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Art Highlights #3.1 – Victoria Vesna
Nuovi modelli espositivi raccontati da artisti, curatori, designer, stilisti e teorici dell’arte
Comunicato stampa
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Qual è la mostra ideale? Come possono essere ridefiniti i modelli espositivi oggi? Su quali premesse si possono basare i progetti e le linee guida per il futuro? Quali esperienze contemporanee e quali esempi storici possono diventare punti di riferimento propositivi e costruttivi? Sono solo alcuni degli interrogativi cui SHOW & DISPLAY, la terza edizione di conferenze “Art Highlights” organizzata dal MACRO, intende dare risposta, attraverso il coinvolgimento di alcuni tra i più interessanti protagonisti nel campo dell’arte, dell’architettura, del design, della moda, della scienza e della teoria dell’arte.
Riflettendo sui modelli espositivi più “on edge” è quasi inevitabile indirizzarsi verso le nuove tecnologie e multimedialità.
Così, attraverso l’incontro con VICTORIA VESNA, SHOW & DISPLAY vuole aprire uno scorcio verso il futuro, verso le nuove frontiere della creatività e del pensiero, che nascono dalla confluenza tra arte, scienza e ricerca tecnologica più avanzata.
Di origini slave ma attiva da anni negli Stati Uniti, Victoria è artista e teorica di arte digitale tra le più importanti e interessanti del momento.
Le sue opere nascono da esperimenti di sconfinamento e interazione tra discipline e media diversi. Sono lavori concepiti sia per gli spazi fluttuanti e virtuali della rete, sia per quelli concreti e fisici, dove l’artista capta e coinvolge il pubblico nelle sue affascinanti e futuribili istallazioni interattive.
Il suo progetto più recente NANO, che sarà anche fulcro del suo intervento al MACRO, nasce dalla collaborazione con quello che viene considerato il “padre” della nano-scienza, James Gimzewski, e rappresenta uno dei modelli espositivi più rivoluzionari realizzati nei recenti anni. Più che una mostra, NANO è un vero e proprio percorso sensoriale che altera nello spettatore percezione e senso delle dimensioni. Allo stesso tempo, è una esposizione che traduce in immagini, suoni e ambienti leggi della nano-tecnologia e le eccezionali intuizioni scientifiche di uno dei più grandi visionari architetti del ventesimo secolo, Richard Buckminster Fuller. Il suo pensiero, “Più avanzata diventa la scienza, più si avvicina all’arte. Più avanzata diventa l’arte, più si avvicina alla scienza”, appare oggi più che mai attuale, e fornisce lo spunto per la conferenza di Victoria Vesna al MACRO.
VICTORIA VESNA
Nata a Washington D.C. nel 1959, di origini sono serbo-montenegrine, attualmente vive e lavora a Los Angeles, dove è titolare della cattedra sui nuovi media e design presso UCLA – Università di Los Angeles. Nel 2000 ha ricevuto il dottorato presso CAiiA, Università di Wales (Gran Bretagna), uno tra i più importanti centri di ricerca delle tecnologie avanzate.
E' presente sulla scena artistica internazionale dalla metà degli anni ‘80 come video artista e performer, mentre negli anni ’90 concentra la sua ricerca, artistica e teorica, sulle nuove tecnologie ed interattività. Ha partecipato ad Aperto ‘86 ed alla sezione Club Media della Biennale di Venezia nel 1997. Nel 1998 Pierre Restany le assegna il Premio Oscar Signorini dedicata all'arte on line - per il lavoro “Bodies Incorporated”.
Tra le mostre personali e collettive, ricordiamo le più recenti presso: Kemper Art Museum, St. Louis, Los Angeles County Museum of Art, Art House, Dublin, San Francisco Art Institute, Irvine Fine Arts Center, SKC Gallery, Belgrade, P.S. 1 Museum NY, Shinchon Art Festival, Seoul, Biennale for Electronic Arts, Perth, Austin Museum of Art, New Museum of Contemporary Art New York, Contemporary Arts Center New Orleans, Huntington Beach Art Center, Long Beach Museum, Bienal de Mercosul, Porto Allegre, ZKM, Karlruhe, ecc.
Dal 2000 ha pubblicato numerosi saggi e libri sulle nuove tecnologie, tra le quali ricordiamo: “Database Aesthetics”. University of Minnesota Press. 2004, “Context Providers: Conditions of Meaning in Digital Arts”. MIT Press. 2004; “notime: collaboration shifts”. eds. Cambridge: MIT Press; “The Nanomeme Syndrome: Blurring of fact and fiction in the construction of new science.” con Dr. James Gimzewski. Technoetic Arts journal. 2003, “Buckminster Fuller”. Pioneers and Pathbreakers. OLATS/Leonardo.2002, ecc. Ha collaborato con Stephen Hawking per video edizione “Life in the Universe with Stephen Hawking”.
Fra i suoi lavori più recenti, NANO (2003/04), in collaborazione con James Gimzewski ed un team interdisciplinare al Los Angeles County Museum of Art e LACMA Lab.
In Italia, ha recentemente partecipato alla mostra "Mediterraneans" al MACRO al Mattatoio, con l'opera appositamente creata per l’occasione: “Balkan Ghosts” (2004), una proiezione interattiva legata al tema dei confini e della memoria.
Per ulteriori informazioni: http://vv.arts.ucla.edu, http://bodiesinc.ucla.edu, http://nano.arts.ucla.edu
Riflettendo sui modelli espositivi più “on edge” è quasi inevitabile indirizzarsi verso le nuove tecnologie e multimedialità.
Così, attraverso l’incontro con VICTORIA VESNA, SHOW & DISPLAY vuole aprire uno scorcio verso il futuro, verso le nuove frontiere della creatività e del pensiero, che nascono dalla confluenza tra arte, scienza e ricerca tecnologica più avanzata.
Di origini slave ma attiva da anni negli Stati Uniti, Victoria è artista e teorica di arte digitale tra le più importanti e interessanti del momento.
Le sue opere nascono da esperimenti di sconfinamento e interazione tra discipline e media diversi. Sono lavori concepiti sia per gli spazi fluttuanti e virtuali della rete, sia per quelli concreti e fisici, dove l’artista capta e coinvolge il pubblico nelle sue affascinanti e futuribili istallazioni interattive.
Il suo progetto più recente NANO, che sarà anche fulcro del suo intervento al MACRO, nasce dalla collaborazione con quello che viene considerato il “padre” della nano-scienza, James Gimzewski, e rappresenta uno dei modelli espositivi più rivoluzionari realizzati nei recenti anni. Più che una mostra, NANO è un vero e proprio percorso sensoriale che altera nello spettatore percezione e senso delle dimensioni. Allo stesso tempo, è una esposizione che traduce in immagini, suoni e ambienti leggi della nano-tecnologia e le eccezionali intuizioni scientifiche di uno dei più grandi visionari architetti del ventesimo secolo, Richard Buckminster Fuller. Il suo pensiero, “Più avanzata diventa la scienza, più si avvicina all’arte. Più avanzata diventa l’arte, più si avvicina alla scienza”, appare oggi più che mai attuale, e fornisce lo spunto per la conferenza di Victoria Vesna al MACRO.
VICTORIA VESNA
Nata a Washington D.C. nel 1959, di origini sono serbo-montenegrine, attualmente vive e lavora a Los Angeles, dove è titolare della cattedra sui nuovi media e design presso UCLA – Università di Los Angeles. Nel 2000 ha ricevuto il dottorato presso CAiiA, Università di Wales (Gran Bretagna), uno tra i più importanti centri di ricerca delle tecnologie avanzate.
E' presente sulla scena artistica internazionale dalla metà degli anni ‘80 come video artista e performer, mentre negli anni ’90 concentra la sua ricerca, artistica e teorica, sulle nuove tecnologie ed interattività. Ha partecipato ad Aperto ‘86 ed alla sezione Club Media della Biennale di Venezia nel 1997. Nel 1998 Pierre Restany le assegna il Premio Oscar Signorini dedicata all'arte on line - per il lavoro “Bodies Incorporated”.
Tra le mostre personali e collettive, ricordiamo le più recenti presso: Kemper Art Museum, St. Louis, Los Angeles County Museum of Art, Art House, Dublin, San Francisco Art Institute, Irvine Fine Arts Center, SKC Gallery, Belgrade, P.S. 1 Museum NY, Shinchon Art Festival, Seoul, Biennale for Electronic Arts, Perth, Austin Museum of Art, New Museum of Contemporary Art New York, Contemporary Arts Center New Orleans, Huntington Beach Art Center, Long Beach Museum, Bienal de Mercosul, Porto Allegre, ZKM, Karlruhe, ecc.
Dal 2000 ha pubblicato numerosi saggi e libri sulle nuove tecnologie, tra le quali ricordiamo: “Database Aesthetics”. University of Minnesota Press. 2004, “Context Providers: Conditions of Meaning in Digital Arts”. MIT Press. 2004; “notime: collaboration shifts”. eds. Cambridge: MIT Press; “The Nanomeme Syndrome: Blurring of fact and fiction in the construction of new science.” con Dr. James Gimzewski. Technoetic Arts journal. 2003, “Buckminster Fuller”. Pioneers and Pathbreakers. OLATS/Leonardo.2002, ecc. Ha collaborato con Stephen Hawking per video edizione “Life in the Universe with Stephen Hawking”.
Fra i suoi lavori più recenti, NANO (2003/04), in collaborazione con James Gimzewski ed un team interdisciplinare al Los Angeles County Museum of Art e LACMA Lab.
In Italia, ha recentemente partecipato alla mostra "Mediterraneans" al MACRO al Mattatoio, con l'opera appositamente creata per l’occasione: “Balkan Ghosts” (2004), una proiezione interattiva legata al tema dei confini e della memoria.
Per ulteriori informazioni: http://vv.arts.ucla.edu, http://bodiesinc.ucla.edu, http://nano.arts.ucla.edu
23
marzo 2005
Art Highlights #3.1 – Victoria Vesna
23 marzo 2005
incontro - conferenza
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Vernissage
23 Marzo 2005, ore 18
Curatore



