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Apo Yaghmourian / Alessandra Ragionieri – Mappae memoria
La mostra propone al pubblico il lavoro di Alessandra Ragionieri, artista fiorentina, a confronto con l’opera dell’artista libanese armeno Apo Yaghmourian. Mappae memoria è parte della rassegna Memoria che indaga i rapporti della memoria con l’identità, la natura, l’oblio, lo sradicamento, il tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 5 marzo a Spinea Mappae memoria quarta mostra della rassegna di arte contemporanea MEMORIAE, voluta dal Comune di Spinea e curata da Santina Ricupero, con la collaborazione dell’Associazione Contemporis ETS.
Il progetto comprende sette esposizioni che indagano i rapporti della memoria con l’identità, la natura, l’oblio, lo sradicamento, il tempo, il silenzio.
Mappae memoria propone al pubblico il lavoro di Alessandra Ragionieri, artista fiorentina, a confronto con l’opera dell’artista libanese armeno Apo Yaghmourian.
A Spinea, nella sede espositiva di Villa Simion, Alessandra Ragionieri espone pitture su carta eseguite con inchiostri, grafite e china, appartenenti alle serie In Balia, Viaggiatori Permanenti e Viandanti. Le eleganti opere della Ragionieri mostrano persone in cammino: flussi di una umanità sempre più disorientata e alla deriva. Le mappe sono cartine nautiche in cui l’artista ricostruisce rotte misteriose e annoda i fili della memoria: le sue terre bianche e mute emergono per contrasto con il blu intenso del mare, limite di altre terre, confine che determina differenze di cultura e razza. Il mare è la linea dell’orizzonte che le figure, tratteggiate con la, si lasciano dietro quando, varcando le frontiere, approdano in nuovi mondi verso l’ignoto.
L’idendità individuale di Apo Yaghmourian, inscritta nella memoria collettiva del popolo armeno, affiora in tutto il suo lavoro, in particolare nell’installazione e performance di Santa Maria Assunta. L’artista esegue per l’inaugurazione, sabato 5 marzo ore 17, la performance IL SACRO, ispirandosi alle storie bibliche: nel ricordo dei motivi di antichi tappeti armeni, crea un misterioso e archetipico scenario, utilizzando drappi di tessuti con righe orizzontali e verticali, a simboleggiare fiumi e montagne, su cui, vivendo la ritualità dei gesti semplici ripetuti, ha cucito a mano passamanerie varie.
“Inventa una personale liturgia lasciando tracce rosse dei suoi piedi a ricordo di cammini difficili e sacrificali, chiodi a ricordo della croce. Alla fine del suo cammino, lo attendono tre mele, simboli per eccellenza di morte e rinascita, di diversità e conoscenza.” (da In accesso al sacro, testo critico di Maria Angela Tiozzi).
L’opera di Apo Yaghmourian in Santa Maria Assunta ricorda l’importanza di non annullare la propria identità, saperla esprimere, condividere, creando unione e circolazione tra le persone; riconoscere l’altro e farsi riconoscere, apprezzare, arricchirsi a vicenda.
Il lavoro di Alessandra sembra avvertire: l’uomo ama l’avventura, il viaggio, la scoperta di altri mondi con il rischio della non accettazione, la possibile perdita di identità.
Abbiamo bisogno di avere un confine che non sia divisione bensì punto di incontro con l’altro. Consapevolezza della propria identità e allo stesso tempo incontro, rispetto nella relazione.
Il progetto comprende sette esposizioni che indagano i rapporti della memoria con l’identità, la natura, l’oblio, lo sradicamento, il tempo, il silenzio.
Mappae memoria propone al pubblico il lavoro di Alessandra Ragionieri, artista fiorentina, a confronto con l’opera dell’artista libanese armeno Apo Yaghmourian.
A Spinea, nella sede espositiva di Villa Simion, Alessandra Ragionieri espone pitture su carta eseguite con inchiostri, grafite e china, appartenenti alle serie In Balia, Viaggiatori Permanenti e Viandanti. Le eleganti opere della Ragionieri mostrano persone in cammino: flussi di una umanità sempre più disorientata e alla deriva. Le mappe sono cartine nautiche in cui l’artista ricostruisce rotte misteriose e annoda i fili della memoria: le sue terre bianche e mute emergono per contrasto con il blu intenso del mare, limite di altre terre, confine che determina differenze di cultura e razza. Il mare è la linea dell’orizzonte che le figure, tratteggiate con la, si lasciano dietro quando, varcando le frontiere, approdano in nuovi mondi verso l’ignoto.
L’idendità individuale di Apo Yaghmourian, inscritta nella memoria collettiva del popolo armeno, affiora in tutto il suo lavoro, in particolare nell’installazione e performance di Santa Maria Assunta. L’artista esegue per l’inaugurazione, sabato 5 marzo ore 17, la performance IL SACRO, ispirandosi alle storie bibliche: nel ricordo dei motivi di antichi tappeti armeni, crea un misterioso e archetipico scenario, utilizzando drappi di tessuti con righe orizzontali e verticali, a simboleggiare fiumi e montagne, su cui, vivendo la ritualità dei gesti semplici ripetuti, ha cucito a mano passamanerie varie.
“Inventa una personale liturgia lasciando tracce rosse dei suoi piedi a ricordo di cammini difficili e sacrificali, chiodi a ricordo della croce. Alla fine del suo cammino, lo attendono tre mele, simboli per eccellenza di morte e rinascita, di diversità e conoscenza.” (da In accesso al sacro, testo critico di Maria Angela Tiozzi).
L’opera di Apo Yaghmourian in Santa Maria Assunta ricorda l’importanza di non annullare la propria identità, saperla esprimere, condividere, creando unione e circolazione tra le persone; riconoscere l’altro e farsi riconoscere, apprezzare, arricchirsi a vicenda.
Il lavoro di Alessandra sembra avvertire: l’uomo ama l’avventura, il viaggio, la scoperta di altri mondi con il rischio della non accettazione, la possibile perdita di identità.
Abbiamo bisogno di avere un confine che non sia divisione bensì punto di incontro con l’altro. Consapevolezza della propria identità e allo stesso tempo incontro, rispetto nella relazione.
05
marzo 2022
Apo Yaghmourian / Alessandra Ragionieri – Mappae memoria
Dal 05 al 20 marzo 2022
arte contemporanea
doppia personale
doppia personale
Location
SEDI VARIE – Spinea
Spinea, (Venezia)
Spinea, (Venezia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 15.30-18.30
sabato e domenica 10-12 / 15.30-18.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione