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Antonio Violetta – Pagine e inchiostri
In occasione dell’Art Week torinese la Galleria Weber & Weber propone nei propri spazi la mostra personale: Antonio Violetta – Pagine e Inchiostri, con testo in mostra di Alessandra Rizzi.
Comunicato stampa
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Mare. Primo movimento
Se la misura classica nella pratica artistica si può esprimere in compostezza quest’opera in terracotta di Violetta sfata il proprio mito: la regolarità del ductus cui si è abituati dalle Pagine degli anni '80 viene qui stravolta come da un sollevamento d’onda.
Il flusso di movimento richiama l’acqua come elemento primigenio che tutto forma e tutto cancella nella metamorfosi continua della mutabilità ininterrotta della sua superficie. L’onda centripeta e transfuga crea e disfa, addensa e scompone, costringe e libera: dalla terra l’acqua e dall’acqua la terra.
Qui il perimetro come confine non accetta regola, è come se la forza d’urto tellurica infrangesse le regole della forma compresa nel proprio limite con lo stacco prodigioso di piani ripiegati a costruire canali lisci di stiacciato compresso in sottosquadri che in effetti corrispondono alla volontà dell’artista, come se questo creare immagine d’acqua con la terra fosse un atto demiurgico o un gesto mantico, espressione però di una volontà non premeditata, come se per scoprire una forma nascosta e farla uscire dall’indistinto materico fosse necessario abbandonarsi al destino performativo vocato dalla natura stessa della terra, malleabile come un destino non cercato ma trovato.
L’onda risponde al proprio richiamo mimetico percorsa da crenature aggettanti e vibratili nei minimi sommovimenti della luce sulla superficie argentata dalla patina.
La metamorfosi dell’onda non si placa nemmeno negli inchiostri, mossa dal muoversi di piante acquatiche o di animali marini che vivono d’ombra ma si nutrono di luce e che fermi non stanno, sbilanciati e mossi da spiracoli di branchie aperte e chiuse, aritmie di luci mostrate e nascoste nel fondale d’alghe brune attraverso il buio del mare.
Sono apparizioni di luce, sono lì, nella distesa d’acqua senza inizio e senza fine, sono forme liquide, mistero di mare.
Alessandra Rizzi
Se la misura classica nella pratica artistica si può esprimere in compostezza quest’opera in terracotta di Violetta sfata il proprio mito: la regolarità del ductus cui si è abituati dalle Pagine degli anni '80 viene qui stravolta come da un sollevamento d’onda.
Il flusso di movimento richiama l’acqua come elemento primigenio che tutto forma e tutto cancella nella metamorfosi continua della mutabilità ininterrotta della sua superficie. L’onda centripeta e transfuga crea e disfa, addensa e scompone, costringe e libera: dalla terra l’acqua e dall’acqua la terra.
Qui il perimetro come confine non accetta regola, è come se la forza d’urto tellurica infrangesse le regole della forma compresa nel proprio limite con lo stacco prodigioso di piani ripiegati a costruire canali lisci di stiacciato compresso in sottosquadri che in effetti corrispondono alla volontà dell’artista, come se questo creare immagine d’acqua con la terra fosse un atto demiurgico o un gesto mantico, espressione però di una volontà non premeditata, come se per scoprire una forma nascosta e farla uscire dall’indistinto materico fosse necessario abbandonarsi al destino performativo vocato dalla natura stessa della terra, malleabile come un destino non cercato ma trovato.
L’onda risponde al proprio richiamo mimetico percorsa da crenature aggettanti e vibratili nei minimi sommovimenti della luce sulla superficie argentata dalla patina.
La metamorfosi dell’onda non si placa nemmeno negli inchiostri, mossa dal muoversi di piante acquatiche o di animali marini che vivono d’ombra ma si nutrono di luce e che fermi non stanno, sbilanciati e mossi da spiracoli di branchie aperte e chiuse, aritmie di luci mostrate e nascoste nel fondale d’alghe brune attraverso il buio del mare.
Sono apparizioni di luce, sono lì, nella distesa d’acqua senza inizio e senza fine, sono forme liquide, mistero di mare.
Alessandra Rizzi
31
ottobre 2025
Antonio Violetta – Pagine e inchiostri
Dal 31 ottobre 2025 al 24 gennaio 2026
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
WEBER & WEBER ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15:30-19:30
Vernissage
31 Ottobre 2025, ore 17-21
Sito web
Autore
Autore testo critico




