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Arte e filosofia – Carlo Sini
Arte come scrittura della verità: incontro con Carlo Sini
Comunicato stampa
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La galleria A arte Studio Invernizzi, proseguendo nel suo ciclo di appuntamenti con filosofi contemporanei, organizza mercoledì 13 aprile 2005 un incontro con il filosofo Carlo Sini.
Carlo Sini è una delle figure più significative della filosofia contemporanea. Docente di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano, ha pubblicato le sue numerosissime opere presso Laterza, Marietti, Spirali, Raffaello Cortina, il Saggiatore, Jaca Book. La sua ultima fatica: Figure dell’enciclopedia filosofica è un’opera in più volumi, di cui sono stati pubblicati i primi cinque, che lo pone sempre più a livello dei maggiori pensatori contemporanei.
Carlo Sini si è sempre interessato anche di questioni estetiche intravvedendo proprio nella forma di espressione artistica una delle scritture più urgenti di quella che i filosofi da sempre chiamano “verità”; la stessa che transita in un esercizio memoriale della vita eterna che non è mai stato esclusivo possesso della metafisica.
Questo secondo appuntamento si preannuncia insomma come giusta prosecuzione del cammino avviato con il primo degli incontri di quest’anno tenuto dal filosofo Vincenzo Vitiello.
Anche questa volta gli spazi della galleria ospiteranno un incontro irripetibile e vera e propria occasione per una ulteriore riflessione intorno ad alcune delle più radicali istanze significative dell’arte contemporanea.
La verità non si scrive solo nel linguaggio logico da tempo familiare al pensiero filosofico. Essa si in-scrive piuttosto, e forse addirittura con la massima radicalità, proprio in quelle pratiche che non possono dirla e testimoniarla se non in un irrimediabile consumarsi che, da ultimo, non può che far spazio ad una oggettualità perfettamente autonoma; e per ciò stesso di difficile decifrazione per l’anelito conoscitivo di cui il linguaggio alfabetico è forse la forma principale.
Pensare l’arte significa dunque mettere alla prova la hybris della conoscenza connaturata all’uomo e costringerlo a mettere sempre discussione le proprie certezze. Pensare l’arte significa aprire l’orizzonte filosofico a quell’alterità di cui troppo spesso si parla senza averne invero mai fatto reale esperienza.
Pensare l’arte significa allora fare i conti con quel foglio-mondo che ogni esistenza attraversa e squaderna, anche se troppo spesso senza comprenderne la strutturale e forse irrimediabile paradossalità.
Carlo Sini è una delle figure più significative della filosofia contemporanea. Docente di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano, ha pubblicato le sue numerosissime opere presso Laterza, Marietti, Spirali, Raffaello Cortina, il Saggiatore, Jaca Book. La sua ultima fatica: Figure dell’enciclopedia filosofica è un’opera in più volumi, di cui sono stati pubblicati i primi cinque, che lo pone sempre più a livello dei maggiori pensatori contemporanei.
Carlo Sini si è sempre interessato anche di questioni estetiche intravvedendo proprio nella forma di espressione artistica una delle scritture più urgenti di quella che i filosofi da sempre chiamano “verità”; la stessa che transita in un esercizio memoriale della vita eterna che non è mai stato esclusivo possesso della metafisica.
Questo secondo appuntamento si preannuncia insomma come giusta prosecuzione del cammino avviato con il primo degli incontri di quest’anno tenuto dal filosofo Vincenzo Vitiello.
Anche questa volta gli spazi della galleria ospiteranno un incontro irripetibile e vera e propria occasione per una ulteriore riflessione intorno ad alcune delle più radicali istanze significative dell’arte contemporanea.
La verità non si scrive solo nel linguaggio logico da tempo familiare al pensiero filosofico. Essa si in-scrive piuttosto, e forse addirittura con la massima radicalità, proprio in quelle pratiche che non possono dirla e testimoniarla se non in un irrimediabile consumarsi che, da ultimo, non può che far spazio ad una oggettualità perfettamente autonoma; e per ciò stesso di difficile decifrazione per l’anelito conoscitivo di cui il linguaggio alfabetico è forse la forma principale.
Pensare l’arte significa dunque mettere alla prova la hybris della conoscenza connaturata all’uomo e costringerlo a mettere sempre discussione le proprie certezze. Pensare l’arte significa aprire l’orizzonte filosofico a quell’alterità di cui troppo spesso si parla senza averne invero mai fatto reale esperienza.
Pensare l’arte significa allora fare i conti con quel foglio-mondo che ogni esistenza attraversa e squaderna, anche se troppo spesso senza comprenderne la strutturale e forse irrimediabile paradossalità.
13
aprile 2005
Arte e filosofia – Carlo Sini
13 aprile 2005
incontro - conferenza
Location
A ARTE INVERNIZZI
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Biglietti
fino ad esaurimento posti
Vernissage
13 Aprile 2005, ore 20.30
Curatore



