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Anton Mahringer, e il paesaggio culturale europeo
La retrospettiva di Anton Mahringer, una 50ina di opere, raccoglie prevalentemente vedute o paesaggi.
Comunicato stampa
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Proprio il paesaggio, il soggetto preferito, viene recepito ed elaborato dall’artista come una esperienza dell’uomo nella natura, nell’immediatezza del fenomeno luce colore. Natura e paesaggio, vissuti profondamente dall’uomo Mahringer, e interpretati dall’artista nella loro complessità; la natura studiata nel suo perenne mutamento,
fissata nel susseguirsi delle stagioni e di luci, il paesaggio interpretato in rapporto con l’antropizzazione offrendoci l’immagine di un ‘paesaggio culturale’.
Segni grafici e macchie di colore che si intrecciano rendono inconfondibile lo stile di Mahringer tanto che l’artista stesso nei suoi diari sintetizza il suo manifesto artistico ‘La pittura è una giustapposizione di macchie e di colore diverso in rapporto con l’oggetto. Tanto più è marcato il colore tanto più trattasi di pittura. Il dipinto nasce dunque dalla giustapposizione armonica delle macchie di colore. Più macchie di colore formano lo spazio.’
Anton Mahringer nasce a Neuhausen nel 1902, fequenta l’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Negli anni ’30, in Carinzia collabora con il maestro Kolig nell’esecuzione di affreschi nel Landhaus di Klagenfurt, definiti da Otto Demus tra i più significativi della pittura in ambito ‘germanofono’; gli affreschi saranno distrutti nel 1938 dai nazisti perché esempio di arte degenerata. Alla fine degli anni ‘50
Mahringer è insignito del titolo di professore dal presidente della Repubblica Austriaca, e della medaglia d’oro dalla Kunstlerhaus viennese. Mahringer muore nel 1974. In Austria è in corso un progetto di ricerca e archiviazione dei suoi lavori.
fissata nel susseguirsi delle stagioni e di luci, il paesaggio interpretato in rapporto con l’antropizzazione offrendoci l’immagine di un ‘paesaggio culturale’.
Segni grafici e macchie di colore che si intrecciano rendono inconfondibile lo stile di Mahringer tanto che l’artista stesso nei suoi diari sintetizza il suo manifesto artistico ‘La pittura è una giustapposizione di macchie e di colore diverso in rapporto con l’oggetto. Tanto più è marcato il colore tanto più trattasi di pittura. Il dipinto nasce dunque dalla giustapposizione armonica delle macchie di colore. Più macchie di colore formano lo spazio.’
Anton Mahringer nasce a Neuhausen nel 1902, fequenta l’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Negli anni ’30, in Carinzia collabora con il maestro Kolig nell’esecuzione di affreschi nel Landhaus di Klagenfurt, definiti da Otto Demus tra i più significativi della pittura in ambito ‘germanofono’; gli affreschi saranno distrutti nel 1938 dai nazisti perché esempio di arte degenerata. Alla fine degli anni ‘50
Mahringer è insignito del titolo di professore dal presidente della Repubblica Austriaca, e della medaglia d’oro dalla Kunstlerhaus viennese. Mahringer muore nel 1974. In Austria è in corso un progetto di ricerca e archiviazione dei suoi lavori.
30
aprile 2004
Anton Mahringer, e il paesaggio culturale europeo
Dal 30 aprile al 10 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA PIGNA – PALAZZO MAFFEI MARESCOTTI
Roma, Via Della Pigna, 13a, (Roma)
Roma, Via Della Pigna, 13a, (Roma)
Orario di apertura
dalle 16 alle 20, chiuso i festivi
Vernissage
30 Aprile 2004, ore 18,30




