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Antonio Marchetti Lamera – Tempo sospeso
Soggetto del lavoro di Marchetti, che espone dalla fine degli anni Ottanta, è l’ombra, prima naturale, poi urbana e quindi in movimento, come nei recenti lavori in mostra. Per il suo lavoro che parte dalla fotografia utilizza in particolare il disegno e la pittura. Qui per la prima volta propone un’opera video Mobilità latente
Comunicato stampa
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La galleria d’arte contemporanea Gagliardi e Domke presenta la mostra Tempo sospeso con i recenti lavori di Antonio Marchetti Lamera (1964).
Per l’occasione verrà presentato il volume omonimo, a cura di Angela Madesani, con un testo della curatrice e due interviste all’artista dei galleristi Pietro Gagliardi e Diego Viapiana (Nuova Morone, Milano).
Soggetto del lavoro di Marchetti, che espone dalla fine degli anni Ottanta, è l’ombra, prima naturale, poi urbana e quindi in movimento, come nei recenti lavori in mostra. Per il suo lavoro che parte dalla fotografia utilizza in particolare il disegno e la pittura. Qui per la prima volta propone un’opera video Mobilità latente. Scrive Madesani in catalogo: «La sua volontà è di superare il medium: la fotografia che gli serve come strumento iniziale, il disegno che pur essendo portante, è strumentale al fine del concetto che muove la ricerca. […] L’ombra in sé non esiste, è qualcosa di incorporeo, che muta la sua forma, in funzione del binomio luce-tempo, ed è proprio per questa mutevolezza continua, che Marchetti nel corso degli anni ha associato al concetto di leggerezza mutuato dalle Lezioni americane di Italo Calvino: una leggerezza densa di contenuto».
Il libro, dal titolo Raggi ombrosi, che accompagna la mostra nasce da un progetto grafico di Armando Milani (Milano, 1940). La galleria ospiterà una piccola sezione di manifesti del designer e grafico di fama internazionale, del quale Pierre Restany ha scritto: «ll segreto (di Armando Milani) è quello di poter concentrare il massimo dell'informazione in un'impaginazione estremamente chiara, netta e senza ambiguità di tipo poetico. È l'esperto del messaggio diretto, forte nella sua immediatezza di comunicazione: è un protagonista della comunicazione grafica di oggi».
Antonio Marchetti Lamera
Nel lavoro di Antonio Marchetti Lamera, 1964 (Bergamo, Italia), la pittura è il punto d’arrivo di un processo creativo che muove dalla fotografia per includere, nelle sue fasi intermedie, soprattutto il disegno.
Un procedimento, questo, che fa della pittura e della fotografia due media re-inventati e quest’ultima, in particolare, è qui usata non solo come strumento meccanico, ma anche come mezzo finalizzato alla creazione di un processo nuovo che valorizzi quello pittorico. Citando solo alcune delle principali esposizioni personali: nel 1993 mostra presso Studio Trisorio di Napoli. Nel 2006 espone da Artmark Galerie di Vienna e nel 2007 alla Vertigo Gallery di Londra. Nel 2010 propone presso La Galleria Bianconi di Milano la mostra dal titolo "Urban shadows". Ricordiamo inoltre la mostra , insieme a Maurizio Donzelli, dal titolo "Lunghezze d’onda", negli spazi della prestigiosa Villa Rufolo di Ravello (Salerno) nel 2011. Nel 2015, la sua ultima mostra presso la Nuova Galleria Morone di Milano dal titolo “ Tempo immobile.” Saggi sull’artista sono stati scritti da critici d’arte tra i quali: Claudio Cerritelli, Agnes Kohlmeyer, Demetrio Paparoni, Peter Assmann, Angela Madesani, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Tiziana Conti, Gianluca Marziani, Alberto Dambruoso, Francesco Tedeschi, Elena Forin, Elena Pontiggia, Lorenzo Madaro.
Per l’occasione verrà presentato il volume omonimo, a cura di Angela Madesani, con un testo della curatrice e due interviste all’artista dei galleristi Pietro Gagliardi e Diego Viapiana (Nuova Morone, Milano).
Soggetto del lavoro di Marchetti, che espone dalla fine degli anni Ottanta, è l’ombra, prima naturale, poi urbana e quindi in movimento, come nei recenti lavori in mostra. Per il suo lavoro che parte dalla fotografia utilizza in particolare il disegno e la pittura. Qui per la prima volta propone un’opera video Mobilità latente. Scrive Madesani in catalogo: «La sua volontà è di superare il medium: la fotografia che gli serve come strumento iniziale, il disegno che pur essendo portante, è strumentale al fine del concetto che muove la ricerca. […] L’ombra in sé non esiste, è qualcosa di incorporeo, che muta la sua forma, in funzione del binomio luce-tempo, ed è proprio per questa mutevolezza continua, che Marchetti nel corso degli anni ha associato al concetto di leggerezza mutuato dalle Lezioni americane di Italo Calvino: una leggerezza densa di contenuto».
Il libro, dal titolo Raggi ombrosi, che accompagna la mostra nasce da un progetto grafico di Armando Milani (Milano, 1940). La galleria ospiterà una piccola sezione di manifesti del designer e grafico di fama internazionale, del quale Pierre Restany ha scritto: «ll segreto (di Armando Milani) è quello di poter concentrare il massimo dell'informazione in un'impaginazione estremamente chiara, netta e senza ambiguità di tipo poetico. È l'esperto del messaggio diretto, forte nella sua immediatezza di comunicazione: è un protagonista della comunicazione grafica di oggi».
Antonio Marchetti Lamera
Nel lavoro di Antonio Marchetti Lamera, 1964 (Bergamo, Italia), la pittura è il punto d’arrivo di un processo creativo che muove dalla fotografia per includere, nelle sue fasi intermedie, soprattutto il disegno.
Un procedimento, questo, che fa della pittura e della fotografia due media re-inventati e quest’ultima, in particolare, è qui usata non solo come strumento meccanico, ma anche come mezzo finalizzato alla creazione di un processo nuovo che valorizzi quello pittorico. Citando solo alcune delle principali esposizioni personali: nel 1993 mostra presso Studio Trisorio di Napoli. Nel 2006 espone da Artmark Galerie di Vienna e nel 2007 alla Vertigo Gallery di Londra. Nel 2010 propone presso La Galleria Bianconi di Milano la mostra dal titolo "Urban shadows". Ricordiamo inoltre la mostra , insieme a Maurizio Donzelli, dal titolo "Lunghezze d’onda", negli spazi della prestigiosa Villa Rufolo di Ravello (Salerno) nel 2011. Nel 2015, la sua ultima mostra presso la Nuova Galleria Morone di Milano dal titolo “ Tempo immobile.” Saggi sull’artista sono stati scritti da critici d’arte tra i quali: Claudio Cerritelli, Agnes Kohlmeyer, Demetrio Paparoni, Peter Assmann, Angela Madesani, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Tiziana Conti, Gianluca Marziani, Alberto Dambruoso, Francesco Tedeschi, Elena Forin, Elena Pontiggia, Lorenzo Madaro.
28
aprile 2016
Antonio Marchetti Lamera – Tempo sospeso
Dal 28 aprile al 04 giugno 2016
arte contemporanea
Location
GAGLIARDI E DOMKE
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
martedì-sabato: 5.30/19.30
Vernissage
28 Aprile 2016, h 18
Autore
Curatore