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Anselm Kiefer – I Sette Palazzi celesti
Kiefer ha progettato appositamente per questo spazio – una navata blu di 7000 metri quadri sui 15.000 dell’intero capannone – sette monumentali torri che simboleggiano l’esperienza mistica dell’ascensione attraverso i setti livelli della spiritualità.
Comunicato stampa
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PIRELLI Real Estate sarà protagonista di una delle mostre più suggestive del prossimo autunno. Venerdì 24 settembre, alle ore 17.30, per la prima volta aprirà le porte dell’“HANGAR BICOCCA” all’arte contemporanea per ospitare la grandiosa esposizione dell’artista tedesco Anselm Kiefer, I SETTE PALAZZI CELESTI. La mostra curata da Lia Rumma, nasce dalla felice intuizione di Franca Sozzani la quale, invitata da Carlo Puri a visitare lo spazio, comprende subito che solo l’arte e l’opera di un grande artista avrebbero potuto esaltarne le straordinarie potenzialità.
Kiefer ha progettato appositamente per questo spazio - una navata blu di 7000 metri quadri sui 15.000 dell’intero capannone – sette monumentali torri che simboleggiano l’esperienza mistica dell’ascensione attraverso i setti livelli della spiritualità. Le torri, che presentano una “stratificazione” di elementi costruttivi in cemento armato e piombo, adottano come “misura” modulare la “sezione universale” del container per il trasporto merci, elemento ricorrente nella più recente produzione dell’artista e simbolo della globalizzazione del paesaggio urbano. Kiefer ha sperimentato l’utilizzo di questo “materiale della contemporaneità” per realizzare la propria utopia estetica nel suo laboratorio a Barjac, in Francia, dove vive dal 1993; anche le torri milanesi nascono dapprima sotto forma di prototipi a Barjac e vengono quindi realizzate sul posto nell’“Hangar Bicocca”.
Un progetto grandioso e ambizioso, che prevede la produzione di oltre 100 libri di piombo di vario formato; di circa 7000 “stelle cadenti” su lastra di vetro, alla cui realizzazione hanno partecipato gli studenti del Diploma di Secondo Livello, Biennio Specialistico Arti Visive, dell’Accademia di Brera, direttamente a contatto con l’artista.
Le torri (intitolate Stelle Cadenti; Deposito di Stelle\ Sternenlager; Die Sefiroth; Tzim-Tzum; Shevirat Ha-Kelim; Tiqqun e I Sette Palazzi Celesti), rappresentano i principi metafisici che corrispondono ai vari livelli di partecipazione dell’uomo alla divinità. Ad esse sono anche associate le situazioni emotive che caratterizzano la vita quotidiana di ogni individuo e possono ordinarla e darle un senso. Allineate secondo tre rami principali – la Forza, la Compassione, l’Amore – le SEFIROTH costituiscono le tre vie che l’uomo ha davanti e che insieme configurano l’albero della vita. L’albero della vita è il progetto della creazione del mondo, in base al quale le anime hanno raggiunto la forma corporea. Ma esso è anche il percorso inverso, di risalita, mediante il quale l’intero creato si ricongiunge all’uno. Questo percorso è rappresentato dalla “scala di Giacobbe”, la cui base è appoggiata a terra e la cui cima giunge al cielo.
Le torri, oltre ad avere questo profondo significato mistico, si relazionano al paesaggio urbano milanese, dominato dai campanili delle sue chiese romaniche e dai grattacieli simbolo del secolo scorso – il Pirelli di Giò Ponti, recentemente restaurato, e la Torre Velasca del gruppo BBPR, per fare gli esempi più noti, costruiti anch’essi in poderose strutture in cemento armato “a vista”.
L’arte di Kiefer utilizza quindi il linguaggio e i mezzi di produzione dell’architettura per realizzare sette opere che, per complessità e bellezza, si collocano ai vertici della produzione artistica mondiale.
Lo storico “Hangar Bicocca”, simbolo della storia operaia milanese, potrebbe rappresentare un polo espositivo per l’arte contemporanea. Un vero regalo per Milano, dove da anni si auspica la realizzazione di un centro dedicato alle arti visive di oggi.
La realizzazione del progetto si avvale di importanti sostenitori: Deutsche Bank, Morgan Stanley, Siemens, Tim e UniCredit.
Coordinamento: Architetto Fabrizio Tramontano.
Kiefer ha progettato appositamente per questo spazio - una navata blu di 7000 metri quadri sui 15.000 dell’intero capannone – sette monumentali torri che simboleggiano l’esperienza mistica dell’ascensione attraverso i setti livelli della spiritualità. Le torri, che presentano una “stratificazione” di elementi costruttivi in cemento armato e piombo, adottano come “misura” modulare la “sezione universale” del container per il trasporto merci, elemento ricorrente nella più recente produzione dell’artista e simbolo della globalizzazione del paesaggio urbano. Kiefer ha sperimentato l’utilizzo di questo “materiale della contemporaneità” per realizzare la propria utopia estetica nel suo laboratorio a Barjac, in Francia, dove vive dal 1993; anche le torri milanesi nascono dapprima sotto forma di prototipi a Barjac e vengono quindi realizzate sul posto nell’“Hangar Bicocca”.
Un progetto grandioso e ambizioso, che prevede la produzione di oltre 100 libri di piombo di vario formato; di circa 7000 “stelle cadenti” su lastra di vetro, alla cui realizzazione hanno partecipato gli studenti del Diploma di Secondo Livello, Biennio Specialistico Arti Visive, dell’Accademia di Brera, direttamente a contatto con l’artista.
Le torri (intitolate Stelle Cadenti; Deposito di Stelle\ Sternenlager; Die Sefiroth; Tzim-Tzum; Shevirat Ha-Kelim; Tiqqun e I Sette Palazzi Celesti), rappresentano i principi metafisici che corrispondono ai vari livelli di partecipazione dell’uomo alla divinità. Ad esse sono anche associate le situazioni emotive che caratterizzano la vita quotidiana di ogni individuo e possono ordinarla e darle un senso. Allineate secondo tre rami principali – la Forza, la Compassione, l’Amore – le SEFIROTH costituiscono le tre vie che l’uomo ha davanti e che insieme configurano l’albero della vita. L’albero della vita è il progetto della creazione del mondo, in base al quale le anime hanno raggiunto la forma corporea. Ma esso è anche il percorso inverso, di risalita, mediante il quale l’intero creato si ricongiunge all’uno. Questo percorso è rappresentato dalla “scala di Giacobbe”, la cui base è appoggiata a terra e la cui cima giunge al cielo.
Le torri, oltre ad avere questo profondo significato mistico, si relazionano al paesaggio urbano milanese, dominato dai campanili delle sue chiese romaniche e dai grattacieli simbolo del secolo scorso – il Pirelli di Giò Ponti, recentemente restaurato, e la Torre Velasca del gruppo BBPR, per fare gli esempi più noti, costruiti anch’essi in poderose strutture in cemento armato “a vista”.
L’arte di Kiefer utilizza quindi il linguaggio e i mezzi di produzione dell’architettura per realizzare sette opere che, per complessità e bellezza, si collocano ai vertici della produzione artistica mondiale.
Lo storico “Hangar Bicocca”, simbolo della storia operaia milanese, potrebbe rappresentare un polo espositivo per l’arte contemporanea. Un vero regalo per Milano, dove da anni si auspica la realizzazione di un centro dedicato alle arti visive di oggi.
La realizzazione del progetto si avvale di importanti sostenitori: Deutsche Bank, Morgan Stanley, Siemens, Tim e UniCredit.
Coordinamento: Architetto Fabrizio Tramontano.
24
settembre 2004
Anselm Kiefer – I Sette Palazzi celesti
Dal 24 settembre 2004 al 23 aprile 2005
arte contemporanea
Location
Pirelli HangarBicocca
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Orario di apertura
dalle 12 alle 19 con orario continuato
Vernissage
24 Settembre 2004, ore 17.30
Ufficio stampa
MARA VITALI
Autore