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APPUNTI DI VIAGGIO – Mostra di Ceramica Contemporanea di Angelica Tulimiero
La mostra propone una serie di lavori che sono un racconto intimo, un omaggio al viaggio in tutte le sue forme e agli oggetti che tendiamo a raccogliere lungo il cammino; un diario visivo, una raccolta di travel notes in cui sono annotate le emozioni generate dalla materia.
Comunicato stampa
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Ha inaugurato lo scorso 16 maggio la mostra di Ceramica Contemporanea dell’artista Angelica Tulimiero che sarà fruibile fino al prossimo 14 settembre 2025.
Le stanze del Museo di Villa Lattes sono state fonte d’ispirazione per le cromie utilizzate dall’artista, la passione di Bruno Lattes per i viaggi, la poetica del souvenir e la grande collezione di ceramiche nostrane ed orientali l’incipit di questo percorso, nato a Saronno, grazie al concorso CoffeeBreak.Museum, sviluppatosi in Cina a Jingdezhen, ed ora esposto ad Istrana.
Angelica Tulimiero è nata ad Avellino nel 1976, si è diplomata in ceramica all’Istituto Statale d’Arte De Luca di Avellino. Ha studiato poi al Morley College di Londra ceramica, pittura, arte e design. Nel 2005 ha aperto il suo studio a Pozzuoli, anche se le sue sperimentazioni ceramiche spaziano Europa, Stati Uniti, Cina ed Indonesia. Focalizza la sua ricerca nell’esplorazione delle superfici e dei pattern presenti nelle forme della natura. Ricerca movimenti, ripetizioni e sequenze: la natura si reitera: le venature di una pietra si moltiplicano nelle stratificazioni dei sedimenti richiamando le fasce muscolari. Si muove tra le superfici, creando forme che risultano inaspettatamente familiari allo spettatore, e lo sono in realtà, perché sono una reinterpretazione di quello che siamo.
La mostra Appunti di Viaggio propone una serie di lavori che sono, prima di tutto, un racconto intimo, un omaggio al viaggio in tutte le sue forme – fisiche, emotive e simboliche – e agli oggetti che tendiamo a raccogliere lungo il cammino: piccoli sassi, conchiglie, legnetti, stoffe… frammenti concreti che diventano custodi di memorie e sensazioni. Oggetti semplici, ma capaci di trattenere il tempo e di evocare paesaggi lontani, incontri fugaci, attimi vissuti.
Le opere esposte sono realizzate con materiali intrisi di storia e significato: porcellana ultra bianca e vetro cinese trovato in situ, polvere di ferro proveniente dalle celebri spade di Longquan, carta e frammenti di terre colorate raccolte nello studio. Ogni elemento diventa materia viva, capace di raccontare – silenziosamente – una traiettoria, un luogo, un ricordo.
Questa serie di lavori si presenta come un diario visivo, una raccolta di travel notes in cui sono annotati, più che i luoghi, le emozioni che la materia ha suscitato nell’artista. Le memorie dei materiali incontrati da Angelica in Cina – come il vetro, gli smalti, i pigmenti e gli ossidi acquistati a Jingdezhen, la capitale mondiale della porcellana – si intrecciano con elementi di lavori precedenti realizzati in Italia. Il viaggio, quindi, non è solo spostamento geografico, ma un processo di sedimentazione: emozioni, dettagli e impressioni si depositano lentamente nel subconscio, per poi riemergere, trasformati, nel gesto artistico.
Un'installazione centrale nel bagno al piano superiore, Touring, presenta una serie di anelli in porcellana ultra bianca di Jingdezhen, disposti a formare un grande cerchio e smaltati individualmente a pois. Quest’opera è una metafora dei viaggi compiuti, dei luoghi attraversati e delle persone incontrate. Ogni anello è come una tappa, una voce, una traccia lasciata da un legame, da un interazione. L’intera installazione diventa così un racconto visivo di relazioni, un mosaico di unioni e connessioni nate lungo la strada.
Infine, la mostra rende omaggio a uno degli elementi più iconici dell’artigianato d’eccellenza cinese: il celadon, lo smalto color acquamarina pallido che, da oltre un millennio, riveste la porcellana asiatica. In dialogo con esso, una serie di acquerelli su seta cinese celebra il raffinato commercio di tessuti preziosi, in particolare quello legato alla famiglia Lattes – un’ulteriore traccia del viaggio, questa volta tra culture, tradizioni e memorie familiari.
Angelica Tulimiero è stata selezionata nell’ambito del Concorso CoffeeBreak.Museum promosso dal Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti. Il progetto è nato dal presupposto di creare un nuovo dialogo tra la collezione di ceramiche del XVIII secolo e l’arte contemporanea. Il nome del concorso prende spunto dalle pause caffè che si prendono per staccare dal lavoro quotidiano: una breve sosta in cui si azzera tutto per poi ricominciare. L’idea del Coffeebreak in museo non si limita al solo rituale del caffè, che viene offerto ai visitatori, ma è un appuntamento con la cultura, una breve pausa circondati dalla bellezza dell’antico e del contemporaneo, un momento interattivo di riflessione e di curiosità.
Dal 1994 il Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti accoglie, custodisce, studia e rinnova una preziosa collezione di ceramiche antiche e contemporanee. Il Museo si trova all'interno di una villa degli anni ’40 del Novecento perfettamente conservata e circondata dal giardino, con un piccolo roseto e installazioni d'arte contemporanea. Le collezioni sono distribuite su tre piani dove si trova anche uno spazio per l'esposizione di mostre temporanee. Molte sono le similitudini con il nostro museo di Villa Lattes, a partire dal contesto museale della Casa Museo, le scelte museografiche ed anche la necessità di mantener vivo il proprio spazio affinché non sia solo memoria ma anche produzione continua produzione culturale e dialogo con la comunità locale ed internazionale. Anglica è entrata in punta di piedi in questa casa, osservando ed entrando in sintonia con la storia che connota la nostra esposizione che dallo scorso maggio si è arricchita di altre 22 opere in ceramica recentemente restaurate nell'ambito del corso MANUTENZIONE E CONSERVAZIONE DI MANUFATTI CERAMICI ANTICHI (COD. CORSO: BEC16-24) - PR VENETO FSE+ 2021-2027 | Priorità 1 “Occupazione” e Priorità 2 “Istruzione e Formazione” | Obiettivo “Investimenti per l’occupazione e la crescita” DGR n. 654 del 10/06/2024 “Restauro 2024: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” - Cod. Prog. 51-0002-654-2024, promosso da ENAIP Veneto presso la sede a Piazzola sul Brenta (PD). Elena Agosti, anche conservatrice, è stata la docente di Storia della Ceramica e Beatrice Falconi di restauro della ceramica. Hanno partecipato al corso arricchendo la fruibilità della nostra collezione Annamaria Franceschini, Isabella Feltrin, Elisabetta Gasperini, Ester Montigelli, Stefania Segatto e Tatiana Zambello. La volontà è stata difatti quella di restaurare i pezzi della Collezione Lattes ancora in deposito presso la sede dei Musei Civici di Treviso, ed un ringraziamento speciale va alla loro conservatrice Eleonora Drago, e dopo le varie operazioni di pulitura, incollaggio e ridipintura cromatica sottotono, sono stati aggiunti al nostro piano museografico in essere. Conservare il passato e promuovere il presente, in dialogo con il saper fare e la cultura orientale come piaceva al nostro Bruno Lattes!
L’inaugurazione della mostra si è tenuta in concomitanza della Giornata internazionale dei Musei e di Buongiorno Ceramica, Angelica Tulimiero ci ha deliziati con visite guidate e dimostrazioni ceramiche, accompagnata dalle note di IKE - ON HIGHER DREAMS, il trio di Isaac de Martin, in arte IKE, che fonde le influenze jazz ed elettroniche in paesaggi sonori caldi, morbidi e spesso cinematografici. Uno sposalizio perfetto con la passione musicale di Bruno, che oltre ad aver collezionato e suonato diversi strumenti musicali, ha reso la sua abitazione un unicum sonoro, che ha avuto l’onore di ospitare il letto atmosferico creato da Isaac de Martin alla chitarra, Valerio Pascucci al Moog e Sampler e Jacopo Zanette alla batteria.
Elena Agosti, Conservatrice del Museo di Villa Lattes
Foto e grafica di Bibo Cecchini
Le stanze del Museo di Villa Lattes sono state fonte d’ispirazione per le cromie utilizzate dall’artista, la passione di Bruno Lattes per i viaggi, la poetica del souvenir e la grande collezione di ceramiche nostrane ed orientali l’incipit di questo percorso, nato a Saronno, grazie al concorso CoffeeBreak.Museum, sviluppatosi in Cina a Jingdezhen, ed ora esposto ad Istrana.
Angelica Tulimiero è nata ad Avellino nel 1976, si è diplomata in ceramica all’Istituto Statale d’Arte De Luca di Avellino. Ha studiato poi al Morley College di Londra ceramica, pittura, arte e design. Nel 2005 ha aperto il suo studio a Pozzuoli, anche se le sue sperimentazioni ceramiche spaziano Europa, Stati Uniti, Cina ed Indonesia. Focalizza la sua ricerca nell’esplorazione delle superfici e dei pattern presenti nelle forme della natura. Ricerca movimenti, ripetizioni e sequenze: la natura si reitera: le venature di una pietra si moltiplicano nelle stratificazioni dei sedimenti richiamando le fasce muscolari. Si muove tra le superfici, creando forme che risultano inaspettatamente familiari allo spettatore, e lo sono in realtà, perché sono una reinterpretazione di quello che siamo.
La mostra Appunti di Viaggio propone una serie di lavori che sono, prima di tutto, un racconto intimo, un omaggio al viaggio in tutte le sue forme – fisiche, emotive e simboliche – e agli oggetti che tendiamo a raccogliere lungo il cammino: piccoli sassi, conchiglie, legnetti, stoffe… frammenti concreti che diventano custodi di memorie e sensazioni. Oggetti semplici, ma capaci di trattenere il tempo e di evocare paesaggi lontani, incontri fugaci, attimi vissuti.
Le opere esposte sono realizzate con materiali intrisi di storia e significato: porcellana ultra bianca e vetro cinese trovato in situ, polvere di ferro proveniente dalle celebri spade di Longquan, carta e frammenti di terre colorate raccolte nello studio. Ogni elemento diventa materia viva, capace di raccontare – silenziosamente – una traiettoria, un luogo, un ricordo.
Questa serie di lavori si presenta come un diario visivo, una raccolta di travel notes in cui sono annotati, più che i luoghi, le emozioni che la materia ha suscitato nell’artista. Le memorie dei materiali incontrati da Angelica in Cina – come il vetro, gli smalti, i pigmenti e gli ossidi acquistati a Jingdezhen, la capitale mondiale della porcellana – si intrecciano con elementi di lavori precedenti realizzati in Italia. Il viaggio, quindi, non è solo spostamento geografico, ma un processo di sedimentazione: emozioni, dettagli e impressioni si depositano lentamente nel subconscio, per poi riemergere, trasformati, nel gesto artistico.
Un'installazione centrale nel bagno al piano superiore, Touring, presenta una serie di anelli in porcellana ultra bianca di Jingdezhen, disposti a formare un grande cerchio e smaltati individualmente a pois. Quest’opera è una metafora dei viaggi compiuti, dei luoghi attraversati e delle persone incontrate. Ogni anello è come una tappa, una voce, una traccia lasciata da un legame, da un interazione. L’intera installazione diventa così un racconto visivo di relazioni, un mosaico di unioni e connessioni nate lungo la strada.
Infine, la mostra rende omaggio a uno degli elementi più iconici dell’artigianato d’eccellenza cinese: il celadon, lo smalto color acquamarina pallido che, da oltre un millennio, riveste la porcellana asiatica. In dialogo con esso, una serie di acquerelli su seta cinese celebra il raffinato commercio di tessuti preziosi, in particolare quello legato alla famiglia Lattes – un’ulteriore traccia del viaggio, questa volta tra culture, tradizioni e memorie familiari.
Angelica Tulimiero è stata selezionata nell’ambito del Concorso CoffeeBreak.Museum promosso dal Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti. Il progetto è nato dal presupposto di creare un nuovo dialogo tra la collezione di ceramiche del XVIII secolo e l’arte contemporanea. Il nome del concorso prende spunto dalle pause caffè che si prendono per staccare dal lavoro quotidiano: una breve sosta in cui si azzera tutto per poi ricominciare. L’idea del Coffeebreak in museo non si limita al solo rituale del caffè, che viene offerto ai visitatori, ma è un appuntamento con la cultura, una breve pausa circondati dalla bellezza dell’antico e del contemporaneo, un momento interattivo di riflessione e di curiosità.
Dal 1994 il Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti accoglie, custodisce, studia e rinnova una preziosa collezione di ceramiche antiche e contemporanee. Il Museo si trova all'interno di una villa degli anni ’40 del Novecento perfettamente conservata e circondata dal giardino, con un piccolo roseto e installazioni d'arte contemporanea. Le collezioni sono distribuite su tre piani dove si trova anche uno spazio per l'esposizione di mostre temporanee. Molte sono le similitudini con il nostro museo di Villa Lattes, a partire dal contesto museale della Casa Museo, le scelte museografiche ed anche la necessità di mantener vivo il proprio spazio affinché non sia solo memoria ma anche produzione continua produzione culturale e dialogo con la comunità locale ed internazionale. Anglica è entrata in punta di piedi in questa casa, osservando ed entrando in sintonia con la storia che connota la nostra esposizione che dallo scorso maggio si è arricchita di altre 22 opere in ceramica recentemente restaurate nell'ambito del corso MANUTENZIONE E CONSERVAZIONE DI MANUFATTI CERAMICI ANTICHI (COD. CORSO: BEC16-24) - PR VENETO FSE+ 2021-2027 | Priorità 1 “Occupazione” e Priorità 2 “Istruzione e Formazione” | Obiettivo “Investimenti per l’occupazione e la crescita” DGR n. 654 del 10/06/2024 “Restauro 2024: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” - Cod. Prog. 51-0002-654-2024, promosso da ENAIP Veneto presso la sede a Piazzola sul Brenta (PD). Elena Agosti, anche conservatrice, è stata la docente di Storia della Ceramica e Beatrice Falconi di restauro della ceramica. Hanno partecipato al corso arricchendo la fruibilità della nostra collezione Annamaria Franceschini, Isabella Feltrin, Elisabetta Gasperini, Ester Montigelli, Stefania Segatto e Tatiana Zambello. La volontà è stata difatti quella di restaurare i pezzi della Collezione Lattes ancora in deposito presso la sede dei Musei Civici di Treviso, ed un ringraziamento speciale va alla loro conservatrice Eleonora Drago, e dopo le varie operazioni di pulitura, incollaggio e ridipintura cromatica sottotono, sono stati aggiunti al nostro piano museografico in essere. Conservare il passato e promuovere il presente, in dialogo con il saper fare e la cultura orientale come piaceva al nostro Bruno Lattes!
L’inaugurazione della mostra si è tenuta in concomitanza della Giornata internazionale dei Musei e di Buongiorno Ceramica, Angelica Tulimiero ci ha deliziati con visite guidate e dimostrazioni ceramiche, accompagnata dalle note di IKE - ON HIGHER DREAMS, il trio di Isaac de Martin, in arte IKE, che fonde le influenze jazz ed elettroniche in paesaggi sonori caldi, morbidi e spesso cinematografici. Uno sposalizio perfetto con la passione musicale di Bruno, che oltre ad aver collezionato e suonato diversi strumenti musicali, ha reso la sua abitazione un unicum sonoro, che ha avuto l’onore di ospitare il letto atmosferico creato da Isaac de Martin alla chitarra, Valerio Pascucci al Moog e Sampler e Jacopo Zanette alla batteria.
Elena Agosti, Conservatrice del Museo di Villa Lattes
Foto e grafica di Bibo Cecchini
16
maggio 2025
APPUNTI DI VIAGGIO – Mostra di Ceramica Contemporanea di Angelica Tulimiero
Dal 16 maggio al 14 settembre 2025
arte contemporanea
personale
personale
Location
Museo di Villa Lattes ad Istrana
Istrana, Via Nazario Sauro, 50, (TV)
Istrana, Via Nazario Sauro, 50, (TV)
Biglietti
INTERO: € 5.00 dai 15 ai 65 anni
RIDOTTO: € 3.00 bambini dai 6 ai 14 anni, adulti oltre i 65, studenti di ogni ordine e grado, insegnanti, cittadini residenti nel Comune di Istrana (con documento d’identità che lo attesti), soci FAI - Touring Club - ICOM
GRATUITO: Bambini fino ai 5 anni d’età, diversamente abili e accompagnatore, guide turistiche.
VISISTE GUIDATE GRUPPI: Massimo 25 persone € 60.00 (biglietto ingresso escluso €4.00 a persona ) | durata 75 minuti
60 minuti solo villa (in caso di maltempo) | 75 minuti villa+ parco (solo se bel tempo)
Orario di apertura
Giovedì 9.00-13.00
Venerdì 15.00-19.00
Sabato e domenica 9.00-13.00 e 15.00-19.00
Vernissage
16 Maggio 2025, Inaugurazione 16 maggio, domenica 18 in occasione della Giornata internazionale dei Musei e di Buongiorno Ceramica Angelica incontra IKE sound
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