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Antony Gormley – Altered States
La mostra propone due sculture situate in due stanze diverse
Comunicato stampa
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La mostra propone due sculture situate in due stanze diverse, l’una rappresenta la massa, l’altra l’energia: Suspension (2005), costituito da blocchi d’acciaio, del peso di 370kg, sospesa al soffitto, e Feeling Material XIII (2004), un’ansa continua di acciaio di 5mmq, lunga 1,5km, che rappresenta il luogo del corpo come campo di energia tra la pelle e i muri.
Altered States considera la legge della conservazione dell’energia "l’energia totale di un sistema chiuso rimane costante, ma l’energia stessa può cambiare forma," e tenta di utilizzare questo modello come base di un’indagine sulla scultura dell’oggetto e del luogo.
Può un oggetto provocare una sensazione? Può un oggetto, una cosa nello spazio tra altre cose, modificare lo spazio stesso? Può l’oggetto costituire un catalizzatore per far si che lo spazio di una determinata stanza, una stanza già costruita ed ereditata, diventi uno spazio immaginario?
Nel verificare la discrezionalità della scultura, basandosi sulla specificità del corpo soggettivo e sulle dimensioni del luogo, le due stanze giocano un ruolo diverso nel rapporto tra energia e massa, coinvolgendoci nella dispersione dell’oggetto nel campo, attivando l’intuizione che, in determinate condizioni fisiche, biologiche ed architettoniche, il nostro stato psichico muta in continuazione.
La scultura di Antony Gormley considera le variazioni di percezione,
e trasformazione, mantenendo, nello stesso tempo, la sua essenza, la sua unicità ed autonomia. Entriamo nella sua sfera e diventiamo parte del “suo” spazio. Nell’ immaginario, il suo spazio è il nostro tempo.
Altered States considera la legge della conservazione dell’energia "l’energia totale di un sistema chiuso rimane costante, ma l’energia stessa può cambiare forma," e tenta di utilizzare questo modello come base di un’indagine sulla scultura dell’oggetto e del luogo.
Può un oggetto provocare una sensazione? Può un oggetto, una cosa nello spazio tra altre cose, modificare lo spazio stesso? Può l’oggetto costituire un catalizzatore per far si che lo spazio di una determinata stanza, una stanza già costruita ed ereditata, diventi uno spazio immaginario?
Nel verificare la discrezionalità della scultura, basandosi sulla specificità del corpo soggettivo e sulle dimensioni del luogo, le due stanze giocano un ruolo diverso nel rapporto tra energia e massa, coinvolgendoci nella dispersione dell’oggetto nel campo, attivando l’intuizione che, in determinate condizioni fisiche, biologiche ed architettoniche, il nostro stato psichico muta in continuazione.
La scultura di Antony Gormley considera le variazioni di percezione,
e trasformazione, mantenendo, nello stesso tempo, la sua essenza, la sua unicità ed autonomia. Entriamo nella sua sfera e diventiamo parte del “suo” spazio. Nell’ immaginario, il suo spazio è il nostro tempo.
24
febbraio 2006
Antony Gormley – Altered States
Dal 24 febbraio al 15 aprile 2006
arte contemporanea
Location
MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Mariano D'Ayala, 6, (Napoli)
Napoli, Via Mariano D'Ayala, 6, (Napoli)
Orario di apertura
lun-ven 10.30-13.30 e 15.30-19
Vernissage
24 Febbraio 2006, ore 19
Autore




