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Antonello Di Gennaro – Effimero Permanente
Effimero permanente raccoglie oltre 100 fotografie, in gran parte inedite, frutto della trentennale ricerca di Antonello Di Gennaro, tra i più autorevoli interpreti italiani della fotografia d’arte. Il volume, a cura di Roberto Lacarbonara, è parte della collana MIP-Matera International Photography.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 17.30, al MUSMA – Museo di Scultura Contemporanea di Matera, sarà presentato il volume Effimero permanente, pubblicazione che raccoglie una selezione significativa delle opere fotografiche di Antonello Di Gennaro, tra i più autorevoli fotografi italiani impegnati nella fotografia d’arte.
Il progetto editoriale è curato da Roberto Lacarbonara, giornalista, curatore e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Il volume, pubblicato in italiano e inglese da Sfera Edizioni (Bari), include i contributi critici di Angelo Bianco Chiaromonte, Michele De Ruggeri e Virgilio Fidanza. Ampio spazio è dedicato alle “Grandi mostre” che, dal 1978, hanno segnato la scena culturale di Matera grazie alla rassegna curata da Giuseppe Appella e dal Circolo La Scaletta, ospitata nelle chiese ipogee di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, oltre che nelle sale del MUSMA.
Effimero permanente nasce da una ricerca trentennale che il fotografo Antonello Di Gennaro ha condotto nei luoghi più significativi della città di Matera, documentando i numerosi eventi espositivi che negli anni si sono avvicendati tra palazzi, chiese rupestri, il museo di scultura e le piazze principali della città dei Sassi. Un lavoro che, superando la contingenza della riproduzione fotografica – destinata alle numerose monografie prodotte a partire dal 1980 – rivela la cifra identitaria di uno sguardo, di una visione in grado di fissare e restituire memorie e forme di una lunga storia.
“Nella fotografia di Antonello Di Gennaro – scrive il curatore Lacarbonara – sono l’opera e lo spazio a definirsi inseparabili e ‘reciproci’. Come da radice etimologica, rècus + pròcus, indietro e avanti, remoto e prossimo, nello spazio come nel tempo. Così intesa, la scultura figurata di Manzù o Finotti così come quella informale di Hare o di Milani, quella astratta di Negri e Matta, la forma totemica di Sebaste e De Luca o i moti ascensionali di Paradiso, costituiscono universi visivi compiuti e organici, inestricabilmente compendiari, veri e propri luoghi dello spirito. Ci sia concesso il paradosso di definire queste immagini ‘solide atmosfere’. […] Si tratta di passare dall'osservazione e dalla rappresentazione fotografica dell’opera a una sorta di partecipazione ad essa: mai la semplice registrazione o la pura riproduzione di una realtà esistente, bensì il tentativo di creazione differente, la sua nuova messa in forma”.
Prendendo le mosse dalla più ampia “missione” di antropologia visuale intrapresa da Di Gennaro già a partire dai primi anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Mario Cresci, le immagini dell’autore documentano il lavoro di oltre 30 artisti conosciuti e frequentati negli anni, attraverso l’incontro e la relazione con i luoghi, gli spazi espositivi collocati tra i Sassi del capoluogo materano, ovvero all’interno dell’altra scultura, quella in “negativo” rappresentata dall’architettura ipogea.
Il progetto editoriale è curato da Roberto Lacarbonara, giornalista, curatore e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Il volume, pubblicato in italiano e inglese da Sfera Edizioni (Bari), include i contributi critici di Angelo Bianco Chiaromonte, Michele De Ruggeri e Virgilio Fidanza. Ampio spazio è dedicato alle “Grandi mostre” che, dal 1978, hanno segnato la scena culturale di Matera grazie alla rassegna curata da Giuseppe Appella e dal Circolo La Scaletta, ospitata nelle chiese ipogee di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, oltre che nelle sale del MUSMA.
Effimero permanente nasce da una ricerca trentennale che il fotografo Antonello Di Gennaro ha condotto nei luoghi più significativi della città di Matera, documentando i numerosi eventi espositivi che negli anni si sono avvicendati tra palazzi, chiese rupestri, il museo di scultura e le piazze principali della città dei Sassi. Un lavoro che, superando la contingenza della riproduzione fotografica – destinata alle numerose monografie prodotte a partire dal 1980 – rivela la cifra identitaria di uno sguardo, di una visione in grado di fissare e restituire memorie e forme di una lunga storia.
“Nella fotografia di Antonello Di Gennaro – scrive il curatore Lacarbonara – sono l’opera e lo spazio a definirsi inseparabili e ‘reciproci’. Come da radice etimologica, rècus + pròcus, indietro e avanti, remoto e prossimo, nello spazio come nel tempo. Così intesa, la scultura figurata di Manzù o Finotti così come quella informale di Hare o di Milani, quella astratta di Negri e Matta, la forma totemica di Sebaste e De Luca o i moti ascensionali di Paradiso, costituiscono universi visivi compiuti e organici, inestricabilmente compendiari, veri e propri luoghi dello spirito. Ci sia concesso il paradosso di definire queste immagini ‘solide atmosfere’. […] Si tratta di passare dall'osservazione e dalla rappresentazione fotografica dell’opera a una sorta di partecipazione ad essa: mai la semplice registrazione o la pura riproduzione di una realtà esistente, bensì il tentativo di creazione differente, la sua nuova messa in forma”.
Prendendo le mosse dalla più ampia “missione” di antropologia visuale intrapresa da Di Gennaro già a partire dai primi anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Mario Cresci, le immagini dell’autore documentano il lavoro di oltre 30 artisti conosciuti e frequentati negli anni, attraverso l’incontro e la relazione con i luoghi, gli spazi espositivi collocati tra i Sassi del capoluogo materano, ovvero all’interno dell’altra scultura, quella in “negativo” rappresentata dall’architettura ipogea.
05
dicembre 2025
Antonello Di Gennaro – Effimero Permanente
05 dicembre 2025
arte contemporanea
fotografia
libri ed editoria
fotografia
libri ed editoria
Location
MUSMA – MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA MATERA
Sasso Caveoso, Via San Giacomo, (MATERA)
Sasso Caveoso, Via San Giacomo, (MATERA)
Orario di apertura
orario 17:30
Vernissage
5 Dicembre 2025, orario 17:30
Sito web
Editore
Sfera Edizioni
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini




