti poesie plastiche. Fauni, ninfe, eroi mitologici scolpiti a bassorilievo fuoriescono dall’ardesia, si liberano dalla materia, assumono posizioni yoga come nell’opera dal titolo Sirsasana. Figure femminili si inseguono generando una vorticosa danza circolare, preludio di un pomeriggio incantato. Lastre di rame lavorate con la tecnica che intreccia incisione e sbalzo interpretano la perfetta scenografia delle melodie simboliste di Debussy. Questa dolcissima musica aleggia nell’aere e sfiora come una leggera brezza incantata l’opera l’apr�s midi d’un faune.(…) Figure umane, idoli totemici di civilt� perdute appaiono scabre, consunte, corrugate, testimoniano il sofferto processo materico delle opere che si liberano dalla materia per divenire forma, corpo, anima�.

Gian Luigi Guarneri

La Cronaca di Cremona, 25/05/2006



Anna Galli, scultrice, pittrice e scenografa, ha compiuto gli studi presso il liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, diplomandosi in scenografia con il Prof. Tito Varisco. Dagli anni ’70 entra a lavorare al Teatro alla Scala, collaborando con il suo Maestro. L’interesse per la scultura e per i nuovi materiali in uso nella realizzazione scenica, portano Anna Galli a costituire un gruppo di scultori scenografi con i quali sperimenta l’uso di nuovi materiali come il polistirolo, il lattice, le resine, i poliuretani espansi applicati alla scenografie. Nascono cos� i sontuosi allestimenti scaligeri di Aida, Nabucco, Don Carlo, Flauto Magico, Tosca. La ricerca costante di nuovi materiali espressivi porta l’artista a utilizzare la pietra di ardesia (caratteristica della sua terra ligure) per creare bassorilievi, incisioni e oggetti d’arredamento