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Ariana & Ion Nicodim – Paese, paesano, polvere
il pubblico potrà seguire un percorso cosparso di sculture e opere monumentali, presentate l’anno scorso al Palazzo Stella di Bologna, quindi a Vicenza, presso Valore Studio d’Arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A cominciare dal 13 ottobre, la Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania in Roma oospita la mostra degli artisti romeni Ion e Ariana Nicodim. Nei pressi dei Giardini di Villa Borghese, dove si trova l’Accademia, il pubblico potrà seguire un percorso cosparso di sculture e opere monumentali, presentate l’anno scorso al Palazzo Stella di Bologna, quindi a Vicenza, presso Valore Studio d’Arte. Negli spazi dell’Accademia saranno inoltre presentate al pubblico delle instalazioni e dei dipinti.
“ E’ qui che abbiamo fatto il nostro debutto, è qui che si torna” – confessa Ion Nicodim come se la mostra, dopo la partecipazione alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Milano MiArt 2005 del maggio scorso, fosse un ritorno alle fonti originarie.
Nati nel 1935 e rispettivamente 1932,, Ariana e Ion Nicodim si sono diplomati presso l’Istituto di Belle Arti di Bucarest. La loro carriera artistica inizia però nella capitale italiana, durante il soggiorno presso la stessa Accademia di Romania, tra 1965 e 1968.
Notato da Giulio Carlo Argan che firma tra l’altro il testo del suo catalogo, Ion Nicodim apre la sua prima mostra personale presso la Galleria Bilico nel 1968.
Lo stesso anno, in seguito agli eventi di Praga, la giovane coppia decide di tornare in patria, senza rendersene conto che la cortina di ferro si chiuderà su di loro. I due artisti proseguono il lavoro in Romania, ma subiscono, come tanti altri intellettuali, la censura esercitata dalle autorità, e i Nicodim spariscono in pratica dal palcoscenico internazionale dell’arte fino alla partenza per la Francia nel 1977. Parigi, dove abiteranno fino a 1994, li offre la possibilità di rinascere nel mondo dell’arte.
Infatti, nel 1982, Ion Nicodim è invitato alla Biennale di Venezia nella sezione internazionale. Il Museo d’arte Moderna della città di Parigi ed il Fondo Nazionale di Arte Contemporanea acquistano in quel periodo due sue tele di grandi dimensioni. Nel 1992, Ion Nicodim gli è stato assegnato il prestigioso Premio Gottfried von Herder per la carriera.
Ariana Nicodim espone grandi arazzi al Gran Palazzo di Parigi e nelle gallerie private e comincia una serie di esperienze con materiali diversi dalla sisal che lei ama tanto: carta, penne, pietre… L’artista diversifica pure le dimensioni delle sue opere che non sono più rigorosamente grandi, ma che da ora in poi sono per lo più miniature tessili che gli valgono, dopo la Medaglia d’Argento della Triennale delle Arti Decorative di Milano nel 1973, una simile onorificenza alla seconda Triennale di Mini-tessili di Strasburgo nel 1987.
Sotto il segno della “pesantezza della terra – leggerezza dell’aria”, l’attuale mostra “Paese – Paesano – Polvere” propone un percorso con delle opere riportando alle origini del mondo ancestrale nel quale vivono i Nicodim e che ha le origini nella vita del paesano romeno, ciascuna opera portando le stigmate della sofferenza di questa esistenza.
“ E’ qui che abbiamo fatto il nostro debutto, è qui che si torna” – confessa Ion Nicodim come se la mostra, dopo la partecipazione alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Milano MiArt 2005 del maggio scorso, fosse un ritorno alle fonti originarie.
Nati nel 1935 e rispettivamente 1932,, Ariana e Ion Nicodim si sono diplomati presso l’Istituto di Belle Arti di Bucarest. La loro carriera artistica inizia però nella capitale italiana, durante il soggiorno presso la stessa Accademia di Romania, tra 1965 e 1968.
Notato da Giulio Carlo Argan che firma tra l’altro il testo del suo catalogo, Ion Nicodim apre la sua prima mostra personale presso la Galleria Bilico nel 1968.
Lo stesso anno, in seguito agli eventi di Praga, la giovane coppia decide di tornare in patria, senza rendersene conto che la cortina di ferro si chiuderà su di loro. I due artisti proseguono il lavoro in Romania, ma subiscono, come tanti altri intellettuali, la censura esercitata dalle autorità, e i Nicodim spariscono in pratica dal palcoscenico internazionale dell’arte fino alla partenza per la Francia nel 1977. Parigi, dove abiteranno fino a 1994, li offre la possibilità di rinascere nel mondo dell’arte.
Infatti, nel 1982, Ion Nicodim è invitato alla Biennale di Venezia nella sezione internazionale. Il Museo d’arte Moderna della città di Parigi ed il Fondo Nazionale di Arte Contemporanea acquistano in quel periodo due sue tele di grandi dimensioni. Nel 1992, Ion Nicodim gli è stato assegnato il prestigioso Premio Gottfried von Herder per la carriera.
Ariana Nicodim espone grandi arazzi al Gran Palazzo di Parigi e nelle gallerie private e comincia una serie di esperienze con materiali diversi dalla sisal che lei ama tanto: carta, penne, pietre… L’artista diversifica pure le dimensioni delle sue opere che non sono più rigorosamente grandi, ma che da ora in poi sono per lo più miniature tessili che gli valgono, dopo la Medaglia d’Argento della Triennale delle Arti Decorative di Milano nel 1973, una simile onorificenza alla seconda Triennale di Mini-tessili di Strasburgo nel 1987.
Sotto il segno della “pesantezza della terra – leggerezza dell’aria”, l’attuale mostra “Paese – Paesano – Polvere” propone un percorso con delle opere riportando alle origini del mondo ancestrale nel quale vivono i Nicodim e che ha le origini nella vita del paesano romeno, ciascuna opera portando le stigmate della sofferenza di questa esistenza.
13
ottobre 2005
Ariana & Ion Nicodim – Paese, paesano, polvere
Dal 13 ottobre al 13 novembre 2005
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DI ROMANIA
Roma, Viale delle Belle Arti, 110, (Roma)
Roma, Viale delle Belle Arti, 110, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-13 e 14-19; sabato 10-13 per appuntamento
Vernissage
13 Ottobre 2005, ore 18-22
Autore



