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ANTONIO BARBIERI – ALL’ORIGINE DELLA FORMA
L’esposizione propone una selezione di opere – tra sculture, installazioni e lavori su carta – realizzate principalmente negli ultimi cinque anni, per scandire gli approdi di un articolato percorso creativo che fin dagli esordi ruota attorno a un’indagine rigorosa sull’origine della forma scultorea.
Comunicato stampa
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Galleria La Linea di Montalcino è lieta di presentare "All'origine della Forma", mostra personale di Antonio Barbieri, a cura di Davide Sarchioni, che inaugura sabato 19 luglio alle ore 18.
"L’esposizione propone una selezione di opere - tra sculture, installazioni e lavori su carta - realizzate principalmente negli ultimi cinque anni, per scandire gli approdi di un articolato percorso creativo che fin dagli esordi ruota attorno a un'indagine rigorosa sull'origine della forma scultorea.
Interrogandosi sui processi attraverso cui una forma prende vita nello spazio e si relaziona con esso, da tempo l'artista studia i fenomeni evolutivi delle forme naturali aprendo un vasto territorio di sperimentazione plastica condotta mediante l'ausilio delle tecnologie digitali più avanzate – dalla grafica 3D alla prototipazione rapida, dalle scansioni tridimensionali, alla raccolta di Dataset - insieme a una sapiente tecnica manuale e all'impiego di materiali eterogenei, come ferro, acciaio e PLA.
Barbieri ritorna negli spazi della galleria con una serie di lavori che esplorano il confine tra arte e scienza, con particolare attenzione alla teoria frattale. Dalle prime sculture in ferro dipinto della serie Coralli (2017–2020) alla grande installazione Tassia fogliare (2021–2025), fino alle opere realizzate mediante fotogrammetrie e stampa tridimensionale – come Policheto, Chrysolina e Acherontia Atropos – l’artista costruisce un universo morfogenetico complesso, sospeso tra il visibile e l'immaginario. Sculture come Venenum e Tessuto, invece, approfondiscono la relazione tra natura e astrazione.
La mostra ruota attorno ai temi dell’autosimilarità, del mimetismo e della metamorfosi, traducendo dati biologici in forme scultoree inedite, dove l’organico si fonde con l’artificiale, come si evidenzia con chiarezza nell'ampia serie dei lavori su carta generati da una drawing machine.
A chiudere il percorso espositivo è Tegumento (2023), un trittico fotografico che rielabora digitalmente dati ambientali per raccontare le stratificazioni invisibili del vivente, offrendo una visione poetica e scientifica dell’origine della forma. Con questa mostra, Antonio Barbieri definisce i canoni di un linguaggio scultoreo contemporaneo sotteso all'idea della forma come processo dinamico, mutevole e in continua trasformazione."
Davide Sarchioni
"L’esposizione propone una selezione di opere - tra sculture, installazioni e lavori su carta - realizzate principalmente negli ultimi cinque anni, per scandire gli approdi di un articolato percorso creativo che fin dagli esordi ruota attorno a un'indagine rigorosa sull'origine della forma scultorea.
Interrogandosi sui processi attraverso cui una forma prende vita nello spazio e si relaziona con esso, da tempo l'artista studia i fenomeni evolutivi delle forme naturali aprendo un vasto territorio di sperimentazione plastica condotta mediante l'ausilio delle tecnologie digitali più avanzate – dalla grafica 3D alla prototipazione rapida, dalle scansioni tridimensionali, alla raccolta di Dataset - insieme a una sapiente tecnica manuale e all'impiego di materiali eterogenei, come ferro, acciaio e PLA.
Barbieri ritorna negli spazi della galleria con una serie di lavori che esplorano il confine tra arte e scienza, con particolare attenzione alla teoria frattale. Dalle prime sculture in ferro dipinto della serie Coralli (2017–2020) alla grande installazione Tassia fogliare (2021–2025), fino alle opere realizzate mediante fotogrammetrie e stampa tridimensionale – come Policheto, Chrysolina e Acherontia Atropos – l’artista costruisce un universo morfogenetico complesso, sospeso tra il visibile e l'immaginario. Sculture come Venenum e Tessuto, invece, approfondiscono la relazione tra natura e astrazione.
La mostra ruota attorno ai temi dell’autosimilarità, del mimetismo e della metamorfosi, traducendo dati biologici in forme scultoree inedite, dove l’organico si fonde con l’artificiale, come si evidenzia con chiarezza nell'ampia serie dei lavori su carta generati da una drawing machine.
A chiudere il percorso espositivo è Tegumento (2023), un trittico fotografico che rielabora digitalmente dati ambientali per raccontare le stratificazioni invisibili del vivente, offrendo una visione poetica e scientifica dell’origine della forma. Con questa mostra, Antonio Barbieri definisce i canoni di un linguaggio scultoreo contemporaneo sotteso all'idea della forma come processo dinamico, mutevole e in continua trasformazione."
Davide Sarchioni
19
luglio 2025
ANTONIO BARBIERI – ALL’ORIGINE DELLA FORMA
Dal 19 luglio al 31 agosto 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA LINEA
Montalcino, Via Giuseppe Mazzini, 21, (Siena)
Montalcino, Via Giuseppe Mazzini, 21, (Siena)
Orario di apertura
da martedi a domenica ore 10 - 13 e 15 -19
Vernissage
19 Luglio 2025, 18,00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico




