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Arte e politica. Opere dalla Collezione #4
Presenta una selezione di opere della collezione permanente del MACRO legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile. A partire dalle demolizioni operate dal regime fascista a Roma negli anni Trenta e immortalate da celebri dipinti di Mario Mafai e della Scuola Romana, passando per la cronaca delle manifestazioni di piazza, evocate dal Comizio di Giulio Turcato (presente anche con il dipinto Le Rovine di Varsavia), il percorso della mostra giunge alle riflessioni più recenti, in cui gli artisti contemporanei maturano un atteggiamento più disincantato nei confronti dei fatti socio-politici.
Comunicato stampa
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La mostra Arte e Politica, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Costantino D’Orazio, è il quarto
appuntamento del ciclo di mostre OPERE DALLA COLLEZIONE che intende valorizzare la collezione
permanente del MACRO, esposta a rotazione nelle sale museali, e permettere la visione delle opere in
deposito a un vasto pubblico in uno spazio appositamente dedicato, le Sale Collezione di via Nizza. Il
progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella
collezione MACRO dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo nel novembre 2015 con
Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Con la mostra Segni, alfabeti, scritture.
Percorsi nell’arte contemporanea attraverso la collezione Macro, nel maggio 2016, il terzo
appuntamento ha indagato il rapporto tra arti visive e scrittura.
OPERE DALLA COLLEZIONE #4 - ARTE E POLITICA, al MACRO di via Nizza dal 21 ottobre
2016 – 10 maggio 2017, presenta una selezione di opere della collezione permanente del MACRO
legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile. A partire dalle demolizioni operate dal regime
fascista a Roma negli anni Trenta e immortalate da celebri dipinti di Mario Mafai e della Scuola
Romana, passando per la cronaca delle manifestazioni di piazza, evocate dal Comizio di Giulio Turcato
(presente anche con il dipinto Le Rovine di Varsavia), il percorso della mostra giunge alle riflessioni più
recenti, in cui gli artisti contemporanei maturano un atteggiamento più disincantato nei confronti dei
fatti socio-politici.
Come nell’opera Punizioni di Maurizio Cattelan (unico prestito da collezione privata), che ha raccolto
una serie di fogli su cui dei giovani studenti hanno scritto, a mo’ di penitenza, la frase “Fare la lotta in
classe è pericoloso”: l’artista, come fosse un maestro, ha corretto con la penna rossa ciascuna frase
trasformando l’affermazione in “Fare la lotta di classe è pericoloso”. Questo lavoro è lo specchio del
rapporto più distaccato che gli artisti hanno costruito con il proprio tempo.
Gli echi delle lezioni sulla rivoluzione tenute da Joseph Beuys – presente in mostra grazie a due
fotografie di Mimmo Jodice – e registrate sulle sue lavagne, si avvertono nella ricerca che da tempo
Alfredo Jaar conduce sulle orme di Antonio Gramsci a Roma, dove è stato realizzato il suo light-box in
mostra.
La fiducia di Kendel Geers negli ideali politici, affermata dalla sua scritta al neon Believe fotografata da
Claudio Abate, si contrappone alle saracinesche ormai senza peso di Perino & Vele, tra i più ironici
artisti italiani delle ultime generazioni. Sul suo solco si colloca il ritratto di famiglia di Adrian Paci, che
ha trasformato in opera il proprio accidentato percorso di immigrazione dall’Albania all’Italia. Più
sofisticati gli sguardi di Felice Levini, del quale sarà riallestita Italia per incognita, e di Alberto Zanazzo,
che riflette sul sacrificio umano di Auschwitz attraverso una composizione geometrica concettuale.
Dal tocco delicato e intenso dell’opera di Michal Rovner alla memoria indagata da Fabio Mauri, fino alla
raffinata denuncia sociale di Pascale Marthine Tayou, la mostra affronterà anche l’impegno “politico”
di Carla Accardi e l’attenzione ai drammi ecologici di Ines Fontenla, fino all’utopia di un museo della
memoria palestinese di Khalil Rabah. Fuori dal coro, come spesso accade, la voce di Nico Vascellari, di
cui risuonerà idealmente l’eco della performance Cuckoo, le cui tracce risiedono nella scultura
presente al MACRO.
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Costantino D’Orazio, è il quarto
appuntamento del ciclo di mostre OPERE DALLA COLLEZIONE che intende valorizzare la collezione
permanente del MACRO, esposta a rotazione nelle sale museali, e permettere la visione delle opere in
deposito a un vasto pubblico in uno spazio appositamente dedicato, le Sale Collezione di via Nizza. Il
progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella
collezione MACRO dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo nel novembre 2015 con
Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Con la mostra Segni, alfabeti, scritture.
Percorsi nell’arte contemporanea attraverso la collezione Macro, nel maggio 2016, il terzo
appuntamento ha indagato il rapporto tra arti visive e scrittura.
OPERE DALLA COLLEZIONE #4 - ARTE E POLITICA, al MACRO di via Nizza dal 21 ottobre
2016 – 10 maggio 2017, presenta una selezione di opere della collezione permanente del MACRO
legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile. A partire dalle demolizioni operate dal regime
fascista a Roma negli anni Trenta e immortalate da celebri dipinti di Mario Mafai e della Scuola
Romana, passando per la cronaca delle manifestazioni di piazza, evocate dal Comizio di Giulio Turcato
(presente anche con il dipinto Le Rovine di Varsavia), il percorso della mostra giunge alle riflessioni più
recenti, in cui gli artisti contemporanei maturano un atteggiamento più disincantato nei confronti dei
fatti socio-politici.
Come nell’opera Punizioni di Maurizio Cattelan (unico prestito da collezione privata), che ha raccolto
una serie di fogli su cui dei giovani studenti hanno scritto, a mo’ di penitenza, la frase “Fare la lotta in
classe è pericoloso”: l’artista, come fosse un maestro, ha corretto con la penna rossa ciascuna frase
trasformando l’affermazione in “Fare la lotta di classe è pericoloso”. Questo lavoro è lo specchio del
rapporto più distaccato che gli artisti hanno costruito con il proprio tempo.
Gli echi delle lezioni sulla rivoluzione tenute da Joseph Beuys – presente in mostra grazie a due
fotografie di Mimmo Jodice – e registrate sulle sue lavagne, si avvertono nella ricerca che da tempo
Alfredo Jaar conduce sulle orme di Antonio Gramsci a Roma, dove è stato realizzato il suo light-box in
mostra.
La fiducia di Kendel Geers negli ideali politici, affermata dalla sua scritta al neon Believe fotografata da
Claudio Abate, si contrappone alle saracinesche ormai senza peso di Perino & Vele, tra i più ironici
artisti italiani delle ultime generazioni. Sul suo solco si colloca il ritratto di famiglia di Adrian Paci, che
ha trasformato in opera il proprio accidentato percorso di immigrazione dall’Albania all’Italia. Più
sofisticati gli sguardi di Felice Levini, del quale sarà riallestita Italia per incognita, e di Alberto Zanazzo,
che riflette sul sacrificio umano di Auschwitz attraverso una composizione geometrica concettuale.
Dal tocco delicato e intenso dell’opera di Michal Rovner alla memoria indagata da Fabio Mauri, fino alla
raffinata denuncia sociale di Pascale Marthine Tayou, la mostra affronterà anche l’impegno “politico”
di Carla Accardi e l’attenzione ai drammi ecologici di Ines Fontenla, fino all’utopia di un museo della
memoria palestinese di Khalil Rabah. Fuori dal coro, come spesso accade, la voce di Nico Vascellari, di
cui risuonerà idealmente l’eco della performance Cuckoo, le cui tracce risiedono nella scultura
presente al MACRO.
20
ottobre 2016
Arte e politica. Opere dalla Collezione #4
Dal 20 ottobre 2016 al 10 maggio 2017
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Orario di apertura
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì
Vernissage
20 Ottobre 2016, h 18
Autore
Curatore